1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Il primo forum di astrofili per astrofili, nato nel 2000!
Oggi è venerdì 18 luglio 2025, 22:46

Menu

* Home
* Iscriviti
* La Bacheca
* F.A.Q.
* Cerca
* Login/Logout 

Login

Nome utente:
Password:

 Ho dimenticato la password

In Linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Regolamento

regolamento

Links

*
Astrocafè

Segnala bolide
* Meteoblue.com
* Previsioni seeing
* Il Meteo.it
Help Forum
 

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Regole del forum



IMPORTANTE: Regole per usare correttamente la sezione Eventi, Appuntamenti e Iniziative



Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 43 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5  Prossimo
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 12:05 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Tempo fa Angelo aveva segnalato la mostra dedicata a Marte allestita presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo a Vinci di Milano (link), e in occasione di una visita al museo con la famiglia mi sono deciso anch'io ad andare a vederla. Il museo lo conosco ormai fino alla nausea ma da una quindicina d'anni è risorto a nuova vita dopo un lungo periodo di decadenza, e ci torno sempre volentieri.

Si può accedere alla mostra pagando l’ingresso al museo senza sovrapprezzo, il che è un bene perché non è che ci sia poi molto da vedere, diciamo che è anzi un po’ scarna e si poteva fare senz'altro di più. Per chi è interessato alla storia degli studi marziani ci sono ad esempio alcuni taccuini originali di Schiaparelli - che ho avuto il privilegio di sfogliare quando lavorai al catalogo delle sue osservazioni – qualche pannello esplicativo, un raccolta delle sue memorie su Marte e la solita onnipresente copertina di Beltrame dalla Domenica del Corriere (potevano almeno esporre un fascicolo originale, si trovano per quattro soldi su ebay...) e il grande rifrattore Merz-Repsold, di cui dirò. Francamente, si poteva fare di più. Ad esempio partendo dai disegni di Huygens per arrivare ai disegni e alle fotografie del XX secolo e dare modo al visitatore di seguire l'evoluzione degli studi telescopici marziani, ma insomma non è stato fatto.

Sono poi presenti molti pannelli con immagini riprese dalle sonde (immagini che si trovano anche sul web) e dai robot, video, esperienze di realtà virtuale e modelli delle sonde e dei rover europei, però in uno spazio tutto sommato ridotto. Belle le locandine dei film in tema marziano e buona l'idea di mettere in mostra anche un po' di romanzi.

Nella sezione del museo dedicata allo spazio è ospitato il rifrattore Merz-Repsold da 49 cm di diametro che fu acquistato dal governo del Regno per dotare l’osservatorio di Brera di uno strumento più potente del vecchio Merz da 21 cm con cui Schiaparelli iniziò i propri studi marziani. Il telescopio entrò in servizio nel 1886.

La storia di questo rifrattore – piuttosto travagliata, costellata di incidenti, pesanti modifiche e vergognosi abbandoni prima del recente recupero – si trova in rete a questi indirizzi

http://www.brera.mi.astro.it/~carpino/approfondimenti/Merz_Brera.pdf
http://www.media.inaf.it/2017/09/12/merz-repsold-schiaparelli/
http://www.museoscienza.org/visitare/merz-repsold/

(il primo link è il più esauriente) e sarebbe bene leggersela prima di vedere lo strumento.

Il 49 cm è un capolavoro dell’ingegneria meccanica del tardo XIX secolo, un'epoca in cui il moto orario elettrico non era ancora in auge e quindi bisognava muovere i pesanti telescopi professionali soltanto per mezzo di meccanismi. Il sostegno e la montatura vennero forniti dalle officine Repsold di Amburgo perché nessuna azienda italiana risultò in grado di poterli realizzare. Stesso discorso per l'ottica, si dovette affidare il lavoro a Merz dopo la rinuncia di Salmoiraghi (la Filotecnica costruì invece l'altro equatoriale, più piccolo, che si vede nella stessa sala). Purtroppo l’obiettivo originale è risultato irrecuperabile in seguito a una caduta e lo strumento esposto comprende perciò solo le parti meccaniche.

