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MessaggioInviato: giovedì 7 giugno 2012, 9:57 
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Messaggi: 527
Ancora oggi, la sentenza del Tribunale di Frosinone dell'anno scorso nei confronti del Comune di Supino, reo di non aver rispettato i limiti della L.R. 17/2000 sull'inquinamento luminoso ed il risparmio energetico, rimane l'unico provvedimento giudiziario che un Giudice abbia mai preso su tale argomento.

L'importanza di tale sentenza - in Giurisprudenza - é significativa: si crea il famoso "precedente" che può fare scuola, poiché ad esso ci si può appellare, richiamandolo come paradigmatico di giusta decisione e corretta interpretazione dello Spirito di un Legislatore, in successivi procedimenti giudiziari, qualora insorgessero per casistiche simili.

La notizia della sentenza, non appena appresa, ha creato un "ola" da stadio in tutto il mondo astrofilo.
Il problema però é che l' "ola" non ha avuto granché risonanza, al di fuori della piccola palestra del circolo astrofilo....

http://www.skylive.it/forum5/topic.asp?TOPIC_ID=13738
http://www.uai.it/web/guest/uainews/jou ... 100/257825

Di Sora é probabilmente un vero santo laico, ed anche una piccola potenza.
Supino si era incaponito a non capire... spero almeno che ora gli abitanti di quel paesino possano godere di un miglior buio cielo, ed in parallelo di una migliore illuminazione delle loro strade, spendendo meno bolletta energetica.

Inoltre, speriamo che quel Comune ed i suoi istituiti scolastici abbiano compreso quanto importante possa essere per lo sviluppo della persona e la crescita civile e sociale della collettività locale finanziare un programma culturale di gite scolastiche in osservatori astronomici, o di eventi astronomici di piazza, a favore della sua popolazione e dei turisti.

Il limite fondamentale di questa sentenza, però, é che purtroppo una rondine non fa primavera.

Rimane pertanto tutto intero quello che secondo me é il problema di "spostare più sù l'asticella" del Diritto su tali temi, mediante la moltiplicazione delle azioni, articolandone i fondamentali in relazione a più grandi tematiche già "acclarate" ed appellandosi ad ogni possibile "fumus bonis iuris" (soprattutto rispetto alla casistica spicciola e quotidiana nelle relazioni fra privati).

Di DiSora ce ne vorrebbero almeno uno per ogni comune italiano, ma pensate anche alla variopinta multiformità, polverizzata sul territorio, di astrofili impediti da luci viciniori, a norma o non a norma che siano quest'ultime.

Perché se da noi qualcuno ti schizza addosso dell'acqua o della vernice la Legge è dalla tua parte, e se ti schizza della luce (o campo radioelettromagnetico che dir si voglia), invece no?

Inoltre sapete bene come la sordità del Legislatore Nazionale ad occuparsi della regolazione di questa materia (l'unico progetto in questo senso, la pdl Diana, é tuttora sepolta nel cassetto di legislature ormai prescritte), e la sostanziale intrinseca inconsistenza del "blocco sociale" di supporto alla rivendicazione di una vera e propria Legge Quadro nazionale sull'inquinamento Luminoso ed il Risparmio Energetico, che si verificò nel corso di tutto l'ultimo decennio del ventesimo secolo (e che purtroppo perdura tuttora), abbia respinto e stretto nell'angolo la protesta astrofila ed ambientalista, che vide in Italia il suo massimo proprio negli anni '90.

Battuta dall'indifferenza parlamentare, da quella politica nonché da quella dell'opinione pubblica, gli astrofili anti Inquinamento Luminoso della fine del secolo scorso si videro "costretti" a ripiegare sulla prospettiva di accontentarsi di singole e "semplici" Leggi Regionali.

Fu così abbandonato del tutto ogni sforzo focalizzato a cogliere il successo di una vera e propria legge nazionale contro l'inquinamento luminoso, e ci si "concentrò" spasmodicamente a costruire una rete di contatti e di relazioni al fine di far arrivare al voto dei parlamentini locali una miriade di proposte e di emendamenti, a concordare e patteggiare compromessi e soluzioni raccogliticce pur di arrivare a quella copertura del territorio nazionale - ancor oggi perfino incompleta al 50% - di normative specifiche e per lo più limitate a pure affermazioni di principio, ma che comunque ponevano radici di riferimento giuridico certo e statuito.

