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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2023, 15:58 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
Messaggi: 23281
ma ci sarà sempre un motivo per cui il sito sia "scelto male"... perchè ci sono le stelle, perchè c'è l'orso marsicano, perchè è sulla rotta delle migrazioni delle rondini, perchè (come disse una volta De Luca) c'è una discarica abusiva da così tanti anni da essere ormai parte del paesaggio e, quindi, vincolo urbanistico...

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MessaggioInviato: mercoledì 6 settembre 2023, 16:24 
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Iscritto il: venerdì 10 febbraio 2006, 0:42
Messaggi: 26691
Località: 41°N 16°E
Tipo di Astrofilo: Visualista
Io non capisco mai perché dovrebbe essere più importante il cielo stellato che la sicurezza di casa nostra piuttosto che la produzione di energia rinnovabile.

Bisogna illuminare meglio e solo dove serve.
Finché ci saranno nelle cittadine impianti a LED raddoppiati rispetto alle lampade al sodio, e finché saranno oltre i 3000 K, avremo un problema ben più grosso da arginare piuttosto che quelli di un campo eolico.

Saltuariamente osservo da Stigliano, dove a pochi km di distanza si trova un parco eolico. Le luci di segnalazione (rosse) non danno fastidio per nulla. Non si vedono altri fari. Possibile che pensiate che debbano per forza installarli quando in realtà non sarà così?

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Da dove osservo? - Dobson 60cm f/4 - Dobson 30cm f/5 - Vixen VMC260L - Skywatcher 120ED - Borg 76ED - Lunt LS50THa PT600


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MessaggioInviato: giovedì 7 settembre 2023, 13:51 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
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Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
tuvok ha scritto:
ma ci sarà sempre un motivo per cui il sito sia "scelto male"... perchè ci sono le stelle, perchè c'è l'orso marsicano, perchè è sulla rotta delle migrazioni delle rondini, perchè (come disse una volta De Luca) c'è una discarica abusiva da così tanti anni da essere ormai parte del paesaggio e, quindi, vincolo urbanistico...


parlo di cose serie Anto' mica di ghiribizzi - bisogna sempre fare delle valutazioni di impatto ambientale, corrette :) io non mi metto certo a farne per conto mio... non ho nè competenze nè elementi.

a "intuito" ho espresso una posizione molto possibilista, mi sono venuti dei dubbi che ritengo sensati.

poi sono d'accordo con Davide: le esigenze legittime non vanno messe in competizione - bisogna trovare le soluzioni più equilibrate possibili e, naturalmente, il primo e vero problema (non solo dal punto di vista dell'IL) sono gli sprechi e gli eccessi.

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MessaggioInviato: domenica 10 settembre 2023, 8:23 

Iscritto il: sabato 15 ottobre 2011, 7:19
Messaggi: 277
Tipo di Astrofilo: Visualista
Buongiorno a tutti,

mi sono incuriosito al problema con un leggero pregiudizio (temevo l'immancabile sindrome NIMBY che affligge anche il tentativo di installare una nuova fioriera al centro di una rotonda di un comune secondario) ma in effetti andando ad approfondire, ho la nettissima sensazione che le perplessità siano ben fondate.

Ho parlato telefonicamente col sindaco di Manciano, con un giovane astrofisico ed astronomo piuttosto "visibile" sui media (e che ama mooolto la visibilità) il cui parere ovviamente ero pronto a soppesare con prudenza stante che da quelle parti ha una postazione osservativa e dunque è parte in causa, ho verificato un po' di parametri di efficienza, costi, tempi di ammortamento, impatto sul territorio in fase di cosstruzione etc etc,

ed in effetti

al netto di ogni aspetto legato all'IL

l'operazione non sembra affatto virtuosa, l' "affare", come nel caso della centrale nucleare di Okiluoto in Finlandia (inaugurata con qualche problema tecnico residuo a un costo poco inferiore a quattro volte il preventivo, il che rende il punto di pareggio quasi irraggiungibile nella sua vita operativa), appare il business della costruzione più che il ritorno in termini energetici e di risparmi di CO2, anche perché va considerato il costo in termini di emissioni della realizzazione dell'impianto.

