Renato C ha scritto:
I Minicubesat sono piccoli satelliti del peso di 1-2Kg, che hanno dimostrato di potere fare un sacco di cose.
Ogni starlink pesa almeno 260 Kg! Immaginate quante cose può fare e quante ne possono fare una costellazione di 60.000 starlink! Io non credo alla favola dell'internet veloce, che ho l'impressione sia solo una copertura. E se dietro ci fossero applicazioni militari? Il fatto che gli Usa e i governi occidentali nonostante i problemi che gli starlink stanno creando al traffico spaziale non impongano limiti la dice lunga... e russi e cinesi non staranno a guardare..
L'internet veloce non è una copertura: stanno tutti puntando sul creare per primi una infrastruttura per l'IoT (Internet of Things), l'Internet delle Cose, che si aspetta essere il mercato grosso dei prossimi anni.
Nessuno sta puntando su un internet veloce nel senso di far partire prima il film su Netflix o videogiocare meglio.
L'IoT sarà una roba grossa, vorrà dire poter controllare in tempo reale grosse reti anche di piccole macchine o sensori da remoto, che fanno operazioni importanti a livello commerciale e industriale. Tipo controllare droni e macchine a guida autonoma, l'agricoltura automatizzata, la logistica delle merci, lo smistamento di migliaia di container, teoricamente anche "impacchettare" meglio il traffico aereo e uscire dalle logiche delle aerovie per il controllo del traffico, gestire nuove interfacce uomo/macchina che sono roba quasi da fantascienza adesso. Non è per niente lo smartphone più performante quando si naviga sul web.
Tutto questo prevede una massa di dati in circolazione che non ha precedenti, e qualcuno che li smisti a livello mondiale. L'Europa è un po' indietro sulla parte infrastrutture, la Cina è avanti sul settore di terra (apparati 5G), gli USA vedono il settore spazio come infrastruttura strategica anche per poter evitare di far passare dati dalle reti cinesi o europee.
Sempre che l'impatto della pandemia non rallenti di parecchio un po' di questi mercati, che hanno bisogno che l'economia giri.
I militari hanno i loro canali. In parte si appoggeranno a Starlink e alle altre costellazioni per qualcosa (ripeto, ci sono i progetti di Boeing, Amazon, e altri operatori che vogliono fare la stessa cosa), in larga parte useranno satelliti gestiti da loro per tutto ciò che è meglio non far passare da antenne civili. Ma il mercato delle reti veloci dallo spazio parte principalmente per scommesse economiche.
Che SpaceX lavori anche con i lanci per i militari, come fa da anni ULA, non è un mistero: i satelliti qualcuno glieli deve lanciare. Anzi, qualche tempo fa Musk ha montato una bella polemica proprio per aver perso una commessa per dei lanci per la difesa contro ULA (Boeing e Lockeed).