1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Sono sempre più convinto che stiamo passando un periodo di seeing agitato anche se non si direbbe dato il meteo sempre stabile e soleggiato; su altri forum hanno osservato bene la Cassini ma con strumenti di 11" (Cpc 1100).

Finalmente in Appennino bolognese con il C8 versione CPC, dopo un paio d'ore di raffreddamento tubo e con il Fujihama 7mm a 290x, in visuale ( visione invertita dx sx ), Giapeto, Titano, Rea e Dione, quest' ultimo a destra del gigante, mentre di questo sono visibili la calotta settentrionale con la sua gradazione di colore e con una banda più scura al limitare la zona 'equatoriale' più chiara e luminosa. A tratti il seeing ha reso visibile la divisione di Cassini ovviamente solo nella parte più larga delle anse anche se non proprio così nitida e definita come mi aspettavo.
Molto bene, per terminare, con il Morpheus 12,5 che ad ingrandimenti minori restituisce un piccolo souvenir di famiglia, Saturno e le sue lune, pulito e staccato dal fondocielo da togliere il respiro, come sempre accade quando il signore degli anelli si insinua nella retina dell'osservatore.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Quando finalmente vedremo per bene quella' sospirata divisione' degli anelli di Saturno con i nostri 8", quello si che sarà un gran bel giorno!
per la cronaca mi appresto anch'io a ordinare un bel orto/Abbe fujiama(o masuyama, come trovato poco fa sul web) da 6 mm., per 'spremere' fuori 260x dal Rc8" senza dargli tregua, e malgrado la mostruosa ostruzione che ha, vedere anche la sig.ra Cassini.......

Il 'gioco' è riuscire a vedere la Cassini in questo periodo di chiusura....tempo addietro con gli anelli più aperti col C8 era ( e sarà in futuro ) un gioco da ragazzi.

Buona scelta il buco di serratura

PS. Ti va di raccontarmi qualcosa sul tuo rc8? È quello senza lastra correttrice dalla collimazione più complicata rispetto il C8 o sbaglio? Come si comporta? ...grazie

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Tutti hanno paura a collimare gli Rc8";io posseggo l' Omegon pro, prima avevo un Vixen Newton 150/750, poi permutato appunto con l' Rc.
L' Rc è un tubo aperto, senza lastre correttrici, il raffreddamento è molto rapido, bastano 30/40 minuti anche in inverno ed è operativo;la cella del secondario e in genere la meccanica sono veramente ottime, ben realizzate.
Ciò fa si che la collimazione, una volta ottenuta si mantiene per lungo tempo, e inoltre non è mai stato necessario intervenire sul primario, quindi una questione rapida, ma da realizzarsi esclusivamente sul cielo con star test, nessun dispositivo alternativo è mai stato utile.
Però il tubo pesa,e con diagonali e accessori si arriva subito a 10 kg.; poi c' è una grossa ostruzione, 0,42, ma all'interno ci sono diversi diaframmi che aumentano il contrasto.
Come rende sul cielo?
Io faccio solo visuale, mentre lui sarebbe un astrografo, anche se a f/8;quindi non so come va per fotografare,mentre visualmente, sulla Luna nel fatidico Plato non vuole mostrare più di uno/a volte due crateri interni,invece dentro Gassendi offre una visione eccellente di rime e , ,craterini,e questa differenza sinceramente non riesco a spiegarmela, forse diverse librazioni.
Sui pianeti va abbastanza bene, sul deep con l' IL che ho da me c'è poco da fare, e non avendo il go to, ho una vecchia Vixen SP, devo cercare manualmente gli oggetti.

Grazie Zacpi, in effetti anche col C8 il Plato mi è ostico, solo una volta o due e con buon cielo appenninico mi ha mostrato 4 craterini, ma non mi soffermo molto spesso su questo cratere quindi non saprei.
Da poche info frammentarie ed incomplete raccolte in giro nel Web mi sono fatto l'idea che in visuale il Cassegrain f12 sia leggermente più definito, anche se gli specchi sono più scadenti di quelli dell'RC...mah, a volte mi viene la voglia di un 6" ma poi desisto.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Ma, io con gli anni di osservazioni prima col Newton 150 e ora col RC 8 mi sono convinto che scendere di diametro forse non sia una buona idea, a patto di non passare ai rifrattori che cambierebbe il discorso; con il progredire dell'inquinamento luminoso ciò che vedevo 30 anni fa col Newton 150 sul deep lo vedo a malapena ora col Rc8; è chiaro che però a salire di diametro si sale col peso, ma per esempio sul planetario per progredire io dovrei passare ad un RC da 10" che pesa 15 kg e costa molto e oltretutto la montatura SP non lo reggerebbe per niente, e parimenti dal C8" si dovrebbe passare al 9/25, ma ovviamente tutto ciò comporta spese importanti, il che mi lascia molto dubbioso, anche per il peso in più che questi setup hanno, che rende sicuramente più difficoltose le osservazioni.

Il cassegrain 6" era un'idea per affiancarlo al mak127, però desisto visto che forse in visuale potrebbero equivalersi o comunque il costo non 'pagherebbe' una migliore visualizzazione da città. Preferisco far controllare il C8, specialmente dopo aver tolto la lastra e rimontata senza i riferimenti che si erano staccati.

Ieri, sempre in Appennino, col C8 ed un cielo apparentemente pulito, salvo nuvole in lento movimento, ho scovato tutti e 5 i maggiori satelliti saturnini...
Titano 8.47, Rea 9.91, Giapeto 9.99, Teti 10.40, Dione 10.58
Paradossalmente, o forse no, quadretto nitido e definito e pianetini meglio visibili col plossl 9mm Celestron mentre con lo zoom Baader settato a 8mm Teti e Dione risultavano solo in distolta anche se visivamente l'immagine era comunque dettagliata..invece tutti presenti e con un leggero impasto ma sempre piacevole con ES 6.5, Cassini non pervenuta ma solamente immaginabile.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Aggiornamento finale per il week appenninico: serata meravigliosa con il freddo autunnale che inizia a farsi avanti ma cielo fermo senza vento, Saturno scolpito e senza aloni fastidiosi, emisfero settentrionale delimitato a Nord dalla calotta polare più scura, banda sub equatoriale contigua alla zona equatoriale molto più chiara e luminosa, veramente gradevole apprezzare le varie tonalità di 'colore' presenti.
Ma, soprattutto, divisione di Cassini evidente e stabile nelle anse, finalmente!

Solito CPC800 collimato su Vega, anche se già andava bene, zoom Baader in 8mm con i soliti 5 planetini di contorno.
Plossl 9 celestron con una traccia di aberrazione cromatica, ES 6.5 troppo esagerato ha nascosto la Cassini confondendola con gli anelli luminosi.
Cieli sereni e non disperate mai, tentate sempre.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT

Ieri sera Saturno memorabile, mai visto così, con il polo Nord scuro e delimitato molto bene dal resto della calotta più chiara, banda subequatoriale leggermente più scura in contrasto con la zona equatoriale luminosa.
Cassini ben evidente e stabile nelle anse che presentano la zona dell'anello interno più grigio e ben visibile, ombra di Saturno sugli anelli...!
C8 in Appennino come al solito.
Grazie per aver dedicato un minuto per la lettura.

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Stefano
SW EQ-AL55, Celestron Mak 127, CPC 800 XLT