Siccome è una roba mista, ma Giove è molto più grosso delle stelle doppie, posto qui in "sistema solare"
Le ultime due notti sono state davvero buone, Giove ha offerto uno show degno di nota sia ieri sia Lunedì e così eccomi qui col mio piccolo report osservativo.
Ho utilizzato il piccolo 80ED Celestron , il Vixen 120NA ed il C8, dirò subito che ne è uscito vincitore il catadiottrico, anche se non faccio confronti.
Stranamente, sebbene molti osservino che è difficile trovare buon seeing, tutte le ultime osservazioni sono state graziate da una notevole stabilità, almeno in alcune fasi della notte.
E pure in montagna (star party Amiata, Val Vigezzo, Pian dell'Armà) quest'anno le notti son tutte benedette... sarò fortunato ?
Bene, Giove comincia ad essere visibile ancora immerso nella bassa foschia verso le 23, ho potuto assistere alla sua cavalcata veso il meridiano entrambe le notti.
Lunedì c'è stato il transito di Io (preceduto di 25 minuti dal transito della sua ombra), il tutto è iniziato poco dopo le 23:30 e si è concluso verso le due e un quarto, con tanto di macchia rossa che transitava al meridiano alle 2:30 ma come solito visibile per almeno un'ora prima e dopo questo orario.
Il fascino dell'immersione e riemersione di un satellite dal bordo di Giove mi cattura sempre, è come se galleggiasse stagliandosi sul bordo del pianeta, laddove la sua luminosità è un po' più blanda e ciò permette di averlo in grandissima evidenza.
Ingrandimenti utilizzati con torretta binoculare (e rigorosamente senza diagonale) di 115x, 170x con correttore da 1,45x e 300x con correttore da 2,6.
Immagine più godibile a 170x, ma più dettagliata a 300, i 115x erano preferibili solo in quei rari momenti con il seeing che scadeva un po'.
L'ottantino ed il 120 hanno gareggiato restituendo maggior piacevolezza visiva e più costanza, ma aimè ciò che si vedeva al C8 non era visibile nei due rifrattori.
Bande a non finire (non le conto perchè ho visto che ci si intende poco nel loro conteggio), quella equatoriale Sud quasi divisa in due dalla zona più chiara a festoni che la attraversa longitudinalmente e piena di ghirigori intuibili anche se difficilmente decifrabili, quella equatoriale Nord più stretta e marcata con qualche nodosità soprattutto sul suo bordo settentrionale.
Per le altre bande fate voi...
Interessantissimo il triangolino stretto equilatero formato da Ganimede, Callisto ed Europa, che col passar delle ore si è "stirato" molto dato che Callisto si è allontanato tornando verso il pianeta gassoso.
Ieri sera stessa solfa, buon seeing e caldo bestia, per fortuna niente zanzare !
Giove si presenta al suo sorgere (che io intendo dagli alberi alle 23:30) con la Macchia Rossa al tramonto, transitata al meridiano alle 22:15, e con Io che sta spuntando dall'occultazione subita.
Siccome per un bel pezzo non ci sono altri fenomeni da seguire mi dedico ad un po' di stelle doppie (delta Cigni, Epsilon Lira, alfa Ercole, Albireo e molte altre) con l'ottantino, peccato aver ritirato il 120NA... ma il balcone sembrava una giungla !
Sul tardi, vedendo che il seeing buono perdura, azzardo col C8 su Zeta Boote (0,6-0,7") e... tataaaa !!! quasi sdoppiata, due dischetti a contatto con la binoculare a 300x, allora mi ricordo di Eta Corona Borele, più stretta (siamo attorno a 0,5") e azzardo ancora... tataaaa... nulla, o meglio, quasi nulla, sia mai che richiede maggiore ingrandimento ? Metto allora da parte la binoculare e richiamo lo zoom Nagler 3-6mm a fare il dovere per cui è nato : bene, tra i 5 ed i 4mm (quindi tra 400 e 500x, ma meglio a 500x) la Eta si presenta come un otto dalla forma inequivocabile, con i due dischetti parzialmente sovrapposti, siamo sotto il limite strumentale, con un C8 non è cosa da tutti i giorni stare sotto il limite strumentale così comodamente.
Nel frattempo mi capita di seguire la riapparizione di Europa verso la 1:15, così si forma il terzetto di satelliti a sx di Giove costituito da Callisto, Io ed Europa.
Poi punto la mia doppia preferita, Izar, e con gli stessi ingrandimenti di Eta Corona (500x) ci passa in mezzo una bella autostrada a 4 corsie.
Fine nottata e fine report, sperando di non avervi tediato troppo.
Segnalo che, tra i vari eventi satellitari gioviani, sarà molto interessante la notte del due Luglio, ad un'ora sopportabile sarà possibile seguire il transito di Callisto preceduto dalla sua ombra, è interessante soprattutto perchè il transito avviene nell'estrema parte Nord del pianeta, quasi al bordo, per cui avrà (credo) un risalto molto particolare.
Cieli sereni !
Alessandro Re