Oh bruta lögia* dìmel prima! che da nord di milano son 150km

Allora, siamo arrivati verso le 20:30 e fino alle 23 il cielo è stato completamente coperto con nubi in transito ad alta quota. Umidità molto alta.
Ero su con la morosa per provare l'OIII 2" baader appena acquistato ed avevamo parecchio cioccolato, quindi abbiamo pensato di attendere sperando nell'apertura.
Effettivamente poi il cielo si è aperto, completamente sgombero, ma con velatura uniforme omogenea che ne aumentava la luminosità e riduceva il contrasto.
Insomma, nessuna voglia di tirare fuori l'atlante e cercare galassie, mi sono GODUTO tutta notte il velo del cigno, a basso ingrandimento (38 e 28mm su 1660mm dif focale). Del filtro ne avevo lette varie, in particolare sul baader che dicono scuro.
Sul dobson è una meraviglia: ottima nitidezza (anche se non sono mai andato oltre i 130x con l'LVW13) e contrasto da paura.
Sullo "scuro" c'è poco da dire, è vero: con una bnda passante di 8nm sui circa 400 dello spettro visibile il fondo cielo riduce la sua luminosità ad un cinquantesimo

mentre le nebulose "in banda" perdono solo il 7% della loro luminosità guadagnando un contrasto spaventoso, velo del cigno come dipinto.
Anche il triangolo di pickering era visibile tranquillamente e con disomogeneità della luminosità (l'ha visto pure la mia morosa che è la terza volta che mette occhio al dobson).
Sfizio tolto anche sulla crescent nebula che nonostante il cielo non ottimo si vedeva bene: la morosa <<sembra il simbolo degli euro>> (in realtà l'ho visto molto meglio l'estate scrosa da san marco a 2000m con crescent prossima allo zenit).
La nord america si vede bene pure quella, a testa in giù che più che il continente sembrava l'ultima ansa di un fiume prima del delta. Pellicano visibile ma forma del becco non riconoscibile. Forse per queste ultime due nebulose sarebbe stato meglio un ultrablock che tira dentro anche la riga h-beta aumentando la luminosità globale a fronte di un aumento anche del fondo cielo.
Dopo pausa pennichella ci siamo risvegliati prima dell'alba per orione, sempre stupendo: senza filtro è immenso e sembra un acquarello, con il filtro è più compatto e sembra un acrilico, molto più marcato.Due visioni completamente diversi e complementari per citare the global moderator

IMHO più bello e naturale senza filtro, cielo permettendo.
LA flame si vedeva senza filtro, con il filtro no.
In sostanza FITLRO APPROVATO! Ah, naturalmente essendo a banda stretta stretta e non avendo altre bande spurie, le stelle sono completamente verdeblu, niente colori impuri

Ah, ho pure strisciato il filtro sul focheggiatore, con relativo smadonnamento e graffio sul coating, ma arrivato a casa in realtà il graffio era un deposito di alluminio venuto via con una pulizia: a quanto pare l'indurimento a fascio ionico pubblicizzato da baader funziona molto bene.
Ora mi stampo l'elenco delle nebulose che "rispondono bene" e lo lascio nell'atlante di fisso.
Note sul meteo: beccarsi l'umidità crescente e la temperatura che scende è deleterio: in sostanza ci siamo presi prima rugiada e condensa, che poi è congelata (pure dentro al parabrezza della matiz!). Probabilmente arrivando sul posto già sotto zero avremmo patito meno freddo.
Sono rimasto con le pile del telrad a secco per la prima volta da quando l'ho costruito (un anno fa circa), ricordarsi di ricaricarle

.
Telrad pure lui con vetro brinato da entrambi i lati.
Il laserino verde anche quello morto, ho dovuto inserirlo al caldo tra le gambe (non pensate male) per farlo resuscitare dal freddo: un minuto di orologio poi morto again.
Fine del report poco astronomico.
ciao!
dan
*: termine tipico brianzolo
PS: uscendo raramente mi sto rendendo conto di essere tornato niubbo,quantomeno circa la scelta degli oggetti da vedere che diventano sempre quelli.Per parafrasare il "meditate gente, meditate!" consiglio a tutti un "uscite astrofili, uscite!"