1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

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Autore Messaggio
MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:01 
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Iscritto il: giovedì 18 febbraio 2010, 15:37
Messaggi: 1042
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yourockets ha scritto:
sei arrivata a tirare fuori la pioggia quando si parla di luce...e adesso siamo al sorpasso a differente velocità.


anch'io detesto guidare con un idiota attaccato dietro e incazza... perchè io rispetto il limite e lui non lo rispetterebbe, mi innervosisce e un paio di volte ho rischiato di fare scemenze per lasciarli passare (strade con divieto di sorpasso: montagna), ma mi è successo di giorno, in piena luce e senza pioggia...


No guarda, non te lo consento di dire che sto tirando fuori scuse per sostenere la mia tesi. Io ho fatto l'esempio della pioggia per far capire che non è vero che in casi di scarsa visibilità gli automobilisti italiani tendono a rallentare. Se fosse così, lo dovrebbero fare a maggior ragione quando piove tanto, dove non solo c'è poca visibilità, ma c'è anche il fattore dell'asfalto scivoloso.
Siete voi che partite da presupposti errati, almeno considerando il caso Italia. Se mi fate l'equazione meno illuminazione= automobilista che guida con più attenzione, non posso che contestarvi, perché non è così.
Il caso della pioggia non conta? Bene, vi posso dire che mi è successa la stessa cosa di notte, sulla Colombo, nel tratto EUR-Ostia, dove buona parte della strada è praticamente senza illuminazione (o meglio, lo era quando lo feci io, adesso non so se l'hanno illuminata, è tanto che non vado ad Ostia con la macchina). Lì il limite è di 80 (non ricordo se in alcuni tratti è meno), io andavo sui 70km e le macchine che arrivavano da dietro andavano decisamente più veloci, sfrecciavano come se fosse un'autostrada.

Pering ha scritto:
a proposito per quello che ricordo, quando uno ti vuole sorpassare (mette la freccia) è obbligatorio facilitare il sorpasso, prima di tutto bisogna spostarsi il più possibile a destra e non accelerare.


Certo, al momento che ci sorpassano non bisogna accelerare. Questa è una delle prima regole che insegnano. Infatti la frase "lo spazio per il sorpasso aumenta se la macchina davanti accelera" non si riferisce al momento del sorpasso, ma al momento prima di sorpassare.

doduz ha scritto:
Le distanze di sorpasso relative alla velocita' si calcolano dall'inizio del sorpasso, non da quando chi arriva da dietro ti vede. In questo secondo caso si parla di distanza, tempi di reazione e spazi di frenata, calcolando le distanze percorse nel frattempo dalle due auto.


Grazie della spiegazione, ma questo lo avevo capito anche da sola. Peccato che il tuo ragionamento valga nel caso in cui quello che ti vede abbia il buon senso di rallentare. Se invece pur vedendoti non rallenta, allora comunque la differenza di velocità sempre quella rimane. Quelli che mi venivano da dietro non rallentavano neanche un po', semplicemente si spostavano sulla corsia di sinistra, ovvero sulla corsia dell'altro senso di marcia, in un tratto in cui tra l'altro era vietato il sorpasso!

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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:08 
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Iscritto il: giovedì 14 luglio 2011, 17:58
Messaggi: 935
Mmmmmmm........... Che topic caldo!!!! :D
Bè... Magari un altro parere femminile non guasta.....
Premesso che adoro il buio in tutta la sua maestosità non solo perché accende le stelle, ma proprio per le sensazioni che mi suscita e per la fantasia che mi libera.
Detto questo capirete che prenderei a mazzafiondate dalla mattina alla sera tutti i lampioni di Roma e dintorni, per non parlare di quelle inutili insegne e degli accecanti fari che illuminano i centri commerciali chiusi ( ma anche aperti) e negozi vari....
L'altra sera ero di ritorno da casa di una mia amica che abita in un quartiere abbastanza "caldo" nella periferia di Roma. Avevo parcheggiato a circa 10 minuti di strada a piedi dalla sua abitazione. Alle 23,30 uscita dal suo portone ho riflettuto sul fatto che per riprendere la mia macchina avevo due possibili strade da scegliere: una buia ed una illuminata.... Bè, ho scelto quella illuminata... E mentre la percorrevo mi veniva da ridere pensando a tutto quello che avevo letto in questa discussione.
E' una cosa del tutto irrazionale. Una cosa puramente psicologica. Una donna in certi casi si sente più sicura alla luce, anche se questo non significa veramente nulla perché basta salire su un autobus nell'ora di punta per ritrovarsi sottoposte a qualsiasi tipo di violenza, in pieno giorno e di fronte a molte persone.
Mi rendo conto, però, che è una suggestione del tutto immotivata...
Insomma..... Come sempre la razionalità e l'emotività, viaggiano su due piani del tutto diversi.... :wink:

