Lotta all'Inquinamento Luminoso: Leggi Regionali

serastrof

Dio sia lodato, finalmente una chiara presa di posizione!

Tra puntatori laser fuorilegge, politiche falsamente sicuritarie ma sicuramente illuminatorie (delle tasche altrui), distruzioni ambientali e crisi reale del portfoglio fra un po' i nostri telescopi ce li tiriamo sui denti!!!

Ma ci siamo tutti bevuti il cervello? Guardate che il tempo fugge in un attimo!!!! E più si va avanti peggio é!

Allora: Io direi che occorre al più presto far esistere, a Roma/Lazio un gruppo, comitato, rete, coordinamento, elenco informale di persone o quello che volete, per la tutela e la possibilità di frequentazione in sicurezza e libertà di una zona buia (da scegliere insieme, é chiaro) da parte degli astrofili.
Che insomma ponga alle istituzioni e all'opinione pubblica la questione di riconoscere il "bisogno" di buio.

C'é il "parco della musica", quello per i cani, quello per i pittori....

C'é un bel week-end, tendenzialmente sereno. Sentiamoci e/o vediamoci, per parlare e scambiarci idee brevemente, o per una serata di osservazione.
Purché con un centro di gravità permanente.....

349-4589317

Adriano

Bene! Finalmente astrofili agguerriti nel Lazio! Io con un mio amico abbiamo intenzione di creacre l'associazione astronomica viterbese per combattere l'inquinamento luminoso a Roma e nella provincia di Viterbo, dove tra l'altro c'è un'ampia zona protetta intorno all'osservatorio astronomico dei Cimini.
Conosciamo Mario Di Sora e lui potrebbe darci dei consigli su come fare per contrastare il dilagante fenomeno: lui ci è riuscito e se andate a visitare Frosinone vedrete che tutti i lampioni sono a norma di legge! Un paradiso! Nelle notti più limpide nel centro di Frosinone si riescono a scorgere stelle di magnitudine 5,5! E' riuscito ad avere dei vigili "personali" con cui redigere i verbali di violazione!

Secondo me basterebbero pochi astrofili a Roma per dare inizio alla lotta. Poi una volta creto un gruppo e un metodo per lavorare tutti insieme alle segnalazione degli impianti fuori norma tutto sarebbe più facile. Mario mi ha detto questo:

1)conosci bene la legge e il decreto attuativo per capire esattamente quale impianto è fuori norma e quale no;
2)fotografa e descrivi le varie violazioni. Una volta che si è creato un archivio in una certa zona (per esempio in una parte di un municipio di Roma), si va dai vigili per segnalarli e loro hanno il dovere di intervenire.

L'inquinamento luminoso, se continuerà a crescere a questi livelli, cancellerà ogni angolo di cielo buio. Nel 2001 a Sutri (35km in linea d'aria dal Grande Raccordo Anulare di Roma) riuscivo a scorgere (mappa alla mano) stelle di magnitudine 5,9. Ora arrivo alla 5.2. A Campo Felice negli ultimi anni la situazione è precipitata.A Forche Canapine, uno degli angoli che una volta era trà i più bui del cetro Italia, la Via Lattea si stà erodendo. Dobbiamo fare qualcosa:

QUALE ASTROFILO A ROMA E NEL VITERBESE E PRONTO A LOTTARE CON NOI ALLA SALVAGUARDIA DEL CIELO STELLATO?

serastrof

Adriano ha scritto:

QUALE ASTROFILO A ROMA E NEL VITERBESE E PRONTO A LOTTARE CON NOI ALLA SALVAGUARDIA DEL CIELO STELLATO?

Caro Osservatorio di Sutri,

Per me - nell'immediato - non credo che dobbiamo parlare SOLO di generica lotta all'IL, ma si può risolvere più praticamente costituendo immmediatamente un Comitato per L'Istituzione del Parco delle Stelle di Roma e Lazio.

Ovvero: anziché sbattersi a destra e a manca per colpire singole fonti (o gruppi di fonti) di IL, dobbiamo rivendicare il diritto ad avere - dalle istituzioni preposte -degli spazi tutelati dall'IL, con cui e da cui mostreremo a chiunque riusciremo a raggiungere cosa significa IL e perhé combatterlo.

Insomma: dobbiamo lanciare una pubblica rivendicazione di costituzione e manutenzione di "oasi del cielo buio": delle zone verdi limitrofe alla Capitale (magari anche con all'interno edifici, in cui "fare base" per osservazioni, custodia strumenti, incontri e conferenze. etc...) dove chiunque possa legittimamente ed in piena sicurezza trovare ampi spazi di cielo meno inquinato, e in modo che tale "cielo buio" sia riconosciuto come importante, come da valorizzare, estendere e vivere!

Allora propongo: autoconvochiamoci al più presto in un incontro per stilare un documento in cui si dichiara costituito tale Comitato per l'Istituzione di un Parco delle Stelle ed in cui si richieda l'istituzione - a Roma e nel Lazio - di una o più zone di "buio protetto", da dedicare liberamente alla pratica astrofila da parte di tutti i cittadini.

Apriamo le iscrizioni?

alkcxy

lungi da me fare il bastian contrario, anzi premetto il mio sostegno all'iniziativa.
tuttavia vista così la cosa mi sa tanto di "riserva indiana"!

