Ieri sera finalmente una bella serata con un seeing decente. Il cielo si presentava velato, ma all’apparenza immobile. Temperatura sui 17°, zero vento, niente umidità, silenzio, calma piatta.
La luna si mostrava al primo quarto, ammiccante e civettuola.
Ho avuto modo di provare l’extender takahashi 1,5x sul TOA130, che porta la focale del telescopio a 1500mm, con rapporto a f11,5: in pratica un rifrattore killer!
Ho appurato che il valore dell’extender varia se posizionato prima del diagonale da 2″, che tira l’elemento negativo al potere di circa 1,8x.
Per osservare ho iniziato con degli ottimi ortoscopici fujiyama, per poi passare al takahashi hile 3,6mm e al vixen hr 2,4mm. In verità ho provato anche un oculare non marchiato da 2mm, per un potere ingrandente di addirittura 750x, un’enormità per un telescopio di soli 13cm. Effettivamente l’immagine a quell’ingrandimento soffriva di un po’ di aberrazione cromatica, anche se era ancora ben leggibile.
Diciamo che l’optimum lo dava con il 3,6mm per un potere di ingrandimento di 416x. Il 2,4mm ingrandiva 625x, ma l’immagine era più sofferente, anche per via di piccole increspature sulle onde del seeing.
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Qui sopra un’immagine scattata al volo con il cellulare sull’oculare da 3,6mm.
Ad occhio qualche dettaglio in più si vedeva, come la rima verticale sotto il maggiore dei craterini interni a Calvius ( nell'immagine in realtà non è che si veda più di tanto). Ce ne è una prosecuzione anche sopra, ma ne intuivo solo l’incavo sul bordo del craterino.
Insomma, per una sera sono riuscito a spinger bene il “motore” del tripletto nipponico e devo dire che non mi ha fatto rimpiangere telescopi più grandi o il mio vecchio fs128.
Rimane da fare una collimazione super fine, perché non è ancora centratissimo. Per quella però serve una cielo senza veli, che si vedano almeno le stelle!
Kapp