Ciao a tutti, sono nuovo di qui

!!!
Volevo chiedere aiuto a chiunque se la sentisse di intraprendere una
battaglia a favore della cultura e contro l'ignoranza !

Sperando
che poi la posizione giusta sia la mia

...... Ma, ecco i fatti:
proprio irei è sorta una disputa tra me ed un amico, non ricordo come ma ad un certo punto mentre si parlava è saltato fuori il discorso che la Terra poteva essere attratta dal Sole (e precipitarvi.... a certe condizioni). Io con quest'affermazione credevo di dire assolutamente qulcosa di banale, dato che a mio modo di vedere sembra abbastanza ovvio. Lui invece mi ha smentito ferocemente, schernendomi e dicendomi che erano soltanto teorie abberranti e che questo non sarebbe mai potuto capitare perchè la Terra ed il Sole stanno in un equilibrio tra di loro. E che quest'equilibrio dipendeva dalla loro rispettiva forza di gravità.
Io ho replicato, che ciò era vero (equilibrio tra traiettoria della Terra e Sole) ma
NON perchè entrambe si attraggono quanto piuttosto perchè l'attrazione esercitata in particolar modo dal Sole veniva contemperata dalla forza centrifuga esercitata della Terra nel suo movimento di rivoluzione, e che quindi (per tornare all'oggetto della disputa) che se la Terra cessasse di ruotare attorno al Sole sarebbe attratta, finendo col tempo per cozzarvi contro (salvo incenerirsi prima).
Lui sosteneva che fosse impossibile. Così ho continuato spiegando che l'equilibrio tra Terra e Sole non solo permette alla Terra di evitare di essere "assorbita", ma c aiuta anche perchè in assenza di tale forza di gravità , nel momento in cui cessasse la Terra volerebbe via nello spazio allontanandosi....
La mia tesi, però, lungi dal convincerlo lo ha soltanto fatto infervorare nelle sue spiegazioni controverse. Ha infatti tirato fuori il discorso che i satelliti geo-stazionari pur restando immobili non vengono attratti dalla forza di gravià e restano infatti in orbita......Si è poi raggiunto il culmine quando ha citato la seconda legge di Keplero sostenendo, alla fine di una spiegazione strana e poco comprensibile, che aveva ragione dato che quando la Terra si trova lontano dal Sole lungo la sua traiettoria viaggia + lentamente. Da ciò deduceva quindi, a favore della sua tesi, che man mano che la Terra rallentava si allontanava dal Sole, di conseguenza se avesse incominciato a rallentare non ne sarebbe stata risucchiata (dal sole) ma se ne sarebbe allontanata sempre di +. Ipotizzava, infatti, che se prorpio la Terra si sarebbe fermata non lo avrebbe mai potuto fare di botto ma la sua velocità pian piano serebbe andata scemando ed una volta conclusa questa fase di rallentamento ormai la terra sarebbe stata lontanissima dal Sole.
Io non ha saputo cosa dire sui satelliti geo-stazionari, invece per quel che riguarda le leggi di Keplero le ho studiate molti anni fa, al liceo, ed ammetto di non ricordare bene nè la seconda, nè le altre. Di una sola cosa sono certo, però, e cioè che questi suoi ragionamenti siano solo partoriti da un ignorante che miscela un pò di nozionismo a qualche fugace ricordo dei libri di scuola e molta ma molta fantasia. Ad ogni modo, io ho risposto su Keplero che: al massimo si era fatta un pò di confusione e che si erano scambiate causa ed effetto, per cui la causa non è la : "lentezza del percorrimento lungo la traiettoria" e la conseguenza la : " distanza dal sole" che aumenta. Ma l'esatto contrario, e cioè che: man mano che la terra si allontana dal sole, questo allontanamento (causa) determina una conseguenza, e cioè che la velocità nel compiere la traiettoria diminuisce.
Scusate se vi ho annoiati con un post talmente lungo e stravagante, ma vorrei: intanto sincerarmi io che sono sulla posizione corretta, e poi vorrei che se è così lui legesse da Esperti (con la "E" maiuscola

rispetto a me) come stanno effettivamente le cose. Dato il vostro grado di preparazione infatti la vostra parola vale molto + della mia ai fini di tale coinvincimento..... Vi chiedo quindi se avrete la pasienza di scrivere di chiarire qualsiasi punto della vicenda.
Grazie ancora dell'attenzione