La mappa normativa che ne risultò, a 12 anni di distanza forse é da aggiornare adeguatamente alla luce di deliberazioni e regolamenti successivi, ma l'impianto del quadro giuridico di riferimento rimane sostanzialmente quello di allora.

L.R. tutto sommato ancora non fatte, malfatte, eccessivamente lassiste e perfino sostanzialmente disapplicate.

Su 20 Regioni Italiane, attualmente sono 18 quelle che hanno una propria L.R., ma solo 3 di esse sono di livello accettabile dal punto di vista scientifico, poiché prevedono limiti oggettivi e quantificabili alle emissioni oltre l'orizzontale (Lombardia, Lazio e Veneto), mentre le restanti o sono addirittura genericamente lassiste se non peggiorative (Piemonte), o sono del tutto inapplicate od inconsistenti (Campania, Basilicata), o non esistono affatto (Calabria e Sicilia, dove l'unica salvaguardia del cielo buio é purtroppo l'arretratezza dello sviluppo socioeconomico).

Ciò ha comportato e comporta tuttora uno sforzo immane, che divide e sfianca le già risibili forze antiIL, le logora e le condanna allo sbattere contro mille muri di gomma o all'onere dell'azione e della prova, in quanto manca da parte dell'istituzione locale una seria pianificazione, razionale e coordinata, non tanto per la nuova impiantistica, quanto piuttosto per la verifica dell'adeguamento a norma di quella esistente.

Ciò vale sia per l'illuminazione pubblica, che soprattutto di quella privata (parliamo sempre di luci esterne ai fabbricati).

E quindi tale frammentazione, territoriale, normativo e di competenze, di fatto subordina, ostacola, disarticola, depotenzia, fiacca, spegne, sconfigge ogni forma di "resistenza" al progredire inarrestabile dell'inquinamento luminoso" (vedasi al proposito le mappe di previsione futura elaborate da Pierantonio Cinzano - ISTIL), portato - last but not least - dallo Sviluppo e dalla Crescita. (Chi ha detto che devono comportar ciò?)

Se invece vedi l'UK, non hanno mai sentito il bisogno di produrre la benché minima Legge sull'Inquinamento Luminoso, poiché tutta quella società, imprese produttrici per prime e cittadini di conseguenza, hanno sempre modificato e riadattato la propria tecnologia, e senza nemmeno badare all'IL ma per sola miglioria di efficacia pratica ed efficienza energetica hanno da sempre evitato qualsiasi fanale esterno con emissione oltre i 60-70°.

Inoltre, in ogni mio viaggio in terra anglosassone _ ad esempio - ho sempre avuto l'impressione di una presenza di strutture astronomiche nella società civile (planetari, centri di divulgazione) molto più diffusa e capillare che nel paese di O Sole Mio.

Si tenga conto, al riguardo, che la Gran Bretagna é una nazione ed un popolo che vive con l'ombrello in mano ed il raincoat addosso, e la cui vita passa per tre quarti sotto buona copertura nuvolosa! Eppure, é un Paese che ha dato alla Scienza ed all'Umanità i maggiori astronomi della Storia, ha contribuito in maniera preminente allo sviluppo di ogni conquista post-tolemaica, ed ha reso possibile (avendone ben fondato con ciò le basi) cose come le conquiste astronautiche del secolo scorso, le indagini osservative extra-atmosferiche, le survey-net antimpatti asteroidali o la rete mondiale LVBI di radioastronomia interferometrica.

In conclusione, sono sempre più convinto che da noi ci sia ancora così tanto da fare, in questo campo dell'Inquinamento Luminoso....

Ad esempio, perché non proviamo a sollevare un po' più di dibattito cultural-giuridico su questi temi?

Può ad esempio sussistere e rivendicare un "diritto all'osservazione del cielo notturno" da parte di chi possiede strumenti atti allo scopo, tanto come quello di poter far fotografie a monumenti, natura e paesaggio, o di andare a teatro, in biblioteca o fare sport?

Può sussistere un "Cielo Buio Patrimonio dell'Umanità" da tutelare adeguatamente, per cui il Diritto dev'essere novellato di conseguenza?

E chi mai dovrebbe reclamare e rivendicare ciò, nella quotidianità, ad ogni "occasio legis" che si presentasse? O che venisse di proposito suscitata, creata e costruita intenzionalmente e con caparbia insistenza?

