Visto che anch'io non sono sempre un fulmine di guerra a comprendere talune convenzioni, formule etc... vorrei aggiungere un'esempio che farei a me stesso per capire
Ebbene tornando ai parsec, come abbiamo detto si tratta di una convenzione necessaria.
Prova ad immaginare un confronto fra due lampadine, è subito evidente che per capire quale è realmente più luminosa abbiamo bisogno di porle alla stessa distanza.
Facciamo 10 metri? Ok le accendiamo a 10 metri di distanza.
Osservandole possiamo ora determinare quale ha una luminosità intrinseca maggiore, cioè quale per caratteristiche proprie emetterà più luce (nella lampadina ciò sarà determinato dal filamento di tungsteno, mentre nelle stelle, dalla composizione chimica, temperatura ecc...)
Ora se spostiamo le lampadine a distanze diverse dallo standard dei 10 metri che abbiamo creato, saremo in grado di desumere la loro magnitudine apparente. Se poi per essere più precisi prendiamo Vega e le assegniamo un valore di magnitudine 0 (altra convenzione), possiamo ottenere un metodo sufficientemente efficace di misurare la "luminosità" dei corpi celesti.
Se sbaglio qualcosa correggetemi eh!

Vela ha scritto:
Si si, il discorso convenzioni ok, fin lì ci arrivo. Quello che mi fa disperdere é quel SE. Io mi posso certamente fidare, non é questione di sfiducia. Mi é difficile assimilare quel SE. Come si é arrivati a dire che se fosse a quella distanza la sua luce é sicuramente quella?
Abbiamo scritto in contemporanea, per questo nuovo quesito ti lascio in pasto agli "illuminati"