Il danno paesaggistico (sempre senza considerare l'IL) appare peraltro vistoso vista la taglia extra-size delle installazioni previste e delle peculiarità del territorio. Preciso di non essere assolutamente un integralista del "no pale ovunque e comunque sia" alla Vittorio Sgarbi, il cui approccio tiene a mio avviso erroneamente conto SOLO dei valori culturali ed estetici, pur importanti in un paese come il nostro.

Vi aggiornerò.

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INQUINAMENTO LUMINOSO - http://www.LAZIOSTELLATO.org, il Coordinamento per la riduzione/prevenzione dell'IL ed il risparmio energetico nel Lazio, invita a farci segnalazioni di impianti che si sospetta essere fuori norma, in modo che possano essere obiettivamente vagliati confrontandoli col disposto della L. 23/2000, e se difformi, costretti ad un virtuoso adeguamento come prevede la Legge.


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MessaggioInviato: domenica 10 settembre 2023, 23:45 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
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MessaggioInviato: venerdì 15 settembre 2023, 10:56 

Iscritto il: sabato 15 ottobre 2011, 7:19
Messaggi: 277
Tipo di Astrofilo: Visualista
Aggiornamento.

Gianluca Masi, astrofisico oggettivamente molto impegnato nella difesa della qualità del cielo, ha impostato e lanciato una petizione su Change.org che ha superato, nell'istante in cui scrivo, le 2.900 firme.

LA PETIZIONE - https://www.change.org/p/salviamo-il-cielo-pi%C3%B9-stellato-d-italia-l-unico-rimasto-dall-inquinamento-luminoso

RIASSUMO LA NOTIZIA PER CHI LEGGESSE ORA - Una società consociata di Wind intende posizionare 8 enormi impianti eolici tripala (dimensioni inusitate: 200 m di altezza, 150 m di diametro rotori) per produzione eolica, in comune di Manciano. Località MONTAUTO, vicino, e dentro un'area protetta per valori naturalistici e caratterizzata, per ragioni a mio avviso di scarsa antropizzazione ed orografiche, da un valore di SQM particolarmente elevato - secondo le rilevazioni, continuamente aggiornate, IN ASSOLUTO quella con minor IL di tutta la penisola. Verificate da soli, Manciano è in Toscana, nella parte meridionale della provincia di Grosseto, verso Pitigliano... andate un po' in giro e zoomate

http://www.lightpollutionmap.info/#zoom=4&...&layers=B0TFFFF

MIA PRIMA IMPRESSIONE - Bé, dobbiamo pur affrancarci dai combustibili fossili, ogni fonte rinnovabile è buona, che c'è di male? Molto meglio questo, che una centrale a carbone... o farci appioppare dai francesi di Orano - ex AREVA - un bell' "EPR di generazione III+" (quel che è successo ad Okiluoto e ancora perdura a Flamanville docet a chi ha competenza tecnica per capirlo) - -

LE PERPLESSITA' DI ALCUNI - vengo a sapere dagli amici del GrAG (Gruppo Astrofili Galileo Galilei) che sta crescendo una certa opposizione al progetto, legata SOLO alla LOCALIZZAZIONE degli impianti. E a rischi che sarebbero associati in relazione a problemi indotti di IL. Penso: ah, la luce rossa lampeggiante per avvertire aerei ed elicotteri in transito, ...vabbé, che potrà essere mai?

