Riporto la spiegazione che hanno dato nella pagina fb "chi ha paura del buio?" tenuta da tre astronomi molto bravi. Per fortuna non c'è solo spazzatura ma anche chi fa ottima informazione e smonta le bufale come loro, Adrian Fartade (link2universe) o il buon Burioni.
La regola generale è che notizie del genere, pubblicate su giornali generalisti senza una buona reputazione scientifica, e che non descrivono nessun dettaglio tecnico, sono da considerarsi sempre bufale fino a prova contraria.
Non riesco a linkare il post specifico per cui metto quello generale:
https://www.facebook.com/NextSolarStorm/Cita:
LUNA ARTIFICIALE CINESE: FACCIAMO CHIAREZZA
La notizia è uscita giorni fa, l’avrete vista: la Cina vorrebbe mandare inizialmente uno, poi tre specchi in orbita per illuminare di notte la città di Chengdu riflettendo la luce solare.
Vado nel sito dell’agenzia spaziale cinese e non trovo nessuna menzione a riguardo. In tutti gli articoli che ho letto compare un’unica dichiarazione, quella di tale Wu Chunfeng, secondo alcuni a capo della Tian Fu New Area Science Society, secondo altri della Aerospace Science and Technology Microelectronics System Research Institution (nomi un po’ come fosse antani…). A parte che non ho trovato nessun/a Wu Chunfeng che si occupa di queste cose, la cosa strana è che non ho trovato nessuno dei due istituti. Esiste la China Aerospace Science and Technology (CAST), ma non c’è nessun Chunfeng a capo e anche lì nessuna menzione riguardo una qualche luna artificiale.
Insomma, vado al punto: a me tutto questo puzza. Ne hanno parlato testate autorevolissime, quindi magari sono io che non so cercare. Magari qualcuno un giorno ha dichiarato qualcosa e la dichiarazione si è gonfiata passando di bocca in bocca. Anche perché ci sono alcune cose nel merito del progetto che non mi tornano per niente.
1. Si parla di specchi a 500 km di quota. A quell’altezza avrebbero periodi orbitali inferiori alle 2 h: questo significa pochi minuti di luce alla volta anche regolando tramite propulsori l’orientazione degli specchi, rendendo quindi necessari più di tre specchi. C’è poi il fatto che a 500 km sarebbero dentro il cono d’ombra terrestre. Infine sarebbero necessarie almeno una volta all’anno correzioni orbitali dovute all’attrito atmosferico.
2. Si parla di un’illuminazione pari a 8 volte quella della luna piena. Parliamo più o meno di 1,5 lux (lumen/m^2). L’illuminazione stradale media va agilmente dai 5 ai 30 lux. Davvero vale la pena fare tutto questo per 1,5 lux?
3. La città di Chengdu occupa 1760 km^2. Per sostituire l’illuminazione stradale su un’area così vasta servono 400 metri totali di specchio. Questo significa che gli specchi andrebbero montati lassù.
4. Alla luce dei punti precedenti vi lascio immaginare il costo di un progetto del genere. Per lanciare 10 tonnellate con un Falcon Heavy occorrono 100 milioni di dollari. Significa che solo per portare il materiale in orbita serve a occhio qualche miliardo di dollari. Poi bisogna montarlo. Poi c’è il carburante. E ovviamente progettazione, manodopera, manutenzione. Miliardi di dollari. Tutto per risparmiare 170 milioni all’anno? Per me non sta in piedi.
PS - Vi lascio immaginare quale sarebbe l’utilità di una luna artificiale nelle notti con nuvole, nebbia o una crisi di smog come quella in foto...
-Filippo
È vero il discorso sulla ISS che non è fatta apposta per illuminare, infatti ci sono gli iridium flare che più piccoli ma con parti molto riflettenti e direzionali arrivano fino a -7. Ma comunque tra -7 per pochi secondi a -13 fisso su un'area più estesa, resta sempre un abisso di ordini di grandezza, e ci basta per poter bollare facilmente l'idea come fantascienza.
Almeno questo per fortuna, poi che ci sia gente che potendo queste idee folli le attuerebbe, purtroppo è vero. Basta ricordarci il faro ramses di Venezia.