Ci vorrebbe un coordinamento giuridico di "movimento", tipo associazioni di consumatori o Codacons, per fare di ogni caso un caso giudiziario e politico al tempo stesso.

Nel frattempo, portiamo avanti una riflessione collettiva, perché senza pensiero non può esservi azione.
(Quantomeno come palestra cerebrale!)

Cieli sereni e bui

serastrof


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Il Tribunale di Frosinone (Nocella, Cianfrocca, Cataldi Tassone) ha concluso il primo processo in Italia per violazione alle norme sull’inquinamento luminoso con una sentenza di condanna.
Il processo, il primo di questo tipo in campo nazionale, è partito a seguito di una circostanziata denuncia presentata dal Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino Avv. Mario Di Sora per le reiterate violazioni alla legge regionale sull’inquinamento luminoso (L.R. 23/2000) commesse a Supino nella realizzazione degli impianti di illuminazione comunali.
Un processo che farà testo perché è la prima volta che in Italia si giunge ad un verdetto di colpevolezza per il mancato rispetto delle leggi sull’inquinamento luminoso, a torto giudicate, da tecnici ed amministratori, di scarsa importanza.
"Da oggi non sarà più così" ha chiosato l’Avv. Mario Di Sora al termine del processo.

Il Tribunale di Frosinone (Nocella, Cianfrocca, Cataldi Tassone) ha concluso il primo processo in Italia per violazione alle norme sull’inquinamento luminoso con una sentenza di condanna.
Imputato di omissioni di atti d’ufficio era infatti il Geom. Pietro Alessandrini, Responsabile dell’Ufficio Tecnico di Supino.
Il processo, il primo di questo tipo in campo nazionale, è partito a seguito di una circostanziata denuncia presentata dal Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino Avv. Mario Di Sora per le reiterate violazioni alla legge regionale sull’inquinamento luminoso (L.R. 23/2000) commesse a Supino nella realizzazione degli impianti di illuminazione comunali.
Molte nuove realizzazioni infatti erano in contrasto con le disposizione di legge, sia perché emettono luce verso il cielo sia perché non dotati dei dispositivi di risparmio energetico, specie per l’illuminazione dei monumenti.
Malgrado numerose diffide inviate dall’Osservatorio all’Ufficio Tecnico mai nessun adeguamento è stato disposto. In alcuni casi, giudicati gravi anche dal Pubblico Ministero d’udienza Dr. Misiti, il comune ha omesso addirittura di montare un kit di adeguamento fornito gratuitamente dall’Osservatorio di Campo Catino per oltre 200 lampioni stradali.
Ma la denuncia penale si è resa indispensabile quando è stato attivato l’impianto di illuminazione dello stadio di Supino la cui luce era visibile direttamente dalla Specola ernica.
Il Direttore dell’Osservatorio notificava un’altra diffida al Responsabile dell’Ufficio Tecnico il 12 Maggio 2008 ma senza ottenere l’adeguamento dell’impianto e alcuna risposta in merito.
Nel corso del processo, durato per ben 3 udienze, sono stati ascoltati numerosi testi, tra cui il Comandante dei CC di Supino e un tecnico misuratore dell’ARPA, che hanno ricostruito i fatti confermando quanto sostenuto dal Direttore dell’Osservatorio di Campo Catino, l’Avv. Mario Di Sora, che si è costituto parte civile con il collega Avv. Calogero Nobile.
I Giudici del Tribunale di Frosinone, nello stabilire la colpevolezza del Geom. Pietro Alessandrini, lo hanno condannato alla multa di € 500 e all’interdizione per un anno dai pubblici uffici nonché al risarcimento dei danni morali in favore dell’Osservatorio Astronomico di Campo Catino e al pagamento delle spese legali della parte civile, pena sospesa.
Un processo che farà testo perché è la prima volta che in Italia si giunge ad un verdetto di colpevolezza per il mancato rispetto delle leggi sull’inquinamento luminoso, a torto giudicate, da tecnici ed amministratori, di scarsa importanza. "Da oggi non sarà più così" ha chiosato l’Avv. Mario Di Sora al termine del processo.
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MessaggioInviato: venerdì 8 giugno 2012, 10:44 
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Sì, sono sostanzialmente d'accordo.
Le leggi regionali purtroppo hanno limiti notevoli, in alcuni casi per come è scritta la legge stessa, in altri casi invece gioca un ruolo fondamentale il fatto che in Italia le leggi non siano sempre considerate tali.
Dalle mie parti nelle nuove installazioni, almeno per quanto riguarda l'illuminazione stradale, vedo una maggiore attenzione quantomeno alla "forma" dei lampioni, sul numero e la potenza non sono completamente convinto che vadano bene (lasciamo perdere poi alcune istallazioni a led accecanti e con luce bianco-bluastra). Per quanto riguarda gli impianti privati, condomini, vie private, illuminazioni esterne ai capannoni, alcune insegne, parcheggi ecc. c'è un po' di anarchia.
Per quanto riguarda le vecchie installazioni, private e non, è difficilissimo farle adeguare alle norme.

