Qualche giorno fa ho letto su un giornale di rilevanza nazionale una lettera al direttore. La riassumo:
Le centrali devono funzionare 24 ore su 24 in quanto non possono essere fermate (ma soprattutto non possono ripartire in tempi brevi e a costo zero) e l'energia non può essere stoccata per cui quella prodotta di notte andrebbe comunque dispersa.
Pertanto ridurre l'illuminazione notturna è comunque uno spreco per l'energia non utilizzata.
Questo è il sunto.
Da parte del giornale c'è stata solo la pubblicazione e nessuna risposta (il che fa intendere che sostanzialmente non c'è disaccordo sul modo di vedere la cosa)
In teoria (staccando la spina dall'essere astrofilo
"per un momento") potrei anche dargli ragione se questa energia venisse distribuita gratis. Ma io la pago sia che la usi sia che vada dispersa per cui per me cittadino lo spreco c'è perché pago qualcosa che comunque non utilizzo finanziando coloro che la producono e me la fanno pagare anche se non ne ho bisogno.
Inoltre le centrali (per quanto ne so io ma spero che chi ne sa più di me possa darmi una risposta certa) nei momenti di minor consumo possono produrre minor energia senza per questo dover essere spente.
Last but not least (per i non anglofoni: per ultimo ma comunque non all'ultimo posto) visto che acquistiamo energia dall'estero in grandi quantità riduciamo l'afflusso dall'estero di notte e facciamo funzionare le nostre centrali quando serve poca corrente. Quando ne serve di più apriamo la frontiera.
Ma tutto ciò comporta una riduzione dei profitti dei produttori di energia, delle grandi case petrolifere e dei grandi produttori di gas, nonché dei loro protetti e protettori.
