serastrof ha scritto:
Non so se ciò sia possibile, ma mi pare di fare cosa opportuna segnalare in questo forum quest'articolo, che viene pubblicato oggi 16/02/2010 su LA STAMPA on line:
(
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp)
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DI TALE ARTICOLO EVIDENZIO ED ESPUNGO QUANTO SEGUE:
«Ci piacerebbe, nel giro di pochi anni, dare vita ad un vero “Parco delle stelle”. Così come esistono le riserve forestali e quelle marine, crediamo che anche le stelle dovrebbero avere dei loro “spazi protetti”. Questo vuol dire trovare il luogo giusto, e poi convincere amministratori e cittadini a ripensare un attimo all'utilizzo delle luci nel territorio. Per avere un cielo più scuro e delle stelle più brillanti. E, perché no, rilanciare il turismo partendo proprio dal buio».
ciao, sono Francesco Giubbilini, uno dei due intervistati nell'articolo citato.
Da un paio di anni sto portando avanti con Andrea Giacomelli un progetto di monitoraggio partecipativo della qualità del cielo (
http://www.pibinko.org/bmp). Il progetto sta avendo una buona risonanza a livello nazionale e questo ci ha permesso di andare a parlare con amministrazioni, cittadini e scuole, trovando sempre un grande interesse verso il tema dell'inquinamento luminoso ma anche (e soprattutto) verso il metodo di monitoraggio che proponiamo.
Nell'articolo si parla anche di Parchi delle stelle ma come spesso accade quando non si scrivono direttamente gli articoli, il concetto è stato reso in maniera non chiarissima per gli "addetti ai lavori". La nostra idea di Parco delle Stelle è quella di individuare un'area protetta (per esempio un parco naturale) che inserisca nelle ricchezze da proteggere e divulgare anche il cielo stellato ed il paesaggio notturno (con tutto quello che ci ruota intorno). Questo non può prescindere dal coinvolgere ALMENO le amministrazioni limitrofe per condividere un piano dell'illuminazione pubblica che prediliga la limitazione delle emissioni luminose verso l'alto con la messa a norma degli impianti esistenti e con regole ben precise per i nuovi.
Tutto questo prevede inoltre che sul territorio ci sia una legge seria contro l'inquinamento luminoso che limiti senza troppe deroghe le emissioni verso l'alto e che permetta una facile applicabilità (questa cosa per esempio in Toscana attualmete non c'è

). Non è una cosa semplice ed è destinata per ora a rimanere poco più che un sogno, parlarne comunque non fa male.
Per rispondere a serastrof, il cui impegno è lodevole

, io non credo (opinione del tutto personale) che in mezzo ad una città si possa parlare di parco delle stelle in questi termini, la luce percore decine di km dal punto di emissione e quindi la lotta all'inquinamento luminoso non può essere qualcosa di locale, non si può tenere fuori la luce da un parco in mezzo alla città

. Quindi non servirebbe allo scopo di vedere il cielo ma solo a generare accostamenti molto dannosi per tutti noi, ovvero che gli astrofili o più in generale chi lotta contro l'inquinamento luminoso voglia illuminare meno le città, spegnere i lampioni. Questo è un preconcetto contro il quale dobbiamo lottare e del quale dobbiamo essere per primi convinti noi: illuminare meglio non sempre e non necessariamente significa illuminare meno. Ritengo che sia molto importante questo, altrimenti rischiamo di essere additati come talebani e messi da parte in un attimo.
Semmai può aver senso voler creare un parco astronomico, un planetario, un centro educativo, posti dove si possa parlare del cielo e dell'inquianmento luminoso che lo sta cancellando ma questa è un'altra storia.
ciao
Francesco
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SW APO100 su SW HDAZ, SW DOBFLEXTUBE 12", binocolo 7x42
Buiometria Partecipativa:
http://www.pibinko.org/bmp/