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La compassione e l'empatia per il più piccolo degli animali è una delle più nobili virtù che un uomo possa ricevere in dono. (C. Darwin)


Vedere il mondo in un grano di sabbia E un universo in un fiore di campo, Possedere l’infinito sul palmo della mano E l’eternità in un’ora.
(W. Blake)


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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:26 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
cili&gasp ha scritto:
Come sempre la razionalità e l'emotività, viaggiano su due piani del tutto diversi.... :wink:

Io però mi aspetto che chi ha la funzione di pianificare ed attuare le politiche strategiche di un paese (in questo caso la risorsa "energia") utilizzi la prima!

Donato.


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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:29 
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Iscritto il: venerdì 27 luglio 2007, 23:20
Messaggi: 10632
Località: Milano
Tipo di Astrofilo: Visualista
ma ragazze credete che un uomo non abbia paura? che non sia soggetto ad aggressioni e violenze?
io da giovane ho subito diversi tipi di molestia sessuale ( lieve, nulla di tragico) a tutte le ore del giorno ( e poche della notte) in una delle città più popolose d'Italia, una volta ( ammetto di notte) a una fermata dell'autobus perfettamente illuminata sono stato aiutato da una prostituta...dai, non scherziamo.

metis: tu parli a sensazione "secondo me gli automobilisti con il buio non rallentano" e aggiungi perchè non lo fanno nemmeno con la pioggia.
e non stiamo parlano di velocità ma di attenzione, e ti diciamo pure che se corrono al buio a maggior ragione lo faranno con la luce: stiamo parlando di visibilità e contrasto etc...
mettiamo in ordine gli argomenti ed esaminiamoli: mischiarli non serve a niente. così come non ha senso parlare di stradine di campagna e poi tirare fuori delle statali.

e scusami, ma il fatto stesso che tu parli di una strada che prima che fosse illuminata non percorrevi di notte vuol dire che tu parli di una tua paura, che è quella di guidare/andare in giro col buio, nulla, ma nulla di male.
io ho paura dei ragni, niente di male, ma non dico che i ragni sono in sè un pericolo, possono esserlo e non esserlo.

non si possono fare le politiche sulla base delle paure ( la storia recente del nostro paese dovrebbe insegnarlo).

qui si parla di un provvedimento che avrà importanti ricadute economiche, energetiche (minor consumo: è una cosa basilare! è la strada da cui bisogna passare per risolvere i problemi energetici, non la sola, ma fondamentale: non possiamo aspettare che le infrastrutture mondiali si adeguino a una fonte alternativa al petrolio che peraltro ancora non si vede) e ambientali.
stiamo cercando di mostrarti che con un provvedimento ben fatto non ci saranno conseguenze per la sicurezza, che non si prevede il coprifuoco nè di lasciare le città al buio e sono stati portati numerosi esempi di corretta illuminazione che consente risparmio, sicurezza e riduzione dell'impatto ambientale. ma tu non vuoi ascoltare e porti continuamente casi soggettivi, per lo più inerenti a tue esperienze negative.

ma secondo te perchè le autostrade non sono illuminate??? perchè i semafori lampeggiano dopo una certa ora??

uff

ps a proposito di violenze e casi personali: sono stato malmenato sotto casa in un parcheggio perfettamente illuminato, la luce mi avrà anche permesso di prendere la targa dell'aggressore ( tra l'altro non credo che si parli di togliere l'illuminazione ai parcheggi) e denunciarlo, ma non ha dissuaso lui dal malmenarmi e sinceramente avrei preferito non essere malmenato e basta

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dovrete espellere anche me


Ultima modifica di yourockets il domenica 14 ottobre 2012, 10:34, modificato 2 volte in totale.

