Eccoci "reduci" dalla notte in Malga...
intanto un ringraziamento ad buon Zandor e la sua famiglia per l'accoglienza e l'organizzazione, la Malga è bellissima, le stanze erano davero comode ed accoglienti, e tutto quanto perfetto.
E poi un grazie a tutta la banda di "squinternati astrofili", per la compagnia, la simpatia, l'affiatamento e la passione dimostrata in una bella serata che purtroppo si è conclusa troppo presto.
Ed ancora un grazie a tutti per aver "sopportato" il piccolo Andrea che non è stato simpatico e socevole come al suo solito, per via della sua "bua" fresca fresca...
Come è andata?
Beh, mentre il tempo è stato bellissimo per tutto il giorno, ad ora di cena è cominciata a salire un po' di umidità dal fondovalle, mente a sud si è iniziato a condensare un ampio fronte nuvoloso, scuro e basso sull'orizzonte.
Dopo la cena invece il cielo si è aperto per benino, pur restando velato al limite dell'orizzonte, e ci ha regalato un paio di ore di cielo limpido e relativamente scuro, anche se purtroppo l'umidità che saliva si portava dietro un po' di luminosità dal fondovalle, facendo registrare all'SQM valori di circa 21.30 mpsas, per una magnitudine visuale di circa 6.2 o poco più:
non male, ma non abbastanza per quello che poteva dare il sito.
La Via Lattea era bella luminosa, e se ne potevano vedere chiaramente le ramificazioni;
i più luminosi oggetti erano chiaramente visibili ad occhio nudo, e l'orizzonte aperto disponibile era notevole, anche se verso Est alcune montagne vicine si "fregavano" un po' di gradi, tanto che le Pleiadi sono spuntate dal monte dopo la mezzanotte e mezza.
Un Giove particolarmente definito e spesso immobile ci ha accompagnati per tutta la serata, regalandoci la bella e chiara visione della Grande Macchia Rossa, pefetta anche nel piccolo Scopos.
Ai visualisti è andata bene, perchè fra una chiacchiera e l'altra si son potuti osservare parecchi oggetti, anche se in realtà è stato più il tempo passato a discorrere e guardare i vari strumenti ed accessori che non quello dedicato alla "caccia", ed alla fine si sono comparate le visioni dei soliti oggetti di stagione fra le varie aperture ed i vari oculari.
Per gli astrofotografi invece un disastro totale...
verso la mezzanotte ha cominciato a salire nuvolaglia ed umidità su tutto l'orizzonte, fino ad avere il cielo completamente coperto verso l'una.
Solo il Fausto Giacometti, che è arrivato su con metà dell'attrezzatura del suo osservatorio fisso, ed una serie di computer ed aggeggi elettronici da far invidia al Centro Comando Missione della Nasa, è riuscito a tirare fuori qualche ripresa...
gli altri non sono stati così fortunati...
insomma verso l'una smontagio veloce e tutti a nanna, al calduccio nelle accoglienti camere in legno della Malga, fra il piacevole scampanacciare delle mucche ed il pianto disperato del piccolo Andrea (mi scuso ancora con chi è stato svegliato nel cuore della notte, ma il piccino era inconsolabile ed ha pianto disperato per cinque minuti buoni per via del braccio ingessato da poco...)
Morale:
la cena è stata ottima, ed i commensali tutti simpatici, tanto da sembrare amiconi di vecchia data.
la serata poi è stata piacevolissima, non era nemmeno troppo freddo, e c'erano una gran quantità e varietà di strumenti, dal piccolo Mc90 di Guglielmo, il nipotino di Zandor, che col mio piccolo Gabriele che gli faceva da aiutante formava la più giovane coppia di astrofili presenti (dovevate vederli quei due, uno con l'Mc90 e l'altro con un cannocchiale russo da 30x50, sembravano Piero Angela e Paco Lanciano da giovani, sprizzavano entusiasmo ed energia da tutti i pori...

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al bell'Ariete da 40cm di Renzo, dal Megrez90 di Inzet al C11 di Indigo, dal GSO 8" di Kubrick89 al Lightbridge da 30 di Magenta74 e morosa, e poi c'era l'apo-rassegna dei "mostri" di Fausto ed amico, Eros e consorte, Geppe ed Enrico, e poi i "giocattoli" del padrone di casa, che oltre al bel Dobson da 350 ed il piccolo apo nero Long Perng ha "sfoderato" un Taka da bava alla bocca...
insomma, anche se il cielo, pur essendo già favoloso rispetto a quello che ci ha regalato questo schifo di estate, non era da mille ed una notte, mi ha fatto passare una bellissima nottata in compagnia di tanti amici, fra cibo, vino, stelle, chiacchiere e risate.
