Mentre ci accingiamo a tornare (e qualcuno già lo sta facendo) ad osservare e riprendere il pianeta più bello del sistema solare (il Signore degli Anelli, Saturno), ecco un interessante articolo tratto dal sito
www.astronomianews.it, che ci parla delle sue aurore...
Se un giorno i viaggi interplanetari saranno realtà, le aurore polari di Saturno diventeranno un’attrazione turistica: sono frequenti, luminose, colorate e diverse a seconda dell’emisfero nel quale compaiono. Il passaggio di Saturno per il suo equinozio nel 2009 e la visione di taglio degli anelli hanno reso visibili simultaneamente entrambi gli emisferi di questo gigantesco pianeta gassoso offrendo agli astronomi una opportunità che ritorna solo ogni 15 anni, in quanto il periodo orbitale di Saturno è quasi trentennale. Il telescopio spaziale “Hubble” ha così potuto “vedere” i due poli del pianeta illuminati contemporaneamente dal Sole (foto). Benché disti da Saturno un miliardo e mezzo di chilometri, anche laggiù il Sole fa ancora sentire con forza il suo “vento” di particelle subatomiche. Come succede per la Terra, il campo magnetico di Saturno intrappola le particelle cariche elettricamente del vento solare, e la loro interazione con l’atmosfera genera estese aurore polari. Ricercatori della Nasa e dell’Esa hanno così scoperto una interessante differenza tra le aurore del polo nord e del polo sud di Saturno: le prime coprono una zona più limitata ma localmente con una luminosità più intensa rispetto a quelle del polo sud. Se ne deduce che il campo magnetico di Saturno non è uniforme: a sud è più forte e vasto, ma a nord ha una zona ristretta di alta intensità dove le particelle solari vengono maggiormente accelerateCieli sereni!
