marco, non so cosa dirti - in parte ovviamente sono d'accordo con te, in parte trovo che tu semplifichi troppo e in parte che il tuo modo di ragionare ti porti ad una sorta di nichilismo che non mi sembra costruttivo - del resto sei tu a dirlo: non serve parlare, bisogna che arrivi la tegola in testa.
io a questo punto di vista (perchè tale è, non è un fatto, ma un punto di vista sui fatti) non solo non mi rassegno, ma non ci credo.
è un alibi anche lui - scusa la franchezza. non lo sarà nel tuo caso, ma lo è spesso. "non c'è niente da fare, quindi non faccio una fava" - "tutti buttano plastica in giro, cosa vuoi che cambi se non lo faccio io" etc...intendiamoci so perfettamente che non è il tuo caso, ma sono affermazioni che si alimentano (anche) da presupposti di questo genere "Ha senso tutto questo? No, non ce l'ha. L'inquinamento luminoso è un riflesso di questo spreco, e non potrà finire se non quando saranno finite le risorse da sprecare."
aggiungo che non è affatto detto che si arrivi al punto che tu dici, soprattutto non è desiderabile e se si riesce a modificare qualcosa prima di andare a sbattere (perchè lo scenario che ipotizzi tu è un gradino sotto l'asteroide...e non lo trovo in nessuna misura desiderabile) è decisamente meglio.
propagandre l'inutilità di qualsiasi sforzo, a partire da quello comunicativo, mi sembra che vada nella direzione, di fatto, di contribuire al determinarsi del progetto.
in più solo i Sith vivono di assoluti

e nei tuoi discorsi di assoluti ne vedo un po' - io continuo a preferire un atteggiamento verso le cose, gli altri e la vita più "morbido" - per le stesse ragioni che ti ho illustrato sopra.
ovviamente non sono affatto sicuro di essermi espresso bene.