C'è il forte rischio che così facendo le amministrazioni ci diano il contentino e poi ci dicano di stare zitti perché abbiamo ottenuto ciò che volevamo. Continuerebbero quindi nell'illuminazione selvaggia del 95% del territorio regionale mettendocelo in quel posto.
Io credo sia importante sostenere la lotta di cielo buio facendo rispettare dappertutto le leggi esistenti senza creazione di pericolose riserve.
Io ripeto che voglio darmi da fare, per tanti motivi sono sempre bloccato da mille altri pensieri e impegni ma spero di essere operativo al più presto.

serastrof

Insomma: é come se si dovesse rivendicare che su un'area verde, o in un quartiere, si costituisca un parco pubblico, o una scuola, un ospedale o fare una strada. E' la stessa cosa, in fondo.

Saremo solo dei cittadini che chiedono alle istituzioni di darci quello che ci serve, perché lo riteniamo utile alla collettività, perché ci piace che ci sia, perché é giusto che ci sia.

Ripeto: apriamo le iscrizioni, tempus fugit.

serastrof

Non so se ciò sia possibile, ma mi pare di fare cosa opportuna segnalare in questo forum quest'articolo, che viene pubblicato oggi 16/02/2010 su LA STAMPA on line:

(http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/201002articoli/52264girata.asp)
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DI TALE ARTICOLO EVIDENZIO ED ESPUNGO QUANTO SEGUE:

«Ci piacerebbe, nel giro di pochi anni, dare vita ad un vero “Parco delle stelle”. Così come esistono le riserve forestali e quelle marine, crediamo che anche le stelle dovrebbero avere dei loro “spazi protetti”. Questo vuol dire trovare il luogo giusto, e poi convincere amministratori e cittadini a ripensare un attimo all'utilizzo delle luci nel territorio. Per avere un cielo più scuro e delle stelle più brillanti. E, perché no, rilanciare il turismo partendo proprio dal buio».

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Da "sognatore" e propugnatore della costituzione di un Parco delle Stelle Per la Capitale, mi permetto di aggiungere e commentare quanto segue.

Credo che l'idea di "Parchi delle Stelle" sia l'idea vincente e la direzione più sempice, giusta e facile per una efficace lotta all'IL.

Altresì credo che al momento - stante l'attuale situazione sociopoliticaeconomica del ns. Paese - essa sia L'UNICA che possa coniugare la giusta sensibilità e bisogno di quella che purtroppo rimane soltanto una ristretta elite di "appassionati" innamorati del buio, con la vita quotidiana dei tanti, dei molti, dei più, fatta purtroppo di ben altri bisogni e necessità.

Necessità reali ed urgenti tanto quanto la nostra, ma che indubbiamente risultano sicuramente più primari e basilari nella testa della stragrande maggioranza dei componenti della specie umana sul Pianeta.

Pertanto, solo se sapremo coniugare la ns. aspirazione verso l'Infinito e la voglia di conoscere ed approfondire con le attese pratiche e quotidiane di tanti e tanti, riusciremo a porre un efficace freno all'IL.
Perché il bisogno di buio va maturato (e fatto maturare) da e ad una moltitudine, altrimenti sarà giusto che i pochi soccombano di fronte alle esigenze dei più.

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Un "Parco delle Stelle" per la Capitale. Sogno Impossibile?
serastrof@yahoo.it per un'astrofilia popolare e di massa

Guardare all'Infinito, agire nel Finito
Alzare la testa, allargare il pensiero
serastrof@yahoo.it www.insugherata.com rubrica "Appunti Stellari"

Mars4ever

Non serve a nulla fare le "oasi del buio", perché la luce fa 200 km. Per avere zone buie bisogna per forza mettere a norma le luci ovunque.

alkcxy

A Roma la situazione è complessa, in quanto la lr sull'IL la rende un caso speciale. E' allora molto più sensato cercare di far rientrare anche la città di Roma nella casistica generale della Legge e nel frattempo rendere consapevoli gli altri comuni delle norme a tutela del cielo.

serastrof

Mars4ever ha scritto:

Non serve a nulla fare le "oasi del buio", perché la luce fa 200 km. Per avere zone buie bisogna per forza mettere a norma le luci ovunque.

Dev'essere per questo che a Roma nessuno parla più di IL....

Grazie del sostegno e dell'incoraggiamento.

Comunque ieri c'é stata una riunione con ROMA NATURA e l'Insugherata, ho presentato la necessità per gli astofili di Roma di ridiscutere di IL e di un'ipotesi di "Parco delle Stelle". L'idea ha entusiasmato semplici cittadini presenti e interessato il CD di Roma Natura. Spero che il discorso evolva.

Chi vuole, sa come contattarmi.

jeanluc

infatti ci si sta muovendo per mettere le luci a norma ovunque sia possibile. Mars ha ragione.
vale anche per il discorso del "tanto vado in montagna"... PER ORA! :twisted:

*******domani sabato 20 a radio vaticana intervista a Mario Di Sora, naturalmente tema inquinamento luminoso. intervento alle 14:30 o 15:00 (non è sicuro dell'ora)

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