Quanti spunti interessanti.
L'analisi SWOT è una cosa che non conosco, e devo dire che ora le nostre ore di lavoro sono impegnate in altro. Di certo abbiamo fatto una valutazione abbastanza approfondita dei sistemi/sensori che si potevano utilizzare per questo genere di misure, e l'SQM risultava di gran lunga:
-il più economico all'acquisto, e all'eventuale sostituzione
-il più testato. Noi stessi ne abbiamo uno montato da due anni, e non sono pochi. Ha operato in un range di temperature sensore da 0 a 75 °C, l'abbiamo fatto rientrare alla casa produttrice, che ce l'ha testato e reso nuovamente come perfettamente lineare.
-quello che consentiva un minor dispendio energetico in utilizzo. Infatti la versione LE, per come l'abbiamo implementata nella nostra rete, non ha bisogno di un PC collegato per leggere i dati. L'interrogazione avviene, per tutte le stazioni ad oggi collegate, tramite i nostri server. Questo consente di risparmiare almeno 200 euro all'anno per ogni postazione
-l'interrogazione tramite server, oltre a centralizzare i problemi di backup dei dati, limita al minimo i malfunzionamenti e la perdita di dati, che altrimenti sarebbero collegati a "n" PC.
Stiamo lavorando ad un "protocollo di installazione", che in parte già forniamo agli aderenti, ma che implementeremo. Si sta cercando di definire un minimo di standard in questo e nella gestione della stazione, suggerendo un minimo di manutenzione.
Io credo che, in questo campo, se si aspettano le amministrazioni finiamo con le retine bruciate dall'IL

, scherzi a parte, è un bene che si siano mossi gli astrofili (come in veneto) che hanno a cuore il problema più di altri e così si limitano anche i problemi di installazione selvaggia (come il pluviometro sotto l'albero).
Benissimo che l'Università di Padova stia lavorando alla verifica del sensore, e naturalmente SQM-Network si rende disponibile a qualsiasi tipo di supporto dovesse servire. Immagino infatti che la calibrazione alla quale state lavorando necessiti di misure in vari range di IL, con accanto fotometrie o foto di campi noti. In molti siti dove c'è un SQM c'è anche un fotografo, che se interpellato può fare sicuramente fotografie di campi noti.
AndreaPadova, eventualmente contattaci
La meteorologia ha decenni, se non centinaia d'anni di esperienza, qui se va bene siamo a due/tre anni di sperimentazione, e credo che già il lavoro fatto, in termini di standardizzazione sia enorme, anche se ci rendiamo conto che la strada da fare sia ancora tantissima.
doduz ha scritto:
Il mio dubbio, penso legittimo, è come posso avere (e di conseguenza fornire ad un possibile interlocutore istituzionale) la certezza che nel corso degli anni, a parità di condizioni, tutti i dispositivi installati nel territorio diano un corretto valore di lettura?
Suppongo che le varie centraline ambientali (di altro genere) vengano periodicamente revisionate e tarate, e pertanto certificate da un soggetto abilitato.
Donato.
Anche se siamo in fase di start-up avanzato, abbiamo ragionato su qualcosa del genere. Il ragionamento che abbiamo fatto è quello di creare e migliorare una camera di calibrazione, simile a quella creata da BMP, e far rientrare i sensori una volta all'anno per una fase di intercalibrazione. Il tutto verrà fatto credo a Giugno del prossimo anno, questi sono i tempi che ci stiamo dando.
Grazie a tutti