Salve a tutti,
Ci fa molto piacere poter entrare nella discussione sul forum. Nei giorni scorsi siamo stati impegnati e quindi abbiamo potuto vedere solo di sfuggita alcuni messaggi.
Desideriamo fare alcune precisazioni relative al progetto della BuioMetria Partecipativa, in seguito agli interventi apparsi, in cui si sono anche espressi alcuni pareri sul nostro progetto. Dato che in genere scriviamo poco sui forum, ne è uscito un messaggio un po' lungo, ci scusiamo per questo ma riteniamo importante un confronto in questa sede.
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Partiamo con due risposte:1. Partiamo da Puspo: “
Elio, il progetto della "Buiometria Partecipativa" è veramente interessante a livello culturale, perchè favorisce l'integrazione tra le persone e diffonde la cultura dell'Inquinamento Luminoso... tant'è che ha trovato veramente tanto spazio su giornali, radio e TV. Il nostro progetto, invece, è meno culturale, ma ha un piglio più scientifico. Di certo, un progetto non ne esclude un altro, visto anche che sono parecchio diversi sotto tanti punti di vista.”Il nostro parere è che cultura e scienza non si debbano per forza escludere nell'ambito di uno stesso progetto, e riteniamo che il nostro progetto abbia una componente scientifica e tecnologica di rilievo.
Sarebbe lungo in questa sede elencare gli elementi a sostegno di questa affermazione. Ci limitiamo a dire, ad esempio, che abbiamo vinto un premio nazionale nella primavera del 2009, in cui sono stati apprezzati entrambi gli aspetti.
Qualora non lo aveste già fatto, vi invitiamo a visitare il sito web per visionare la documentazione sulle procedure di campionamento, sulla inter-calibrazione dei sensori, l'utilizzo di servizi WMS per la resitutizione delle mappe via web, e altre sezioni per valutare di persona gli aspetti scientifici della BuioMetria Partecipativa.
Se poi avete dubbi sugli aspetti scientifici del progetto, vi invitiamo a scriverci per richiedere chiarimenti. Il progetto BMP è un oggetto piuttosto complesso. Non abbiamo la pretesa di avere in ogni momento la possibilità di curare tutti gli aspetti allo stesso modo, mentre siamo abbastanza pacifici sul fatto che in tre anni abbiamo fatto un lavoro abbastanza serio e con ulteriori prospettive di sviluppo.
2. Elio: che ringraziamo per aver in effetti ripubblicizzato il progetto in questo thread

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Nel presentare la cosa come “
non per concorrenza, visto che in questi casi più siamo, meglio è, ma solo per dire che da poco faccio parte di un progetto simile (alias, la BMP)”
...sottoscriviamo! Aggiungendo che esistono anche modi di dire tipo “chi fa da sé fa per tre”.....
Tuttavia, dato che in tre non si risolve il problema dell'inquinamento luminoso, su cui vari gruppi in Italia stanno portando avanti percorsi nati da esperienze diverse (astrofili, ingegneri ambientali, dipartimenti universitari, avvocati, ecc ecc) propendiamo per il “più siamo, meglio possiamo fare”.
Ciò se si riesce effettivamente a collaborare, avendo concordato sui modi per farlo, sui reali obiettivi comuni da raggiungere, e accettando il fatto che possono esistere gruppi diversi che hanno sviluppato negli anni soluzioni simili senza necessariamente conoscersi.
Aggiungiamo adesso alcune informazioni (che emergono attualmente in modo meno chiaro dal materiale reperibile sul sito web BMP).A. Se è vero che nel progetto BMP, fra il 2008 e il 2010, le misure manuali hanno avuto una parte prevalente, ciò non significa che ignoriamo la parte di monitoraggio in continuo (in questo ci aiuta l'avere esperienza professionale - da parte di alcuni apparteneni al progetto - dal 1993 su modellistica, gestione dati, pianificazione territoriale, ecc.).
B. A Novembre dello scorso anno abbiamo deciso di avviare l'installazione di una nostra centralina fissa, utilizzando un SQM-LE in nostro possesso dall'estate del 2009, e già utilizzato per raccogliere serie di dati in varie località (e per far funzionare una “buiomobile” con cui abbiamo fatto numerose misure nell'agosto 2009 in Toscana).
La nostra prima centralina fissa è attiva dal 12 gennaio 2011. L'altra cosa che abbiamo fatto, in parallelo alla costruzione della stazione di Castiglioncello, è stato creare autonomamente un nostro sistema per l'acquisizione di dati in remoto e la loro integrazione.
Il sistema combina alcune componenti lato client e altre lato server ed esegue l'integrazione automatizzata dei dati SQM con quelli quelli meteo, e il reperimento, sempre automatizzato, di dati da più stazioni. Inoltre il sistema rende disponibili due tipi di grafici, consente la restituzione tabellare dei dati, ecc ecc (in forma base per i motivi riportati poco oltre).
Il sistema che abbiamo realizzato, a tutti gli effetti, svolge un lavoro molto simile al software del GADS, con un'architettura un po' differente.
Potete vedere la parte di output collegandovi al sito BMP (
http://www.pibinko.org/bmp) e seguendo i link “monitoraggio SQM”).
C. Una volta verificato il funzionamento di massima del tutto, nel dicembre 2010 abbiamo lanciato su vari canali (mailing list, forum ecc), un invito a chiunque fosse interessato a condividere i dati a contattarci, in modo da collaudare il sistema con più sensori, e porre le basi per una possibile rete. In questo abbiamo avuto immediatamente la disponibilità dell'Osservatorio di Nove, che ci ha consentito di collaudare il sistema in una prima versione.