Ora, progetti per il futuro? Innanzitutto attendo con ansia i risultati della campagna di Cielobuio per la spendig review. Non sono molto ottimista per quanto riguarda i punti relativi alla riduzione dell'inquinamento luminoso in quanto tale, ma per quanto concerne il risparmio energetico (spegnimento o riduzione di potenza di certi impianti oltre una certa ora) è possibile che si faccia qualche passo avanti.
Parallelamente sarebbe bello iniziare (o rafforzare, perché non sono temi nuovi sicuramente) una campagna per il riconoscimento dei diritti dei quali hai parlato: diritto di praticare l'astronomia (<<La più sublime, la più nobile tra le Fisiche scienze>> cit. Leopardi, mica pizza e fichi :D), diritto al buio cielo, bene comune da tutelare ecc.

Ovviamente non è mai stato facile e non lo sarà in futuro, vista la stupidocrazia regnante in questo paese.

In ogni caso sorge il problema di come censire e risvegliare gli astrofili, per un movimento compatto.


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MessaggioInviato: venerdì 8 giugno 2012, 11:00 
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Messaggi: 9618
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Bene!
Io penso che la maggior parte degli astrofili italiani sia presa da un po' di pigrizia e
che occorra in virtù di queste leggi, oltre ad una buona dose di informazione un
"incoraggiamento" per alzarsi dalla poltrona e cominciare a darsi da fare.
Il problema oltre alla mobilità è quello di sapere in prima linea cosa può fare, e come
può farlo.
Una linea guida per esempio su quali debbano essere le azioni da intraprendere in
caso di necessità, non potrebbe rivelarsi utile?
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: venerdì 8 giugno 2012, 12:57 
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Iscritto il: lunedì 28 maggio 2007, 18:56
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Effettivamente, tanto per cominciare, non sarebbe male un "Leggi Regionali - Manuale per l'uso".... :o

Questo a prescindere dal movimento per l'approvazione dei diritti di cui sopra :wink:


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MessaggioInviato: domenica 10 giugno 2012, 6:11 
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Iscritto il: martedì 15 settembre 2009, 14:05
Messaggi: 527
Leggi Regionali e "manuali d'uso" sono raccolte su CieloBuio, in un'apposita sezione:

http://cielobuio.org/index.php?option=c ... &Itemid=14


Smucinate per benino su http://www.cielobuio.org, vedrete quanto vi esce...

Guida Illustrata alla Lotta all'Inquinamento Luminoso
http://cielobuio.org/index.php?option=c ... &Itemid=55

facsimili di lettere:
http://cielobuio.org/index.php?option=c ... &Itemid=54



Personalmente, ho inserito diverso materiale anche nella sezione IL del forum UAI-Skylive (a proposito, perché questo forum, che é il più frequentato dagli astrofili italiani, non ne possiede una? Lapsus freudiano?):

http://www.skylive.it/forum5/default.asp?CAT_ID=14


(Non é un caso che da 4 anni a questa parte, cioè da che webperegrino per forum astrofili, mi sia fermato particolarmente su quello, che a dispetto del nome e del marchio che porta forse é il minore fra tutti. Altra schizofrenia aristofila)

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Ultima modifica di serastrof il domenica 10 giugno 2012, 11:40, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 10 giugno 2012, 11:35 
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Iscritto il: martedì 15 settembre 2009, 14:05
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Ah, dimenticavo. Qua:

http://www.skylive.it/forum5/topic.asp?TOPIC_ID=13451

trovate una mia "summa" per introdursi ed introdurre all'argomento, con link ed immagini.


Poi esiste l'ISTIL: http://www.inquinamentoluminoso.it/istil/indexit.html


E c'é anche questo portale anti IL:

http://www.inquinamentoluminoso.it/cinz ... agina.html


Ecco, di compiti per le vacanze ne avete, chi ha tempo non aspetti tempo.