PICCOLA INDAGINE - Provo a sentire un paio di amici che hanno una postazione osservativa remotizzata in quel comune. Effettivamente qualcosa, analizzando gli altri impianti già realizzati in giro, rispetto alle aspettative non torna. Telefono al Sindaco di Manciano. Vengo a sapere che il Comune, con una decisione assai bipartisan, si è rivolto ad un avvocato di fama per farsi preparare, appena in tempo, delle osservazioni alla VIA che è stata presentata... e di cui il Comune è venuto a conoscenza quasi per caso. Il Comune di Manciano risulta aver compreso che, fra i valori paesaggistici, urbanistici e naturalistici della zona, che ovviamente condivide in buona parte coi comuni contermini, c'è anche la peculiarità di un cielo meno soggetto all'IL che altrove in tutta l'Italia peninsulare.

Dopodiché parlo telefonicamente anche con Gianluca Masi, citatomi dal sindaco, astrofisico e divulgatore abbastanza, e intenzionalmente, presente sui media che - certo - è parte in causa (ha anche lui un osservatorio lì... ed è promotore del Virtual Telescope, che inizialmente posizionato a Ceccano è ora proprio a Montauto... quindi ok, diciamo che si può ipotizzare in astratto un conflitto di interesse) ma in modo accorato ma pacato e razionale non mi argomenta come la solita gattara romantica che non vuole venga spostata una cuccia per randagi da sotto la statua di Garibaldi al Gianicolo... ANZI. Le sue osservazioni sono puntuali e non "ideologiche".

APPROFONDISCO DI PIU' - E no, visto cosa accade negli altri impianti, in cui di fatto non vengono installate SOLO le luci rosse di ingombro della pala, l'IL ci sarebbe eccome, e in un posto che - ormai - è rimasto, escludendo un paio di punti in Sardegna (uno, vicino a Cala Gonone e poi nell'entroterra del vicino Comune di Baunei, è dove vado APPOSITAMENTE quando voglio fare osservazioni deep...) quello come detto col cielo più scuro d'Italia.
TANT'E' che in località Montauto, presso un agriturismo che ha messo a disposizione a fonte di un canone annuale modesto delle piazzole appositamente preparate e fornite di corrente elettrica (di origine fotovoltaica...) di osservatori remotizzati e non... ormai ve ne sono 25 (!!!), e molti dei loro proprietari fanno centinaia di km ogni volta che debbono fare manutenzione, riparare componenti guasti, pulizia o upgrade dell'hardware. Ci sarà una ragione? Tutti aspiranti NCC amanti delle lunghe traversate penisulari in auto?

LA MORALE - pur da convinto sostenitore delle energie alternative, e ostile caratterialmente ad ogni sindrome NIMBY, vi invito a FIRMARE questa petizione perché non frutto del solito immancabile comitato locale che si oppone quasi ad ogni cosa che non sia il semplice mantenimento dello status quo - in provincia spesso sono ultraconservatori verso QUALUNQUE innovazione, foss'anche una fioriera rotonda invece che quadrata nella piazza del paesino... ma il "PROPRIO LI' ??" stavolta ci sta tutto, lo ammetto.
OVE NON FOSSE POSSIBILE evitare l'installazione (dipende molto dal giro di quattrini associato ad essa... che spesso sono la vera ratio dell'operazione, vedi Sicilia con immensi campi di pale eoliche tristemente fermi...) una pressione adeguata dell'opinione pubblica permetterebbe almeno di negoziare le caratteristiche di installazione e gestione delle luci. Ad esempio, delle luci rosse in cima alle pale, se ne deve accendere, e ad intermittenza, solo una, per la durata di un arco di 30° quando passa alla sommità della sua orbita. QUESTO DI NORMA NON VIENE PRATICAMENTE MAI ATTUATO.

https://www.change.org/p/salviamo-il-cielo-pi%C3%B9-stellato-d-italia-l-unico-rimasto-dall-inquinamento-luminoso

(un ringraziamento personale a Danilo Pivato per avere aperto questo thread).

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Ultima modifica di Valerio Ricciardi il venerdì 15 settembre 2023, 17:32, modificato 3 volte in totale.