Riporto nel seguito alcune foto con qualche riga di commento nel caso a qualcuno interessi visitare l'esposizione e avere qualche informazione in più rispetto a quelle che si trovano in loco (cliccare una o due volte sulle immagini). Le foto sono fatte col cellulare, dal vivo è un'altra cosa e consiglio senz'altro anche ai non milanesi di fare un viaggio per godersi questa meraviglia. Peccato che non vi sia a disposizione una scala per salire fino al livello della montatura per poterla osservare da vicino.

Questa qui sotto è una vista d'insieme del Merz-Repsold: con tutto lo spazio che il museo ha all'esterno, dove gli si poteva costruire un piccolo padiglione ad hoc, sono andati a cacciarlo lì dentro :facepalm: . Nonostante ciò fa ancora la sua figura, soprattutto così restaurato. La colonna - alta 4 metri e larga alla base 60 cm - e il basamento sono originali, anni fa li vidi a Merate, buttati per terra e piuttosto malconci. Il tubo, completo di pararugiada, è in acciaio laminato diviso in numerose sezioni a loro volta suddivise in tre gruppi, anteriore, centrale (dove il tubo si unisce alla montatura) e posteriore, unite da due grosse flange. Schiaparelli era preoccupato che con tutte quelle giunzioni il tubo potesse flettere, fece perciò una serie di misure molto delicate al termine delle quali concluse che nessuna flessione era rilevabile.
Allegato:
6.jpg
6.jpg [ 92.09 KiB | Osservato 3998 volte ]


Questa è la montatura equatoriale:
Allegato:
13.jpg
13.jpg [ 97.68 KiB | Osservato 3998 volte ]


L'asse polare è inguainato in un cilindro che poggia, trattenuto da contrappesi, su un piano inclinato di 45°28'. Sull'asse orario si possono vedere due cerchi; il più grande ha un metro di diametro e riceveva il movimento dal meccanismo per il moto parallattico tramite una vite senza fine, esattamente come in molte montature attuali; l'altro è di 50 cm di diametro, solidale con una ruota dentata serviva soprattutto a muovere il telescopio manualmente in AR tramite un meccanismo azionato dall'astronomo stando alla base della colonna. Piccoli aggiustamenti si potevano effettuare anche dall'oculare tramite appositi comandi meccanici. Secondo Schiaparelli tutto l'insieme era perfettamente bilanciato e gli attriti ridotti a un livello tale che il tubo ottico si poteva muovere senza sforzo con una sola mano. I cerchi graduati permettevano di puntare gli oggetti in base alle coordinate equatoriali con una precisione di pochi secondi d'arco.

Qui si vedono il cercatore in ottone, di 10 cm di diametro, con quel curioso tappo frontale azionato da una cordicella, e a sinistra si vede una lampada "multifunzione": serviva a illuminare il crocifilo del cercatore, il crocifilo del micrometro filare e, tramite un sistema di prismi e specchi, illuminava anche gli indici che servivano a leggere AR e Declinazione sui cerchi orari. Con il cercatore Schiaparelli fece disegni bellissimi di comete e nebulose, che allora da Milano si vedevano ancora bene.
Allegato:
7.jpg
7.jpg [ 141.61 KiB | Osservato 3998 volte ]


Questa è la parte posteriore del tubo, mancante del blocco fuocheggiatore-oculare:
Allegato:
9.jpg
9.jpg [ 116.38 KiB | Osservato 3998 volte ]


Quei due tubi ottici in ottone che si vedono paralleli al tubo principale sulla destra sono due telescopi che servivano a leggere, tramite specchietti, i valori delle coordinate celesti sui cerchi graduati, altrimenti troppo lontani dall'astronomo.

