Vorrei intervenire sia per ringraziare Ivaldo e Davide sia per cercare di esprimere il mio pensiero sulle loro posizioni che possono sembrare in aperto contrasto. Essendomi trovato su ambedue i lati della barricata (organizzatore e semplice fuitore dello star party, anche se in realtà ho anche svolto l'attività di albergatore per svariati anni) credo di poter capire sia la posizione dell'uno sia quella dell'altro. Come utente capisco che l'incertezza roda, non potersi organizzare nei propri spostamenti (consideriamo che in alcune realtà lavorative si prendono permessi e ferie con notevole anticipo e se uno deve venire dalla Svizzera magari ne approfitta anche per fare le ferie come ha sempre fatto Ivaldo) sia fastidioso. E posso anche capire che non sempre si voglia "saltare" la trafila burocratica per chiedere spiegazioni in privato in quanto, se tutti facessero così, l'amministratore o l'organizzatore di turno si troverebbe sommerso di email, telefonate, MP ecc. A volte è anche una forma di rispetto. E tale rispetto magari si vorrebbe di ritorno. Per questo l'assenza di comunicazioni ufficiali nei confronti degli utenti "rispettosi" da fastidio. Dall'altro lato della barricata c'è la persona che si fa un mazzo per cercare di far sì che tutti (o almeno questa è la speranza) si divertano, siano contenti, che tutto vada bene, pur sapendo in partenza che è impossibile accontentare tutte le esigenze. C'è da tenere presente che contatti di persona aiutano molto. Io negli anni passati, ogni volta che andavo sull'Amiata, mi vedevo almeno un paio di ore con il proprietario dell'albergo per cercare di togliere qualsiasi granello all'ingranaggio. E mi sentivo spesso. Davide abita a centinaia di km di distanza. Deve usare il telefono o le email. E non sempre l'interlocutore è disponibile, in quel momento, per fare il punto della situazione. Magari è in macchina, oppure ha un cliente o sta definendo con altre persone per altri periodi. Certamente quattro anni di esperienza aiutano. Hanno fatto capire cosa era fatto bene e cosa era fatto meno bene. Quello che prima magari andava bene oggi non lo è più perché sono cambiate tante cose. E perciò ci devono essere cambiamenti, cambiamenti che per qualcuno sono normali, per altri sono fastidiosi e per altri ancora inaccettabili. Da ex albergatore devo anche capire le esigenze di chi gestisce l'albergo e di come queste esigenze a volte e da alcuni non vengano tenute di conto. Uno dei principali problemi era la gestione delle prenotazioni. L'ottimale per un albergo, quando accetta dei gruppi che occupano per un certo periodo la struttura, è avere un unico interlocutore. Questo ha a disposizione le camere dell'albergo e le gestisce. Raccoglie le prenotazioni, le smista e, pochi giorni prima comunica la disposizione delle stanze all'albergatore. Questo permette all'albergatore di non dover occupare questo tempo e di poter fare, magari, quell'euro di sconto alla comitiva. Ed è normalmente la regola. Con noi questo non è stato possibile né lo potrà essere. Questa è la verità. Per cui doveva essere trovata una diversa gestione. All'inizio fu deciso di aprire le prenotazioni per tempo ma ci fu chi prenotò subito pur sapendo che difficilmente poteva avere la certezza di essere presente, ma per non correre il rischio prenotava, tanto cosa costava? Ci fu chi invece pretendeva una sistemazione all'ultimo secondo, chi cambiava prenotazione ogni giorno (siamo in due, no in quattro, anzi vengo solo...) telefonando ogni volta. Ma ognuna di queste telefonate significano lavoro inutile. Poi ci sono stati quelli che volevano lo star party più lungo anticipando o posticipando. Aprire un albergo un giorno prima o chiuderlo un giorno dopo ha dei costi non indifferenti. A parte la luce e il mangiare ci sono costi di personale. Può convenire per un numero significativo di persone ma non per tre o quattro. Ma queste considerazioni, tutte queste considerazioni, non venivano fatte. Spesso la motivazione era. Io pago la nottata in più. E allora? Ma tornando al discorso di Ivaldo e alla risposta di Davide credo che ambedue abbiano ragione e ambedue abbiano torto. E che vi sia stata una serie di errori e di fraintendimenti non voluta. Davide ha aspettato di avere l'OK definitivo per evitare che i soliti "furbetti" si facessero avanti prima (intendendo in tal modo chi vuol fare di testa propria senza rispettare le regole che vengono invece rispettate da tutti) mentre qualcuno avrebbe avuto piacere invece di un maggior dialogo per poter prendere certe decisioni in tempo con le proprie esigenze. Sono convinto che ovviamente tutto ciò sarà tesoro per chi comprenderà la propria parte di "errore" nella faccenda. E spero che una volta decise le regole tutti le rispettino, pensando anche che su quel prato ci saranno tanti altri astrofili che hanno a loro volta rinunciato a qualcosa per fare parte di questo evento.
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