fede67 ha scritto:
Io non mi do da fare semplicemente perchè in questa battaglia non ci credo più di tanto...
Pare che in provincia di Frosinone, dove c'è l'Osservatorio di Campo Catino (Ritchey Chretien da 80 cm) da quando le locali sezioni della UAi e gli astrofili che fan capo a quello ed altre realtà osservative di gruppo si son mossi a testa bassa (dopo l'emanazione nel 2005 del regolamento di attuazione della L.R. del Lazio, la 23/2000) si sarebbe alle misure guadagnata già una magnitudine. Non bisogna essere tanto pessimisti, altrimenti ognuno di noi spenderà via via più in gomme tassellate per la propria automobile e in scarpe da trekking e giacconi da montagna, e sulle vette alpine si farà a gomitate fra astrofili tutti col Questar da 3" e coi binocoloni...
...a basse quote non resteranno che i 114/900 nuovi a prender polvere in cima alle traballanti zampette delle loro EQ1 nelle vetrine dell'ottico sotto casa.
Fede67, il vantaggio di occuparsi del problema dell'IL è che è
UN PROBLEMA CRETINO, ed avere a che fare con problemi cretini, anche se si manifestano in forma articolata e complessa, è cosa che accade di rado alle comunità di umani.
Ci son tanti aspetti dell'agire umano in cui bilanciare gli interventi per evitare che un rimedio sia peggiore del male è difficilissimo, le soluzioni possono essere controverse e/o di difficilissima applicazione; aspetti positivi e negativi sembrano mefistofelicamente bilanciarsi sul piano logico quasi volessero indurci ad un rassegnato attendismo per non parlare cinicamente di immobilismo.
BREVE ESEMPIO
Se ricopri estensioni importanti di pannelli fotovoltaici, riduci le emissioni di CO2 in proporzione ai KWh prodotti per tale via e ai kg di idrocarburi non bruciati, cosa ottima; ma complici criteri di incentivazione mal tarati e finalizzati più al business delle ditte interessate che al raggiungimento di una minore dipendenza energetica, nei fatti spesso spingi a sottrarre terreno agricolo a coltivazioni alimentari (le cui non prodotte derrate poi magari vanno importate e arrivano con navi portacontainer che vanno ad olio pesante), cosa pessima; e poi i pannelli fotovoltaici per essere efficienti devono essere scuri... minore albedo, maggior riscaldamento al suolo, maggior quantità di IR che vengon riflessi verso le nubi e poi intrappolati dall'effetto serra esistente, cosa senz'altro negativa.
Allora potresti pianificare la piantumazione di immense superfici della tundra (un po' avviene da solo per la tendenza al riscaldamento) con foreste che intrappolano CO2 nella biomassa (cosa eccellente) e producono prezioso ossigeno (cosa ottima)... ma ancora una volta le foreste hanno un albedo basso (e ci risiamo, nel bilancio generale delle due è un aspetto negativo...) Allora tu dici, se debbo piantumare invece che foreste la stessa biomassa la destino alla produzione di biocombustibile, così invece di rilasciare CO2 dalla combustione di idrocarburi che intrappolarono carbonio milioni e milioni di anni fa con una mano la intrappolo, con l'altra la rilascio facendoci lavorare macchine termiche... bravo, cereali per biomassa invece che per l'alimentazione umana e il Terzo (e quarto) mondo che farà la fame per aiutarci ea mettere tanto biodiesel nei nostri motori... FINE DELL'ESEMPIO
MA NEL CASO DELL'INQUINAMENTO LUMINOSO
...La logica ci dice che si tratta di rivolgere le luci verso Terra (dove ci servono per vedere dove mettiamo i piedi o le ruote) e non disperdere energia (che paghiamo) verso il cielo (dove non la utilizziamo)... perciò delle due si ottiene una razionalizzazione della spesa, a parità di livelli di illuminazione a terra si RISPARMIANO MOLTI SOLDI (uno dei pochi argomenti cui è facile far prestare attenzione), a parità di energia assorbita si innalzano i livelli di illuminazione al suolo al punto... che devi ridurre l'energia utilizzata se no è molesto (dalle stecche delle tapparelle entra troppa luce e dormi male - per dire).
PERCIO' E'
UN PROBLEMA CRETINO. Perché in un certo senso molto linearmente quel che va bene per l'astrofilo va bene per tutti, non fosse che per ragioni economiche.
Guarda che non capita spesso di avere situazioni in cui tanto manichea è la dicotomia fra ciò che è buono e ciò che non lo è.
Aiutaci anche tu. Io sino al giorno di Pasquetta, per mia incommensurabile,infinita, imperdonabile ignoranza (mi son fustigato abbastanza, stante che son figlio di due giuristi?) ignoravo che nel Lazio GIA' esistesse una L.R., ed anche direi piuttosto ben scritta. Ignoravo che esistesse dal 2000. Ignoravo altresì che a fine marzo stessero scadendo i termini per l'adeguamento. Sono andato dopo aver letto un post su alcuni forum presso la sede di un'Associazione Astrofili che ha una sede con una saletta adatta a piccole conferenze e proiezioni (la Hipparcos di Roma), ho sentito tutto e tutti, e da lì ad offrirmi per occuparmi di comunicazione, comunicati stampa e articoli (sono anche pubblicista) è stato tutt'uno, perché essendovi una legge...
allora...
http://www.youtube.com/watch?v=ME5PpysdA4U