Il meccanismo di inseguimento era ingegnoso ma complesso, e qui si vede solo una piccola parte degli ingranaggi che servivano a regolare il moto siderale:
Allegato:
11.jpg
11.jpg [ 109.64 KiB | Osservato 3998 volte ]


Questi "rotismi", come li chiama Schiaparelli, trasmettono il moto all'albero posto dentro la colonna il quale poi fa muovere la vite senza fine che ingrana sul cerchio orario più grande. Il telescopio veniva messo in movimento da un contrappeso di 150 kg (variabili a piacimento secondo la stagione, in inverno ci voleva un peso un po' superiore) che stava addirittura fuori dalla cupola ed era collegato alla montatura tramite cavi e pulegge che passavano sotto il pavimento e all'interno della colonna di sostegno. Il peso, cadendo, metteva in vibrazione un'asta d'acciaio verticale la cui estremità superiore era collegata a una guida rotante a sua volta connessa al meccanismo mostrato in fotografia. Quando il lavoro meccanico necessario a mantenere costante l'ampiezza delle vibrazioni dell'asta uguagliava quello prodotto dal peso in caduta, la velocità del moto diventava costante. Il sistema funzionava bene, tanto da permettere di inseguire a più di 1000x, ma era anche molto rumoroso.

In definitiva un bellissimo strumento che merita senz'altro una visita.

_________________
Raf


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 14:16 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
Grazie Raf, veramente notevole!

_________________
... lunga vita al sessantino!

"CHI BRUCIA LIBRI FINISCE COL BRUCIARE UOMINI"
Heinrich Heine


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 14:58 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9617
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Wow, ottimo reportage e documentazione stra-completa!
Ben fatto e soprattutto grazie, Raf!
Ho letto fra l'altro le vicissitudini del Mertz da 49 cm e dispiace leggere come il più grande rifrattore storico d'Italia
abbia fatto quella misera fine. Possibile sia soltanto "caduto" da una montatura che non era in grado di reggere
il peso? Sapevo di questa storia, ma ho sempre avuto a riguardo qualche dubbio su come fossero andati realmente
i fatti.
Appena capiterà di andare a Milano, il Museo Nazionale sarà una tappa obbligata.

Anzi se qualcuno fosse interessato si potrebbe organizzare una uno-due giorni per l'occasione prima che la mostra
chiuda. Si faccia avanti!
Cari saluti,

Danilo Pivato

_________________
Immagine


Latest New: https://www.danilopivato.com/introduction/latest_news/latest_news.html


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 15:26 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: martedì 27 agosto 2013, 17:56
Messaggi: 931
Località: Mediolanum
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Grazie a tutti e due :) ci tenevo a scrivere qualcosa perché le informazioni dettagliate sul funzionamento di questo rifrattore non si trovano in rete. Chi ha il libro "I cieli di Brera" (molto bello e che si può ancora acquistare nel mercato dell'usato) può trovarne una parte in quelle pagine, ma non tutte perché la descrizione dettagliata è nel VI volume delle opere di Schiaparelli edite da Hoepli all'inizio del secolo scorso e oggi di difficilissima reperibilità.

Sulla rottura dell'obiettivo originale ho sentito tre versioni diverse da tre persone diverse, due astronomi di Merate e un artigiano che lavorò al restauro del 21 cm, più quella riportata in uno dei link che ho messo più sopra (e fanno quattro). Francamente non so a quale credere, in ogni caso fu un malaugurato incidente.

Se si organizza io torno volentieri a rivederlo e magari posso dare qualche informazione in più, non ho scritto tutto perché altrimenti sarebbe venuto fuori un post chilometrico.

_________________
Raf


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 16:03 
Non connesso
Moderatore
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 10 agosto 2006, 10:11
Messaggi: 11622
Località: Monza
Tipo di Astrofilo: Visualista
Bellissimo report, grazie Raf.

Certo che è proprio incastrato, poverino.

_________________
De kappellatis non disputandum est

Stelle già dal tramonto ci confondono il cielo a frotte, nubi meticolose nell'insegnarti la notte
Telescopi: Reginato Supermaser 20", CPC11, pentax 105 e 75.
Oculari: pentax xw, Nagler, Delos, takahashi tpl, zoom Svbony 3-8 e 8-20
Torretta binoculare maxbright 2 e televue binovue.


Top
  Profilo   WWW  
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 16:16 
Non connesso

Iscritto il: giovedì 31 gennaio 2013, 9:30
Messaggi: 32
E nella bella cupola di Brera dove una volta puntava sul cielo, adesso ci sono le poltroncine di una sala riunione dell'amministrazione.........per non dire della lente obbiettivo rotta durante uno spostamento di cui si sono persi i fondi destinati alla sua sostituzione......................Meglio vita ha avuto il telescopio di Menotti che tornerà ad affascinare gli appassionati dall'abazia..................


