Andrew189 ha scritto:
Grazie per l'informazione Roberto, ne approfitto per chiederti, esiste un modo per classificare i bolidi?
Io sapevo semplicemente che devono avere una luminosità di -2 per prendere il nome di bolidi, o più generalmente più luminosi dei pianeti.
Per gli astronomi professionisti la parola bolide non ha senso: per loro un oggetto di +12a, visibile solo via radio o di -26a, tipo Tunguska è sempre e solo una meteora!
Per la gente comune e per gli astrofili la definizione di bolide si ha a partire da 0a, o da -1,5/-2a o da -4,6a (a scelta arbritaria).
Gli astrofili seri usano -4,6a come valore per separare le comuni meteore dai bolidi. Il valore deriva da: sono bolidi tutte le meteore che sono più luminose di qualsiasi oggetto celeste visibile ad occhio nudo con l'eccezione del Sole (-26a), della Luna Piena (-12,6a) e di Venere al massimo (-4,6a) e, una volta ogni 4 secoli, da un'eventuale supernova galattica.
Andrew189 ha scritto:
Ne approfitto anche per un copia incolla sul colore dei bolidi sperando di non dire lo scontato, e soprattutto sperando che sia uno schema veritiero.
Cita:
Verde: Ferro, Magnesio
Giallo: Sodio, Ferro
Viola-Blu: Calcio, Ferro
Arancione Rosso: Ossigeno, Silicio
Sorry, la tabella è sbagliata! Risale a molte decine di anni fa.
I colori sono sette, gli elementi sono 92 (quelli naturali), come puoi immaginare ogni colore potrebbe essere associato ad una dozzina di elementi ... senza contare che in effetti ogni elemento può avere varie righe d'emissione nel visibile (trascurando l'infrarosso e l'UV).
Il colore dei bolidi è dovuto principalmente alla ionizzazione dei gas dell'aria, quindi ossigeno e azoto, in pratica gli stessi delle aurore boreali. Anche gli elementi costitutivi dei meteoroidi "possono" contribuire al colore della meteora ma meno dei gas atmosferici.
Infine c'è da dire che normalmente tutte (diciamo quasi tutte), le meteore di magnitudine positiva fino alla 0a si percepiscono bianche all'occhio umano, a partire dalla 0a si cominciano a vedere dei colori specifici, si tratta di un limite "strumentale", vedi sensibilità, quando è raggiunto o superato si vedono i colori altrimenti si vede una miscela di colori col risultato di vedere un bianco, al limite leggermente permeato con un colore.
I diversi colori di un bolide derivano generalmente dalla temperatura del meteoroide e dell'aria circostante, ad alte velocità si ha un bianco/azzurrastro, per poi scalare a un verde smeraldino, giallo, arancione, rosso, rosso scuro. A volte vedendo un bolide si riesce a vedere tutta la sequenza di questi colori.
Ricapitolando: l'alta velocità iniziale porta alte temperature con la relativa ionizzazione ad alte temperature di un gas atmosferico e l'emissione su specifiche righe spettrali, il progressivo rallentamento porta ad un'abbassamento delle temperature con relativo cambiamento di righe d'emissione, quindi su altre frequenze e altri colori e magari su un altro gas, alla fine al raggiungimento della velocità d'arresto (mediamente a 12 km d'altezza) subsonica, l'oggetto perde la ionizzazione e relativa scia e diventa invisibile (rimane visibile nell'infrarosso e se abbastanza grosso
sui radar).
Ciao.
Roberto Gorelli