L'
Oceanum Procellarum è il mare più vasto di tutta la Luna.
Si trova nel quadrante lunare orientale ed è visibile fino a pochi giorni prima (e, naturalmente, anche dopo) della totalità di fase.
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Come tutti i mari, anche il Procellarum è ricolmo di dorsae e di
formazioni che, in contrasto con il colore scuro del magma solidificato,
risaltano in maniera sontuosa anche quando cadono nella zona illuminata dal Sole.
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OceanusProcellarumMap.PNG [ 649.09 KiB | Osservato 4929 volte ]
La scena è infatti dominata da
Aristarchus,
cratere che spicca per albedo (altissimo) e dalla
Valle Schroteri,
dove la profonda rima Aristarchus mostra ancora una zona
in ombra a ridosso delle pareti del letto della rima che rimane comunque
ben illuminata già da 24 ore.
Il C8, acclimatato e collimato a dovere, mi ha restituito una bella visione della zona già a 160x.
A 230x l'immagine era ancora godibile. Il seeing, per fortuna, era a bassa frequenza
e i bordi lunari ondeggiavano lentamente, anzichè freneticamente come di solito.
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Commento file: Aristarchis e Vallis Schroteri - Credits Deepskywatch.com
vallis-schroteri-mar-2013-l.jpg [ 149.36 KiB | Osservato 4929 volte ]
Lì attorno c'è poco altro, proprio perchè alle 20:40 LT di ieri 4/09/2017,
il terminatore era ben lontano da quella zona.
Terminatore ricchissimo di formazioni che rapivano lo sguardo.
Ma il mio è stato totalmente catturato da due circhi in coppia, di nome
Eddington e
Russell.
Entrambi sono circhi non completi, rimasugli di crateri sommersi da fuoriuscita di lava.
Il loro lembi sud-orientali non sono completi e questo regala alla visione un gran fascino.
Eddington, il più prominente, ha nel suo contorno settentrionale una serie di monti che ieri
proiettavano la loro ombra su Sturve, il cratere immediatamente a ovest, a quell'ora ancora nascosto nella parte in ombra.
Seguiva allo sguardo il suo fratello Russell, più piccolo e dalle pareti meno elevate.
Subito a Nord c'era un trio di craterini:
Seleucus,
Briggs e
Lichtenberg.
Mentre
Lichtemberg si elevava sull'Oceano con pochi dettagli al suo interno,
Briggs ogni tanto mostrava i suoi picchi centrali, seeing permettendo.
Interessante il craterino senza nome immediatamente a Nord Ovest di
Briggs.
Infine
Seleucus, il più grande dei tre, era un piccolo spettacolino grazie alle sue pareti contrastate.
La visione terminava per la cena pronta in tavola terronica, con
Sturve che usciva piano piano dalla notte lunare.
Nel mentre, tutte le ombre delle pareti dei crateri nominati si accorciavano, ma quelle di
Eddington comparivano ben proiettate sul fondo di
Sturve dove stava albeggiando.
Dopo cena la Luna era ormai finita dall'altra parte del palazzo, risultando invisibile.
Ho proseguito le osservazioni con qualche doppia famosa nell'Ariete, nel Cetus e con Almach, a chiusura della sessione osservativa.
Per la Luna, dopo aver osservato un po' in monoculare, ho deciso di metter su la binoculare Baader con la coppia di 12.5mm.
Il seeing stimato è del valore di III-II.
Se solo avessi un balcone orientato (anche solo un po') più a Sud, potrei godere più spesso delle visioni lunari.
La tanto odiata Luna, infatti, può dare molto all'osservatore visuale. Specie con atlante al seguito.
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