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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:31 
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Iscritto il: mercoledì 9 maggio 2012, 13:59
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O brava, nessuno dice di spegnere tutto indiscriminatamente, solo di spegnere dove non serve, e forse la strada che hai scelto sarebbe stata ben illuminata anche con le luci del lampioni a mezza potenza e ben direzionata. Se l'illuminazione risultasse comunque adeguata perche' non farlo?
Dopo tutto e' questo che si chiede. I vari giornali che dicono altro e' solo per attaccare il governo. Qualche anno fa ridevo quando mia nonna diceva "l'ha detto la tv" ma col tempo ho capito che purtroppo la maggior parte della gente preferisce non far fatica a ragionare con la propria testa e filtrare come si deve le notizie.

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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 10:53 
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Iscritto il: giovedì 18 febbraio 2010, 15:37
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Tipo di Astrofilo: Visualista
JohnHardening ha scritto:
O brava, nessuno dice di spegnere tutto indiscriminatamente, solo di spegnere dove non serve, e forse la strada che hai scelto sarebbe stata ben illuminata anche con le luci del lampioni a mezza potenza e ben direzionata. Se l'illuminazione risultasse comunque adeguata perche' non farlo?


Infatti è quello che sto dicendo anche io. Forse ti è sfuggito che qualche intervento più su ho scritto che sul GRA sarei più che favorevole a spegnere (ed intendo proprio spegnere, non affievolire!) almeno il 50% dei lampioni, visto che la strada lo consente.
Per quanto riguarda le aggressioni, ho anche detto che il problema non è che dove c'è luce avvengono di meno, ma il fatto che se non vedi l'aggressore poi è difficile che tu possa identificarlo e, di conseguenza, che venga processato.

yourockets ha scritto:
ma secondo te perchè le autostrade non sono illuminate??? perchè i semafori lampeggiano dopo una certa ora??


Non è vero, purtroppo. Il GRA è illuminatissimo, così come l'autostrada Roma-Fiumicino (altro spreco).

Io chiedo solo di valutare bene i fatti, perché se non è vero che + illuminazione + sicurezza stradale, non è vero neanche il contrario. Dipende dalle strade, le variabili che entrano in gioco sono tante.
Tanto per farvi capire, io di certo non posso essere d'accordo con un articolo del genere:

http://www.romatoday.it/politica/santor ... icino.html

Sulla Roma-Fiumicino non sono certo i lampioni spenti a causare gli incidenti (però le piazzale di sosta andrebbero illuminate, altrimenti perdono di senso). Però la Roma-Fiumicino è un'autostrada, quindi stiamo parlando di una strada con certi requisiti. Non possiamo mettere sullo stesso piano le autostrade e certe SS che sembrano strade di campagna, in alcuni tratti. Bisogna valutare caso per caso.

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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 11:44 
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metis ha scritto:
No guarda, non te lo consento di dire che sto tirando fuori scuse per sostenere la mia tesi. Io ho fatto l'esempio della pioggia per far capire che non è vero che in casi di scarsa visibilità gli automobilisti italiani tendono a rallentare. Se fosse così, lo dovrebbero fare a maggior ragione quando piove tanto, dove non solo c'è poca visibilità, ma c'è anche il fattore dell'asfalto scivoloso.


Metis, io lavoro nel settore dei sistemi di trasporto intelligenti. Mi sono anche un po' stufato di leggere argomenti infondati messi là per sostenere una tesi che non ha capo né coda. Per piacere, prima informati almeno sulla questione della Omeostasi del rischio.

Cita:
people tend to adjust their behavior in response to perceived level of risk, behaving less cautiously where they feel more protected and more cautiously where they feel a higher level of risk.


http://en.wikipedia.org/wiki/Risk_compensation

Un punto chiave è che la propensione al rischio dipende dalla percezione del rischio. Se c'è rischio reale ma non percepito la situazione è peggiore di quando il rischi percepito è superiore a quello effettivo.

Cita:
The theory emerged out of road safety research after it was observed that many interventions failed to achieve the expected level of benefits


Leggi in particolare la question degli "share spaces".

Un alto livello di illuminazione fa ritenere la situazione meno pericolosa. Magari invece l'illuminazione è pessima (illumina allo stesso modo incroci e passaggi pedonali e segnali pubblicitari, è fatta di luci abbaglianti) e quindi il rischio "percepito" è inferiore al rischio reale.
Viceversa un livello inferiore di illuminazione moderato, ma uniforme e senza abbagliamento, con luci che sottolineano i punti critici (passaggi pedonali e incroci) e senza insegne e altre distrazioni produce l'effetto opposto.

Inoltre, non è un caso che il codice della strada prescrive l'uso di anabbaglianti nell'incrocio con altri veicoli (reale o potenziale) e che la velocità da adottare, con gli anabbaglianti deve essere limitata al raggio di vista consentito dagli abbaglianti.


