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Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: ...E allora ditelo!!
MessaggioInviato: lunedì 19 febbraio 2007, 4:43 
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Iscritto il: giovedì 15 febbraio 2007, 22:57
Messaggi: 76
Località: torino
Tipo di Astrofilo: Visualista
Per il transito di Venere sul Sole del 1761 numerosi astronomi si recarono ad osservare il fenomeno nelle piu' diverse parti del mondo allo scopo di stabilire una rete di stazioni di osservazione quanto piu' possibile lontane le une dalle altre.
Il giovane astronomo Guglielmo Le Gentil de la Galaisière, membro dell'Accademia di Francia, s'imbarco' per le Indie nel marzo 1760: meta Pondichéry, la principale base dei possedimenti francesi in India. Date la lunghezza e le incertezze del viaggio ed il tempo prevedibilmente necessario per trovare un'adeguata collocazione degli strumenti e per i necessari collaudi dell'installazione, aveva pensato bene di partire con 15 mesi di anticipo.
Intanto in Oriente era in corso la guerra tra francesi e inglesi per il dominio coloniale dell'India, e quando la fregata sulla quale Le Gentil era imbarcato giunse in vista della costa indiana, Pondichéry era caduta in mano degli inglesi; fu giocoforza invertire la rotta, e la fregata, per sfuggire alla minaccia di una squadra navale inglese, dovette cercare rifugio nella lontana isola di Mauritius. Quando, il 6 giugno 1761, Venere transito' davanti al Sole Le Gentil era ancora in navigazione.
Invece di rifarsi i 20 mila chilometri per tornare subito in patria (si tenga presente che, non esistendo il Canale di Suez, allora si doveva doppiare il Capo di Buona Speranza) Le Gentil prese il partito di aspettare il successivo transito che sarebbe avvenuto 8 anni dopo, nel 1769. Se ne stette qualche tempo nel Madagascar e poi approfitto' di una nave che lo porto' nelle Filippine dove piazzo' pure i suoi strumenti. Ovunque fosse, nei paesi dell'Oceano Indiano, era sempre abbastanza lontano dalla Francia da poter costituire con l'Osservatorio di Parigi la coppia di stazioni necessaria per stabilire dall'osservazione del transito di Venere la parallasse del pianeta.
Un bel giorno arrivo' la notizia che la guerra era finita (per la cronaca, con la vittoria inglese che assicuro' alla famosa "compagnia delle Indie" lo sfruttamento coloniale di gran parte delle terre affacciate sull'Oceano Indiano) e che la situazione a Pondichéry era tornata calma. Imbarcatosi sulla prima nave disponibile, il nostro astronomo pote' finalmente, il 27 marzo 1768, sbarcare nella localita' di destinazione, per la quale aveva tutte le credenziali per ottenere ogni possibile assistenza. Aveva piu' di un anno a disposizione per installare e verificare i suoi strumenti che piazzo' in un forte semidistrutto.
In quella regione in giugno il cielo e' quasi costantemente sereno ed il successo dell'impresa appariva quasi certo. Le Gentil passo' la notte sul 3 giugno insonne per l'imminenza dell'evento cosi' lungo atteso, ma al far del giorno grandi nubi cominciarono ad invadere il cielo divenendo sempre piu' estese e cupe;
invano lo sfortunato astronomo spero' fino all'ultimo momento in un provvidenziale squarcio di sereno: quando Venere passo' davanti al Sole il povero Le Gentil pote' solo guardare fosche nubi temporalesche.
Questa volta non c'era speranza di rivincita sulla malasorte: il successivo transito si sarebbe verificato 105 anni dopo. Non rimaneva che imbarcarsi e ritornare in Francia. Ma la navigazione fu avventurosa: la minaccia di scorrerie di corsari obbligo' la nave a lunghe deviazioni di rotta; una furibonda tempesta la costrinse a rimanere in avaria in un porto per lunghi mesi. Le Gentil pote' finalmente sbarcare in Francia nell'ottobre 1771, quasi 12 anni dopo esserne partito.
Ma le dissavventure piu' grosse cominciarono proprio allora. Nessuno dei vari dispacci che aveva inviato all'Accademia di Parigi ed ai familiari era arrivato: delle navi che li trasportavano una era naufragata, un'altra era stata saccheggiata dai pirati, altre erano state sequestrate dalle flotte belligeranti...Non ricevendo piu' notizie per tanti anni, in patria era stato considerato disperso nei lontani mari d'Oriente ed era stata emessa dalle autorita' sentenza di morte presunta.
Il suo posto all'Accademia, dichiarato vacante, era stato occupato da un altro scienziato e gli eredi si erano impossessati di tutti i suoi beni.
Le Gentil impugno la sentenza di morte, ma sia per le difficolta' oggettive in linea di diritto, sia per le eccezioni ed i cavilli opposti dagli eredi, non riusci' nei 21 anni che ancora visse ad ottenere che la giustizia ammettesse che era ancora vivo.

Tratto da: "Le disavventure di un astronomo" di Piero Tempesti - Enciclopedia "Astronomia, alla scoperta del cielo" I° volume - Curcio Editore.

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"In genere non sono per la violenza, ma Barbara D'Urso la creperei di mazzate!" (Mahatma Gandhi)


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MessaggioInviato: lunedì 19 febbraio 2007, 9:34 
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Iscritto il: lunedì 15 gennaio 2007, 21:54
Messaggi: 1872
Tipo di Astrofilo: Fotografo
E noi che ci lamentiamo per un paio di serate nuvolose...


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MessaggioInviato: lunedì 19 febbraio 2007, 11:43 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:37
Messaggi: 484
Località: Mendrisio ( Svizzera )
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Non c'entra niente con il Sistema Solare, però sono felice di vedere che c'è un fan di Kate Bush! Per me, numero 1...

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Umberto Colapicchioni


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MessaggioInviato: lunedì 19 febbraio 2007, 12:53 
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Iscritto il: martedì 18 luglio 2006, 12:29
Messaggi: 3441
Località: Castegnato (BS)
Tipo di Astrofilo: Visualista
Altro che maledizione dell'Astrofilo ... proprio altri tempi!
Oggi chi s'imbarcherebbe 15 mesi prima di un transito di Venere?

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Massimo Alessandria
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