Parliamo di tecnica di disegno planetario. Non mi ritengo un esperto o un gran disegnatore, ma di sicuro in questi anni ho lavorato per affinare la mia tecnica al fine di rendere al meglio quel che osservo all'oculare.
Partiamo da come opero io.
Con l'occhio all'oculare inizio a fare uno sketch a matita. Terminato lo sketch, entro in casa e rifinisco il disegno con gomma pane e sfumino.
In questo topic, tra le altre cose, il grande disegnatore di pianeti David Gray descrive la sua tecnica:
https://www.cloudynights.com/topic/5098 ... 80%9D-d-k/Il disegno come lo vediamo quando viene da lui pubblicato subisce solo una colorazione al Pc. La parte disegnata è fatta interamente al telescopio, in presa diretta, ma come?
Nel descrivere la sua tecnica, dice che usa direttamente sfumini di grandezza media e piccola, senza prima usare le matite. Rifinisce poi i dettagli più scuri con una matita HB.
E' questa, almeno per me, un'illuminazione. Effettivamente si avvicina molto ad una tecnica oserei dire pittorica, più che di sketching.
Il prossimo disegno sicuramente voglio provarlo con questa, per me nuova, metodologia. Ha degli indubbi vantaggi, non dovendolo rifinire a posteriori:
- riuscire a ridurre i tempi di disegno;
- il disegno lo si completa osservando, in modo che la memoria non giochi scherzi;
- il disegno dovrebbe risultare dunque più fedele all'osservazione;
- il disegno dovrebbe avere quella morbidezza, che tanto invidio.
kapp