Sì, penso che il motivo fosse quello. Il Sole tramontava verso le 21, iniziavo a osservare circa un'ora dopo e andavo avanti fin verso l'una (Giove sorgeva intorno alle 18, Saturno intorno alle 20 e sbucavano da dietro le montagne circa un'ora e mezza dopo). Le prime due ore osservare era una pena, ci voleva una pazienza infinita per aspettare che l'immagine si fermasse, poi pian piano la situazione migliorava ma mai fino ad avere un'immagine quasi ferma, cosa che invece si arrivava a vedere nel rifrattore, anche se non subito. A Milano il 150 è più fruibile da questo punto di vista perché la città si riscalda rapidamente al mattino ma poi la temperatura tende a variare con lentezza sia d'estate che d'inverno.
Nella stagione fredda è molto meglio, me ne accorgo osservando le stelle doppie, ma da quando ho la casa lì ho visto i pianeti solo in primavera e in estate.
La ventilazione forzata aiuta ma l'aria di fuori deve essersi già abbastanza stabilizzata altrimenti siamo sempre lì, e mettergli una ventola fissa non è facile.
C'è un
thread su CN che riporta diversi esperimenti di isolamento termico dei tubi con risultati interessanti.