Personalmente ritengo che Titano sia uno dei "mondi" più interessanti all'interno del nostro sistema solare; chiamarlo satellite è riduttivo, certo lo è perchè ruota attorno a Saturno, ma questo pianeta, perchè a tutti gli effetti è quello che è, essendo anche più grande di Mercurio, è davvero interessantissimo, sia dal punto di vista biologico che per gli eventi atmosferici che avvengono su di esso. Sappiamo infatti che su Titano ci sono laghi di metano liquido, e fenomeni atmosferici ad esso associati, rendendo quindi il pianeta estremamente interessante per la possibilità di ospitare vita, quantomeno a livello di micro organismi.
Dopo 5 anni dall'atterraggio della sonda Huygens sulla superficie di Titano, ecco un resoconto di quello che sappiamo su quest'interessantissimo e affascinante mondo. L'articolo è tratto dal sito
http://www.astronomianews.it L’Esa, Agenzia spaziale europea, ha celebrato il quinto anniversario della discesa della sonda “Huygens” sulla superficie di Titano con il convegno “Huygens Legacy and Future Titan Exploration” svoltosi all’Esoc (Darmstadt, Germania) il 14 e 15 gennaio 2010. L’eccezionale impresa avvenne il 14 gennaio 2005. Realizzata dall’Esa con la collaborazione dell’Asi e della Nasa, dopo un lungo viaggio insieme con la navicella “Cassini” lanciata il 15 ottobre 1997, “Huygens” si staccò dall’astronave-madre il 25 dicembre 2004. Una traiettoria balistica venti giorni dopo portò “Huygens” ad atterrare con successo sul maggiore dei satelliti di Giove e dalla sua superficie per circa un’ora trasmise i dati raccolti dai sei strumenti che aveva a bordo. Queste informazioni hanno un valore storico: per la prima volta l’uomo era riuscito a toccare quel mondo lontano così interessante per l’astrobiologia, e probabilmente le notizie raccolte cinque anni fa rimarranno le uniche disponibili per parecchi decenni. “Huygens” ha messo in evidenza caratteristiche che rendono Titano per certi versi simili alla Terra del lontano passato, per altri molto diverso. La sua atmosfera come la nostra è composta in prevalenza da azoto e la pressione in superficie è di 1,5 bar; ma non c’è ossigeno e l’1,5% è costituito da metano. Il paesaggio ricorda quello terrestre, ma la bassa temperatura fa sì che il ghiaccio di acqua su Titano sia in pratica come le nostre rocce, mentre il metano ha il ruolo dell’acqua, in quanto può esistere allo stato solido, liquido e gassoso.
Nella foto, scattata da “Huygens” poco dopo l’atterraggio, si vedono sassi dalle dimensioni di 15 centimetri posti a 85 centimetri dalla telecamera. Il suolo è di colore più scuro del previsto, in quanto contiene composti del carbonio.
Altre informazioni:
http://sci.esa.int/science-e/www/object ... ctid=36378