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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 27 ottobre 2008, 19:34 
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Iscritto il: giovedì 6 marzo 2008, 16:02
Messaggi: 56
Località: Castiglioncello (LI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
ciao, ho un dubbio che mi sono in parte chiarito leggendo in giro ma mi rimangono ancora delle domande irrisolte. Il tutto è partito dalla fatidica domanda, perchè non si vede la bandiera americana sulla luna? Quindi, ho visto che dipende dalla risoluzione, 120/D mi da in secondi d'arco la risluzione che del mio mak150 è 0,8". Alla distanza della Luna questo equivale a circa 1,5 km e fin qui è facile. Ma questi 1,5 km che cosa sono esattamente? e sopratutto, sono completamente svincolati dall'ingrandimento che uso? O meglio, ho capito che questo significa che non potrò mai vedere un particolare più piccolo di 1,5 km, ma come influiscono gli ingrandimenti in quello che vedo? e poi, questi 0,8 sono teorici credo, quanto è la risoluzione effettiva sulla quale posso contare? da che dipende? So di non essere molto chiaro perchè non ho ben chiaro il problema, se qualcuno mi può aiutare gliene sarò grato!
ciao

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MessaggioInviato: lunedì 27 ottobre 2008, 21:29 
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Iscritto il: domenica 15 luglio 2007, 10:35
Messaggi: 2770
La risoluzione teorica spesso o quasi sempre nn coincide con quella reale.
Poi nn dipende solo dalla "grandezza" del particolare osservato, ma anche da contrasto che ha sul resto dell'ambiente.

Esempio e' la divisione di cassini che se nn ricordo male ha un valore angolare veramente basso, ma ad anelli aperti e' fin troppo facile perche' si staglia su un fondo cosi luminoso.

Dettagli con meno contrasto (vedi giove) necessitano di piu' risoluzione per essere colti a parita' valore angolare e poi si potrebbe riaprire la vecchia diatriba tra strumenti migliori , ma tacciamo.

Poi c'e' sempre il fattore turbolenza che limita la risoluzione da 0,5" a 1" nel casi migliori.

Sulla luna poi c'e' da tener conto sia il cratere -per esempio da 1,5km- sia la piccola ombra che proietta e che lo fa rendere visibile......

Ciaoo!!


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MessaggioInviato: lunedì 27 ottobre 2008, 21:39 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4611
Località: Padova
Una spiegazione esaustiva sarebbe estremamente lunga ed articolata.
In estrema sintesi: all'aumentare degli ingrandimenti aumentano anche i dettagli visibili fino al punto in cui l'immagine degrada progressìvamente ed è controproducente andare oltre (è come guardare con la lente di ingrandimento una foto su un giornale).
Questo limite dipende dall'oggetto inquadrato, dallo strumento utilizzato (ottica e meccanica), dalla capacità dell'osservatore e dalla turbolenza atmosferica (che spesso è il limite principale).

Donato.


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MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 9:12 
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Iscritto il: mercoledì 17 ottobre 2007, 11:38
Messaggi: 11259
A prescindere dalle cose che ti hanno gia scritto sulla Luna quello che spesso si nota e aiuta a scendere sotto il limite teorico e l'ombra dei particolari lunari. In quel caso (come la divisione di cassini sull'anello) il contrasto e massimo e inoltre l'ombra, in caso fosse lunga per la fase lunare, puo permetterti di scendere ben al di sotto di quel limite.
Per la bandiera basta farsi due conti. Il tuo tele diciamo che, in caso di obra lunga ti permette di vedere particolari di poche centinaia di metri. Per vedere poche decine di centimetri ti ci vorrebbe un diametro 1000 volte superiore! (senza contare il limite dovuto al seeing).


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MessaggioInviato: martedì 28 ottobre 2008, 15:06 
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Iscritto il: giovedì 6 marzo 2008, 16:02
Messaggi: 56
Località: Castiglioncello (LI)
Tipo di Astrofilo: Visualista
in pratica se ho capito bene non si possono sapere a prescindere le dimensioni dei particolari che si osseranno, questo si può ricavare solo per via indiretta andando a vedere per esempio su qualche atlante i diametri dei più piccoli crateri visibili, la larghezza delle rime e cosi via. Esiste comunque il limite di Dawes (120/D) che limita sicuramente la dimensione del pixel di osservazione, se una cosa è più piccola di quel limite di sicuro non la vedo, giusto?

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