Pubblicità dallo spazio? No grazie!!!

Danilo Pivato

In un telegiornale RAI di ieri è stata diffusa la notizia di un imprenditore russo il quale nel giro di due anni sarà
in grado di lanciare in orbita una serie di micro satelliti che dispiegheranno una grossa vela riflettente a 400km circa di altezza, in modo da formare una gigantesca griglia di una cinquantina di chilometri quadrati. Una volta orientata verso la Terra questa griglia sarà in grado di riflettere la luce del Sole formando messaggi pubblicitari, arrivando a cancellare la luce delle stelle.

Di fronte a notizie di questa portata non è possibile rimanere indifferenti!

sam97

Resto ogni volta basito di fronte alla capacità della mente umana di partorire certe cazzate.
Comunque non credo sia una cosa della quale preoccuparsi concretamente. Tempo fa qualcuno aveva "pensato" di accedere un gigantesco fascio luminoso rivolto verso il cielo, poi sappiamo com'è finita.

Renzo

Non riesco a rintracciare le fonti ma mi ricordo che una notizia del genere era già venuta a galla alcuni anni fa.
Di idee romantiche ne vengono fuori ogni giorno.
Poi qualcuno ci crede, le fa sue, e trova un poì di seguaci che le amplificano.
Probabilmente se mi facessi qualche profilo social, ci infilassi qualche idea balzana ma che fosse "appetibile", tipo mettere uno specchio in Lagrange 6 per illuminare una porzione della Terra e far divertire di più la gente dopo il lavoro, qualcuno la farebbe rimbalzare in rete fino a che diventerebbe virale.

Tornando in argomento anche se fosse possibile mettere in orbita una vela di 7 * 7 km cosa fanno? Ogni volta che cambia sponsor la riportano a terra, la riverniciano e la rimettono sù?
Oppure usano tanti piccoli specchi per farne un monitor in ad alta risoluzione?

Ma via.... E' più facilmente realizzabile per un astrofilo avere a disposizione l'HST per un giorno intero!!!

Danilo Pivato

Ho riportato quanto sentito dal TG. Se poi anche li sono in vena di raccontarle grosse,
mi mobiliterò a non pagare più il canone!

Comunque anche qui ne parlano:

https://www.wired.it/scienza/spazio/201 ... HMIBYHDKRI

Ora se sono fake va bene meglio così, però purtroppo non sono in grado di dimostralo.
Anche quelli di CieloBuio sono in fermento.

HackMan

Sembra una "notizia" dello stesso tenore della luna fissa cinese...

Renzo

Se si vuol fare questo con cubesats ammettiamo che riescano a mettere su uno schermo con risoluzione SVGA 1024*768 pixel.
Si parla di 786432 cubesat da mettere in orbita.
Ognuno di essi pesa circa 1,5 kg e perciò si arriva a circa 1180 tonnellate da mettere in orbita per qualcosa visibile pochi minuti al tramonto (perché all'alba chi lo vedrebbe e di conseguenza chi pagherebbe l'annuncio?)
Usando un Ariane 5, per esempio, che ha un payload utile di circa 21 tonnellate in orbita bassa servirebbero oltre 57 lanci da effettuarsi in tempi brevissimi perché se la vita utile è così ridotta (1 anno), quando lanci l'ultimo il primo è già precipitato.
E l'industria spaziale è in grado di supportare la produzione di tanti vettori in tempi così ridotti?
E l'industria commerciale è in grado di pagare diritti pubblicitari elevatissimi (una settimana con sette annunci pubblicitari giornalieri costa quanto un lancio di una missione spaziale oltre al costo dei satelliti, della loro gestione e ovviamente del guadagno di questa startup)?

Danilo Pivato

Renzo, lascia stare i calcoli, mi fido quando ragioni in termini matematici, ci mancherebbe

Il problema secondo me invece andrebbe affrontanto da un altro punto di vista. Visto che ogni tanto qualche danaroso è in vena
di spararle più o meno grosse, daje e daje non pensi che prima o poi riusciranno nell'intento di rovinare il cielo notturno?

Mi sembra evidente che occorra provvedere ad una regolamentazione internazionale sulla gestione dello spazio intorno la nostra
Terra. Ora non so se esiste già un accordo che salvaguardi il traffico, però se non esistesse forse sarebbe il caso
di iniziare quanto meno a pensarci. Oltretutto abbiamo già il sentito problema degli scarti orbitanti incontrollati; vuoi che di questo
passo oltre agli oceani avremo a che fare anche con un'emergenza sull'immondizia spaziale?

AstroManu

..alla stessa quota della ISS poi :rotfl:

andreaconsole

C'e' qualche regola ma non proprio una gestione dello spazio spaziale come gia' avviene per lo spazio aereo (e la spazzatura e' gia' un problema rilevante!). Personalmente, se fossi astrofotografo, mi darebbe piu' fastidio il lancio delle nuove megacostellazioni (in realta' sono chilo-costellazioni, perche' non vanno oltre il migliaio di satelliti) che non rovineranno il cielo, ma aumenteranno esponenzialmente la quantita' di pose strisciate. OK che le strisciate si puliscono sommando, pero' che pizza!

Renzo

Il ragionamento è valutare se una certa operazione "conviene" realizzarla o "conviene" solo parlarne.
In questo caso è la seconda opzione.
E', allo stato attuale, economicamente e tecnicamente pressoché irrealizzabile. Per cui serve solo a fare pubblicità a chi ha "gettato" il sasso nello stagno. Ora la gente sa di questa startup (io personalmente non ho letto neanche il nome né mi è interessato verificare se ci fosse ma altri vorranno certo saperlo).

Anni addietro la VW creò il maggiolino. Brutto, inquinante ma semplice da costruire e soprattutto "diverso". Il marketing della VW disse: "Non importa che la gente ne parli male o bene. L'importante è che ne parli".
Ne hanno venduti 41 milioni!!!

Se questa startup ha altro da presentare ecco che con una spesa minima ha fatto un marketing enorme.

Ma torniamo al caso specifico.
Ho detto che oggi la cosa è pressoché irrealizzabile e credo di averlo dimostrato con pochi numeri.
Ciò non significa che in futuro non lo sia. E allora?
Per quanto non apprezzi Zichichi devo essere d'accordo con ciò che disse anni fa in Sicilia. Il cielo buio si trova solo nelle zone più arretrate della Terra. Dove c'è progresso c'è luce. Vogliamo rinunciare al progresso?
Non sono le esatte parole ma il concetto era questo.
Aveva ragione.
Ai tempi di Galileo si vedevano a occhio nudo stelle di settima magnitudine dalle colline intorno a Firenze.
Oggi si arriva a malapena alla sesta andando in zone remote fra le montagne.
Ma non credo che nessuno di noi vorrebbe vivere in quei tempi.
Il futuro è nella direzione di perdere il cielo stellato. Facciamocene una ragione. Rallentiamo questa deriva, se vogliamo, ma non illudiamoci di fermarla.
Saremmo degli illusi.
Per l'astronomia ormai la ricerca nel visibile è diventata quasi inutile. Ora si lavora nelle zone estreme delle emissioni, tipo infrarosso, raggi X e gamma e così via. La ricerca è in quella direzione e le lampadine danno poco fastidio. La maggior parte degli osservatori su queste frequenze sono in orbita per cui il pannello pubblicitario non gli da fastidio.

Continuiamo a goderci il cielo il più a lungo possibile ma sappiamo che ciò, prima o poi, finirà. Magari perché prima chiuderemo gli occhi noi...

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