Ultima modifica di xenomorfo il domenica 14 ottobre 2012, 11:58, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: domenica 14 ottobre 2012, 11:58 
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xenomorfo ha scritto:
metis ha scritto:
No guarda, non te lo consento di dire che sto tirando fuori scuse per sostenere la mia tesi. Io ho fatto l'esempio della pioggia per far capire che non è vero che in casi di scarsa visibilità gli automobilisti italiani tendono a rallentare. Se fosse così, lo dovrebbero fare a maggior ragione quando piove tanto, dove non solo c'è poca visibilità, ma c'è anche il fattore dell'asfalto scivoloso.


Metis, io lavoro nel settore dei sistemi di trasporto intelligenti. Mi sono anche un po' stufato di leggere argomenti infondati messi là per sostenere una tesi che non ha capo né coda. Per piacere, prima informati almeno sulla questione della Omeostasi del rischio.

Cita:
people tend to adjust their behavior in response to perceived level of risk, behaving less cautiously where they feel more protected and more cautiously where they feel a higher level of risk.


http://en.wikipedia.org/wiki/Risk_compensation

Un punto chiave è che la propensione al rischio dipende dalla percezione del rischio. Se c'è rischio reale ma non percepito la situazione è peggiore di quando il rischi percepito è superiore a quello effettivo.

Cita:
The theory emerged out of road safety research after it was observed that many interventions failed to achieve the expected level of benefits


Leggi in particolare la question degli "share spaces".

Un alto livello di illuminazione fa ritenere la situazione meno pericolosa. Magari invece l'illuminazione è pessima (illumina allo stesso modo incroci e passaggi pedonali e segnali pubblicitari, è fatta di luci abbaglianti) e quindi il rischio "percepito" è inferiore al rischio reale.
Viceversa un livello inferiore di illuminazione, ma uniforme e senza abbagliamento, con luci che sottolineano i punti critici (passaggi pedonali e incroci) e senza insegne e altre distrazioni produce l'effetto opposto.

Inoltre, non è un caso che il codice della strada prescrive l'uso di anabbaglianti nell'incrocio con altri veicoli (reale o potenziale) e che la velocità da adottare, con gli anabbaglianti deve essere limitata al raggio di vista consentito dagli abbaglianti.


Stai partendo da un presupposto però: vale a dire che percependo una maggore sensazione di rischio, le persone si adeguino di conseguenza. Purtroppo questo non è sempre vero nel caso degli automobilisti italiani. Se fosse come dici tu, certe manovre azzardate nessuno dovrebbe farle (es. inversione ad U in luoghi dove non è permesso farlo e c'è molto traffico) invece le fanno e non sono sempre persone ubriache o sotto effetto di stupefacenti.
Oltre alla percezione del rischio c'è un altro fattore fondamentale: il rispetto o meno delle norme. Rispetto che è dato anche dalla pena relativa alla violazione della norma e dal sistema dei controlli.
Esempio stupido: a Roma è la regola non fermarsi vedendo il pedone fermo sul marciapiede davanti alle strisce. Lo farà appena il 30%. Vai a Trento invece: lì c'è un altissimo rispetto di questa norma. Ergo, se devi mettere in atto una politica di riduzione delle morti dei pedoni, devi tenere conto di questa differenza di comportamento, non puoi basarti su Trento come riferimento nazionale.

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Metis. Parli di cose che non conosci. Ci sono persone che hanno fatto studi che nemmeno immagini. Sia relativamente alla propensione al rischio, la relazione di questa con la "percezione" del rischio (che è cosa diversa dal rischio reale) e tutta una serie di altri contesti psicologici e motivazionali.


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xenomorfo ha scritto:
Metis. Parli di cose che non conosci. Ci sono persone che hanno fatto studi che nemmeno immagini. Sia relativamente alla propensione al rischio, la relazione di questa con la "percezione" del rischio (che è cosa diversa dal rischio reale) e tutta una serie di altri contesti psicologici e motivazionali.


L'hanno fatti dove? E basandosi sulla popolazione di quale paese? Perché non puoi fare studi psicologici sulla popolazione USA e pensare che siano validi anche per gli europei; così come quelli fatti sui tedeschi non possono essere validi sugli italiani. Finora tu mi hai citato studi in lingua inglese, immagino dunque basati su inglesi o americani.

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