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 17:18 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: mercoledì 15 ottobre 2008, 17:01
Messaggi: 20265
Località: Firenze
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Il fascino di questi antichi strumenti è sempre grande. Peccato che il vecchio telescopio dopo il sia pur parziale restauro non sia potuto esser riportato nella sua antica collocazione. Meglio è andata al rifrattore di Amici, dell'osservatorio di Arcetri a Firenze, che è stato solo traslato di posizione dopo che è stata spostata la cupola che lo ospitava, ma è tutt'ora usabile, anche se ovviamente solo per divulgazione. Ho avuto la fortuna di osservarci per due volte Saturno, ed è stato davvero un evento mettere l'occhio dove l'aveva posto Amici, Tempel ed Abetti!

_________________
Ciò che non ha termine non ha figura alcunaLeonardo da Vinci


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 18:00 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: giovedì 27 agosto 2009, 22:10
Messaggi: 1227
Caspita, Fabio, mica male! :shock:... deve essere sì una grande emozione. In effetti, a leggere la storia del rifrattorone di Brera, prende davvero male specie per la rottura dell'obiettivo - doveva essere un gran bel pezzo d'ottica per l'epoca, e certamente un'ottica che ha letteralmente fatto la storia dello studio planetario... Sarà una domanda sciocca, ma... non sarebbe proponibile una ricostruzione "in stile" del doppietto da 49 cm? Sempre che a qualcuno ancora interessino queste cose... :roll:

_________________
... lunga vita al sessantino!

"CHI BRUCIA LIBRI FINISCE COL BRUCIARE UOMINI"
Heinrich Heine


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 20:38 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 22 maggio 2010, 14:49
Messaggi: 3216
Località: Verona
A proposito del "telescopione " di Schiaparelli ne avevamo parlato anche qui ;

viewtopic.php?f=7&t=100510

Ricordate ? Mi era sembrato di capire che Raf non lo voleva vedere, per non incaxxxxrsi ! :mrgreen:

Meno male che ogni tanto un milanese va alle mostre a.... Milano 8) ....Ciao.

_________________
Paolo
Lunt 60-Ha--Lunt 60-CaII K - e....molto altro che, aimè, mi consente di fare solo astronomia quantitativa ! (Cit.)


Top
  Profilo    
 
 Oggetto del messaggio: Re: Il Merz-Repsold di Schiaparelli
MessaggioInviato: martedì 27 marzo 2018, 20:40 
Non connesso
Avatar utente

Iscritto il: sabato 11 febbraio 2006, 12:43
Messaggi: 16143
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
A Raf dico solo Grazie!


Relativamente a Brera (specola) ogni volta che se ne parla mi sale la carogna per come è gestita (o meglio, non gestita), dovrebbe essere completamente riallestita e rinnovata il ottica culturale (riportando il merz in cupola), anzi, visto che è lì affiderei tutto a Bradburne che con la pinacoteca stà facendo veramente miracoli (se riesce a mandar via l'accademia e realizzare il sogno della Grande Brera, merita una statua da mettere all'ingresso).

_________________
Il Cielo a domicilio
AstroMirasole

Newton: Barile 400/1830 mm; Obice 200/1650 mm; Bidoncino 114/1300 mm solarizzato. •• Rifrattori: Nano apo 80/480 mm; Milo acro 76/1400 mm; 60ino acro 60/700 mm. •• Catadiottrici: C8 xlt. •• Binocoli: Docter Aspectem 40x80 ED, William Optics 22x70 ED, Vixen Ultima 8x56, Nikon Action EX 16x50, Canon 10x30 IS II, Vortex Vanquish 8x26, Ibis Horus 5x25, Pentax Papilio 6,5x21, Orion 2x54.


Top
  Profilo   WWW  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Rispondi all’argomento  [ 43 messaggi ]  Vai alla pagina 1, 2, 3, 4, 5  Prossimo

Tutti gli orari sono UTC + 1 ora


Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Powered by phpBB © 2000, 2002, 2005, 2007 phpBB Group
Traduzione Italiana phpBBItalia.net basata su phpBB.it 2010