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MessaggioInviato: martedì 12 giugno 2012, 9:41 
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Iscritto il: lunedì 28 maggio 2007, 18:56
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Innanzitutto grazie per i link (anche se gli avevo già dato un'occhiata in passato).

serastrof ha scritto:
Può sussistere un "Cielo Buio Patrimonio dell'Umanità" da tutelare adeguatamente, per cui il Diritto dev'essere novellato di conseguenza?



Su questo punto, penso possa sussistere (anzi, mi stupisco che già non sia patrimonio immateriale dell'umanità)... Scusate, è patrimonio dell'umanità la dieta mediterranea ad esempio, perché il cielo notturno no? (perché è di tutti e non di una particolare area geografica, o di un popolo?... questa sarebbe una motivazione a favore :lol: )

http://www.unesco.it/cni/index.php/archivio-news/174-la-dieta-mediterranea-e-patrimonio-immateriale-dellumanita


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MessaggioInviato: martedì 12 giugno 2012, 10:52 
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serastrof ha scritto:
Personalmente, ho inserito diverso materiale anche nella sezione IL del forum UAI-Skylive (a proposito, perché questo forum, che é il più frequentato dagli astrofili italiani, non ne possiede una? Lapsus freudiano?)
La tenacia e la passione con cui ti occupi di inquinamento luminoso ti fanno onore. Per quanto riguarda l'assenza di una sezione specifica ritengo, per quella che è la mia esperienza di ex moderatore del forum, che qui si preferisca cercare di non creare troppe sezioni che finiranno inevitabilmente per avere pochi messaggi e che tendono a volte a confondere chi vuole scrivere un nuovo messaggio magari inserendolo involontariamente in una sezione non appropriata. A mio avviso questa è una scelta corretta: frequento anche altri forum e spesso mi è capitato di non trovare le informazioni che cercavo semplicemente perché mi ero perso in sezioni e sottosezioni. Sono sicuro che la stragrande maggioranza degli astrofili, se non la totalità, sono favorevoli alla lotta contro l'inquinamento luminoso (anche se magari per pigrizia o disillusione non fanno nulla di attivo). In conclusione mi sento di affermare che non c'è alcuna "macchinazione pro IL" in questo forum, ma che semplicemente la mancanza di una sezione specifica sull'IL (come non c'è una sezione specifica sullo studio delle variabili, delle stelle doppie o degli esopianeti, sulla radioastronomia o sulla spettrografia, etc etc) sia molto semplicemente una scelta di tipo organizzativo.


Ultima modifica di Ivaldo Cervini il martedì 12 giugno 2012, 10:56, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: martedì 12 giugno 2012, 10:56 
Grazie Serastrof. Vorrei chiederti: nel sito di Cielobuio ci sono delle lettere già predisposte che riportano il logo di Cielobuio. Non ho capito se si possono utilizzare così come sono, cioè con il logo, oppure se quest'ultimo deve essere rimosso prima dell'invio. :?:


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MessaggioInviato: martedì 12 giugno 2012, 12:05 
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Messaggi: 27058
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
serastrof ha scritto:
perché questo forum, che é il più frequentato dagli astrofili italiani, non ne possiede una?


Ciao Serastrof,
concordo pienamente con Ivaldo circa la tua dedizione all'argomento (rara tra gli astrofili) e ti rispondo dicendoti che, se aprissimo una sezione ad argomento ogni volta che ne viene fatta richiesta, non se ne uscirebbe più e si avrebbe un forum spezzettato e suddiviso in maniera troppo capillare.
Siamo sempre stati convinti del fatto che la "bontà" di un forum stia soprattutto negli utenti che portano gli argomenti seguendo un modo ordinato e preciso di postare.
Per esempio il titolo di un thread è molto importante per diversi motivi: attrae sguardi e interessi e permette in futuro una ricerca facile anche da parte dei motori di ricerca.

Ora non voglio andare OT, anche perchè non mi sembra il thread ideale per parlare su come si posta nel forum. Quindi ricordo a tutti quanti che per fare richieste come la tua, serastrof, è richiesto l'utilizzo dei canali più opportuni come i messaggi privati allo staff (Immagine) o il pulsante per contattarci con una segnalazione (Immagine) o, ancora, la sezione per l'utilizzo del forum Help me!.

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