Dalla mia esperienza personale posso dire che in effetti la Luna è il target principale del curioso.
Questo perché si discosta molto poco dalle foto che si vedono sui libri e sul web.
Già passare ai pianeti diventa più difficile, a parte forse Saturno per i suoi anelli.
Ma già Giove e Marte sono molto più difficili per un curioso.
Nel deep vi sono soggetti che affascinano anche i non addetti ai lavori.
Per esempio un bell'ammasso tipo M13 con un 12" o M11 o NGC869/884 hanno un'ottima resa anche in visuale.
Stelle doppie semplici tipo Epsilon Lyrae o, a maggior ragione, Albireo, rendono molto bene, specie se qualcuno è lì a spiegare cosa si osserva.
Le galassie e le nebulose di regola sono molto deludenti se non si è spiegato molto bene cosa ci si può aspettare di vedere e perché, a prescindere dallo strumento.
A parte M42, M31 è possibile far osservare con uno strumento generoso M16, M17, M27 e M57 in quanto abbastanza appariscenti ma oltre a loro c'è poco che soddisfi il curioso.
Quando facevo serate pubbliche, sia con il dobson da 12" o anche con strumenti più piccoli, cercavo sempre di seguire un filo logico nell'osservazione in modo da portare l'osservatore ad essere preparato all'osservazione successiva.
Per esempio potevo far vedere M17 spiegando che quel piccolo fiocco chiaro a forma di anatra era un asilo nido per molte stelle giovani. Poi passavo a M11, lì vicino, per far vedere il passaggio a una fase di vita più avanzata.
Da lì potevo spostarmi su M13 per far vedere la differenza fra un ammasso aperto e uno globulare.
Spiegando che se il globulare era una specie di condominio di stelle la galassia era una metropoli facevo vedere M31.
Nel frattempo passava il tempo e mi riallacciavo proprio allo scorrere del tempo per spiegare che le stelle così come nascono arrivano alla fine della loro vita e qualcuna muore in modo esplosivo lasciando in eredità alle nuove stelle parte del suo corpo. E concludevo facendo così vedere M27 o M57.
Ovviamente potevo far vedere Albireo per spiegare i colori delle stelle e le loro temperature ma sostanzialmente un percorso logico così faceva sì che il telescopio fosse sempre occupato man mano che cambiavo soggetto.
Potrebbe essere un'idea per qualcuno che ha voglia di fare da "insegnante" a qualche curioso.
