1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il Giornale di Vicenza Clic
venerdì 07 dicembre 2012 – BASSANO – Pagina 51
AMBIENTE. Presentato il nuovo piano destinato a rivoluzionare la rete pubblica. Costerà 5 milioni di euro
La città s´illumina... di meno
A intervento ultimato il Comune risparmierà circa 300 mila euro all´anno con cui pagherà i privati ai quali saranno affidati i lavori
Illuminare meno per illuminare meglio e per centrare il doppio obiettivo del risparmio economico ed energetico.
È in fase di definizione e approderà a gennaio in Consiglio il nuovo piano comunale dell´illuminazione pubblica. Un progetto che mira a rivoluzionare le modalità e i sistemi di illuminazione della città e che, ottimizzando la gestione degli impianti ed eliminando gli sprechi, dovrebbe far risparmiare alle casse municipali tra i 250 e i 300 mila euro all´anno sulle spese di mantenimento delle fonti luminose e di consumo di energia. Spese che, come spiega l´assessore all´ambiente Andrea Zonta, oggi si aggirano attorno al milione di euro.
«Tra gli obiettivi - aggiunge l´amministratore - c´è anche la valorizzazione, attraverso una corretta illuminazione, dei monumenti e dei luoghi più caratteristici della città. Pensiamo alle piazze, alla loggetta del municipio, alla cinta muraria, alla! torre civica e al ponte degli Alpini, che saranno illuminati nei punti giusti in modo da risaltare anche di sera».
«Sul ponte palladiano ad esempio verranno sistemate delle luci a led con sensori - chiarisce - In tal modo l´intensità della luce si autoregolerà in base al numero di persone che in quel momento sostano o attraversano la passerella. L´obiettivo è garantire un minimo di luce negli orari in cui il posto è meno frequentato e accendere invece l´intero apparato luminoso nelle ore considerate di punta ad esempio alle sette di sera».
L´intensità dell´illuminazione nei quartieri e nelle strade verrà calibrata invece in base alle fasce orarie e sarà tarata in maniera tale da assicurare il massimo chiarore nelle ore di punta del traffico e da garantire però anche a notte fonda una buona visibilità.
«Andremo inoltre a sostituire i punti luce esistenti con lampade che utilizzano tecnologie più moderne come led o ! ldquo;sap”, vapori di sodio ad alta pressione - riferisc! e Zonta - Adotteremo infine un sistema di controllo informatizzato che ci consentirà di gestire l´illuminazione in modo più veloce e da remoto».
In tutto, per realizzare il piano in ogni sua parte, ci vorranno, secondo le stime effettuate per calcolare la base d´asta, circa 5 milioni di euro. «Il Comune per il momento ne stanzierà 500 mila per la parte relativa al centro storico - sottolinea l´assessore - Per la sezione relativa a strade e quartieri vorremmo invece procedere con una sorta di project financing o con una convenzionecon privati . L´ente pubblico ripagherà la spesa nell´arco di otto/dieci anni con i soldi di energia elettrica risparmiati grazie a tale intervento.

Buone nuove dall'ovest vicentino. I comuni della valle del Chiampo sono
fra i più attivi nell'adeguamento alla legge 17/09. Da Arzignano che
dopo aver approvato il PICIL adeguerà l'illuminazione pubblica a
stralci e sta agendo anche verso i privati inadempienti ,attenendosi
alle verifiche di ARPAV. Il comune di Chiampo che ha fatto da apripista
nella sostituzione dell'illuminazione pubblica, sta facendo redigere il
PICIL e, notizia di stamattina, interverrà presso i privati inadempienti
come previsto dalla legge (mi ha informato che sono ben gradite le
segnalazioni di chi ha fatto il furbo).
Il comune di San Pietro Mussolino , è notizia di stamattina, sta
sostituento a stralci, tutta l'illuminazione pubblica.

Tutto questo è stato possibile ed è possibile grazie a sostanzialmente due
astrofili che si sono impegnati per far applicare la legge nel territorio a
loro contiguo.
Mi chiedo come sarebbe il cielo del Veneto, se gli astrofili delle varie
provincie, anzichè partecipare nei vari forum per scriversi sostanzialmente
delle menate, si impegnassero almeno in parte per salvare la propria area
dall'inquinamento luminoso.
Forse si potrebbe fare astronomia anche da dietro casa.
Complimenti a tutti coloro che agiscono perchè ciò possa avvenire e a Giorgio
e Guido in modo particolare.

Stamattina ho passato tutto il tempo a far verifiche col funzionario di ARPAV
e a fine mattinata ho contato non meno di ottanta fari che dovranno essere
messi a norma a breve.
Aggiunti a quelli che abbiamo verificato lunedì e mercoledì, sono convinto
che il totale non sia inferiore ad almeno 200 fari.
Se assumimo che almeno il cinquanta percento del flusso di questi vada verso
l'alto e che ottimisticamente siano di potenze da 150w, il flusso totale verso
l'alto sarebbe stato di almeno un milione e duecentomila lumen (1.200.000) che
ora andranno a terra!
Tutti dobbiamo fare la nostra parte, si deve solo iniziare.