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MessaggioInviato: venerdì 15 settembre 2023, 13:30 
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grazie per la raccolta di informazioni.

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MessaggioInviato: sabato 16 settembre 2023, 10:06 

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Fa bene Masi a protestare, anche con argomenti un pò azzardati ( la zona più buia in Italia si trova in Sardegna, basta prendere una mappa del IL), ma devo fare notare che grazie a un decreto del "democratico" e noto "ambientalista" Draghi, in stile decreti Covid, le competenze riguardanti l'energia e le fonti rinnovabili e le relative concessioni sono state tolte dalle autorità locali e regionali e sono state avocate alla competenza esclusiva del Ministero delle Infrastrutture come Interesse Nazionale Strategico e nessuno può metterci il naso: le autorità locali e regionali sono totalmente ignorate, nonostante le giuste proteste degli abitanti.
Non mi piace però che Masi e le popolazioni del luogo dicano "non nel mio cortile". Perchè i parchi eolici devono essere impiantati solo al Sud? Il Sud è la parte d'Italia, insieme alla parte alpina, a maggiore vocazione turistica e dovrebbe essere a ragione tutelato nel suo ambiente.
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Non parliamo degli interessi multimiliardari e relativi fondi pubblici che stanno dietro a questi impianti. Potete fare una ricerca internet.
E ora parliamo della Sardegna, ebbene anche nella mia regione ci sono gli osservatori astronomici professionali e amatoriali, uno è il mio :lol:. purtroppo ci sono anche i parchi eolici più estesi :evil: .
Un quarto dell'estensione del territorio regionale è inacessibile e riservato alle servitù militari: il piu esteso in Italia e in Europa. Tutto questo territorio viene devastato dai bombardamenti e dalle esercitazioni anche con il terribile uranio impoverito.
Da decenni produciamo la nostra energia elettrica per il nostro fabbisogno dalle centrali idroelettriche delle nostre dighe e tre quarti della produzione vengono esportati verso la Penisola attraverso un cavo sottomarino che collega Olbia- Golfo Aranci a Piombino. Che bisogno abbiamo dei parchi eolici? Eppure mezza Sardegna col suo stupendo territorio è devastata dai parchi eolici. E ancora intendono impiantarne a decine per migliaia di ettari interessati, sia sulla terra sia in mare lungo le sue coste.
https://www.ilsole24ore.com/art/sardegn ... e-AEjpVRmB
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Le dimensioni variano dai 50mt a 300mt di altezza, cioè 192 mt più alte del duomo di Milano, 160 mt più alte delle Piramidi, 186 più del duomo di Firenze, 134 mt più della Mole Antonelliana.
Non parliamo della velocità delle pale, che coprono un diametro di oltre 100mt. In caso di vento sostenuto compiono un giro completo in 5 sec. Tre pale per ogni traliccio si inseguono a velocità folli, fate voi il conto. Gli uccelli non fanno in tempo neanche a vederle, alla faccia delle specie protette. E poi vogliamo parlare dei danni permanenti dei cavidotti, delle strade di collegamento e relativo disboscamento, del cemento dei plint delle basi ecc.? E lo smaltimento futuro?
Domanda: questo vi sembra ambientalismo? :facepalm:


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MessaggioInviato: sabato 16 settembre 2023, 10:55 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 16:41
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e quindi? visto che è stata devastata la Sardegna ora va bene devastare qualsiasi altro posto?

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MessaggioInviato: sabato 16 settembre 2023, 11:59 

Iscritto il: martedì 26 dicembre 2017, 11:48
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Te lo riassumo in parole semplici: ciascuno dovrebbe produrre lo stretto necessario per casa sua e a casa sua. Non a casa degli altri.
Perchè è vero che c'è l'Italia, ma come diceva un lungimirante Garibaldi:" adesso bisogna fare gli italiani". Ancora non ci siamo riusciti, ed è solo un continuo scaricabarile.


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