Ciao a tutti,
sono tornato pure io poche ore fa, è da 36 ore che non dormo e sono un pelo stanchino

. Personalmente ho dovuto "mollare" un paio di notti, o almeno farle solo parzialmente: dormire 3 ore al giorno non è facile, non sono riuscito a prendere il ritmo che speravo, nonostante l'assenza di jet-lag.
Viaggio indimenticabile, via lattea monumentale, così come il vedere le stelle anche di magnitudine non proprio elevata apparire all'orizzonte, la luce zodiacale lungo tutto l'arco dell'eclittica che si incrocia con la via lattea, il gegenschein, le nubi di magellano e in generale le nubi oscure scolpite nel cielo. Rispondo a Stargazer: proprio così, i colori delle stelle sono NETTI tanto di percepeire chiaramente sfumature di colore tra stelle simili. Estinzione atmosferica praticamente assente. Questo colore intenso delle stella è una delle cose che mi ha colpito maggiormente.
Siamo capitati in un periodo leggermente (ma proprio per voler essere pignoli) sfigato in quanto a stabilità atmosferica, ma comunque abbiamo avute 12 notti utilizzabili su 12, solo alcune rovinate leggermente dalle nubi. Il posto, ai margini ovest del deserto del Kalahari, sembra godere di un microclima particolare: di giorno vento anche molto forte e a volte anche parecchie nubi, ma la notte queste nubi scivolano via o evaporano in qualche ora, a volte anche in pochissimo tempo. La sorpresa è stata una grande pioggia pomeridiana che ha causato un'umidità pazzesca per un paio di notti, ma l'umidità saliva dal terreno per solo qualche metro, tanto che chi lavorava negli osservatori (tra l'altro abbiamo fatto amicizia con l'appassionatissimo di comete Michael Jaeger) non ha avuto alcun problema di condensazione alle ottiche. Ma a detta dello stesso gestore della Gastefarm, Reinhold, siamo anche stato fortunati ad avere 12 notti utili e ancor più fortunati a trovare alcune notti ai vertici assoluti (SQM 21.90 - con una lettura, forse sporca, a 21.96 - tra sabato 25 e domenica 26... se non sbaglio data, ho un po' perso il senso del tempo).
Il periodo migliore in quanto a stabilità dovrebbe essere da Giugno ad Agosto, ma attenzione al freddo durante la notte e all'estrema aridità. Se per qualche giorno si può anche resistere, dopo diverse notti e diversa stanchezza accumulata, anche un 0/-3° (minime possibilissime in quel periodo) può diventare insopportabile. Inoltre l'estrema aridità del periodo (sotto il 20% anche durante la notte) può mettere in crisi gli apparecchi elettronici: Michael Jaeger ci raccontava come nel Luglio 2001 avesse avuto problemi al suo notebook proprio a causa dell'umidità bassissima e lui stesso ci ha messo in guardia delle condizioni climatiche un po' rigide. Noi siamo rimasti su percentuali di umidità un pò più alte, ma con un picco minimo giornaliero del 10%!!! Avevo la pelle tutta tirata!!! La notte immediatamente precedente a questa giornata secchissima ha segnato il record SQM, mentre la notte stessa si è un po' deteriorato. A riprova della variabilità atmosferica del periodo.
Per chi ama i numeri, 2 giorni fa SQM max 21.88, 3 giorni fa 21.83, 4 giorni fa 21.85. Se la via lattea saliva troppo, l'SQM calava anche sotto il 21.21.4, ma - cribbio - è quello che fa diventare spettacolare il cielo australe: il centro galattico allo zenit. Il paragone più azzeccato mi è sembrato NGC 891 grande come tutto il cielo. Personalmente ho preso come riferimento la visibilità a occhio nudo di alcune nubi oscure che stanno al di sotto della Croce del Sud e il sacco di carbone: se il Dark Doodad nella Mosca era visibile la serata era ottima, ancor di più se diveniva visibile la nebulosa oscura poco più a sud, verso il polo, nel Camaleonte. Non ricordo come si chiama questa sezione di nebulosa oscura. Altro riferimento è stata la visibilità dei bracci di M83 (bellissima): si vedevano differenze da serata in serata.
Per la cronaca: abbiamo anche fatto un escursione aerea con un Cessna indimenticabile. Un po' caro, ma ne valeva veramente la pena: 6 paesaggi diversi in poche decine di minuti di volo: dal paesaggio stile savana dei margini ovest del deserto del kalahari, alle dune rosse del deserto del Namib, dai paesaggi marziani delle montagne, al mare immerso nella nebbia dello skeleton coast, con le navi incagliate in tempi remoti e rimaste li come monito per i viaggiatori.
Al momento non ho foto da mostrare. Spero prossimamente di inserire qualcosa che è ancora nella mia dslr... Appena avrò tempo cercherò anche di scrivere qualcosa di più organico e meno raffazzonato come ora. Adesso me ne vado a dormire

Mauro