Già sapendo da tempo dell'esistenza della stazione di Bazzena (ma non ancora del progetto GADS di rete e software), anche attraverso questo forum, abbiamo contattato il GADS per valutare una possibile collaborazione. A marzo 2011, grazie a Leopoldo Dalla Gassa di Venetostellato, ci siamo incontrati per mettere a confronto le rispettive visioni.
A valle di tale confronto, nell'ambito del progetto BMP abbiamo deciso di mettere in stand-by la prosecuzione dello sviluppo di alcune parti del nostro sistema, proprio nell'ottica di poterci avvalere del sistema GADS e quindi riuscire a mettere a sistema gli sforzi di gruppi differenti e proponendo, da parte nostra, di curare altri aspetti di un progetto piuttosto complesso.
D. Riteniamo valide le soluzioni tecniche proposte dal GADS (e abbiamo già espresso questo parere in altre sedi) ma continuiamo a rimanere dell'idea che una rete di monitoraggio dell'inquinamento luminoso non possa -e per certi versi non debba- vincolarsi a un unico sistema di gestione dati, gestito da un unico gruppo.
Se tale soluzione può essere un vantaggio per soggetti quali un'associazione di astrofili in cui non si trovino esperti di informatica, può anche rappresentare un limite in altri casi.
E. Quello che stiamo facendo -attualmente in collaborazione con UAI, Venetostellato e Cielobuio, ma con la possibilità auspicata di avere altri soggetti partecipanti- è la realizzazione di un Coordinamento Italiano per la Raccolta dei Dati sull'Inquinamento Luminoso che:
- dia visibilità paritaria a tutti gli aderenti,
- garantisca la fruibilità dei dati a tutti secondo modalità aperte e ben formalizzate (non solo rendendoli disponibili in rete “tal quali”, ma rilasciandoli sotto una licenza detta Open Database licence, la cui adozione è gratuita)
- fornisca indicazioni e consigli sull'installazione e sulla gestione delle centraline (facilitando la condivisione di esperienze e proposte derivanti da gruppi diversi, e non solo da parte di astrofili. Proprio negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di conoscere diverse esperienze -citiamo ad esempio Carlo Martinelli, che ci ha insegnato diverse cose- e stiamo testando varie soluzioni).
Il Coordinamento quindi non deve essere una rete delle reti sotto il cappello di qualche gruppo o associazione, ma un collettore che stabilisce in modo concertato alcuni standard e garantisce la disponibilità anzitutto dei dati grezzi raccolti dai sensori. Tali dati poi possono essere utilizzati da chiunque lo desideri (GADS, BMP, VenetoStellato e chiunque altro abbia proposte utili in questo senso) per i propri progetti.
In questo, gli aspetti di qualità e “sicurezza” del dato non sono ignorati.
Per quanto da alcuni il concetto di “coordinamento” possa essere visto con un'accezione negativa o come una sovrastruttura inutile, il coordinamento che abbiamo proposto (ripetiamo: non da soli) è una realtà decisamente operativa e pratica...avendo iniziato a parlarne verso febbraio, già ora vediamo alcuni risultati iniziali e a breve (entro maggio) vedremo di dare ulteriori aggiornamenti.
Per completezza di informazione, il GADS è stato, chiaramente, coinvolto nella possibilità di prendere parte al coordinamento sopra detto. Per il momento non ci sono stati passi comuni successivi all'incontro dei primi di marzo (abbiamo indicazione che se ne riparlerà dopo l'estate). Questo per noi non rappresenta un problema. Siamo coscienti del fatto che, nell'ambito di attività svolte come associazioni non è semplice avere sempre tempo per interagire (dati i tanti altri impegni di tutti), e auspichiamo quindi che nei prossimi mesi si possa riprendere un dialogo.
Per quanto riguarda i soggetti con cui da tempo collaboriamo, siamo abbastanza tranquilli sul fatto che nel corso del 2011, nella somma di attività che abbiamo programmato come BMP, potremo dare un ulteriore contributo congiunto alla lotta all'inquinamento luminoso.
Nei casi in cui, però, ci siano dubbi di merito o di metodo, riteniamo opportuno, per quanto possibile, chiarire eventuali fraintendimenti che possano portare a spaccature, correnti, contrasti, ecc. La storia della lotta all'inquinamento luminoso in Italia ha già una serie di esperienze in questo senso e non ci teniamo né a crearne altre, ne a farne parte.
Siamo realisti e non pensiamo che sia sempre possibile arrivare a una base comune al 100%. Siamo altrettanto convinti, anche sulla scorta di altre esperienze piuttosto concrete negli scorsi anni e su temi completamente diversi, ci sia spazio per un chiarimento che aiuti tutte le parti coinvolte a spendere meno risorse per avere un risultato migliore.
Concludiamo indicando due prossimi appuntamenti appuntamenti a cui siete tutti invitati- sabato 21 Maggio a Firenze a Terra Futura (Fortezza da Basso) . Dalle 16:30 alle 17:30 del progetto BMP e di inquinamento luminoso. Tra gli ospiti avremo anche Leopoldo Dalla Gassa di Venetostellato che parlerà dell'esperienza del Veneto.
- Lunedì 23 maggio ore 10.15, al Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica, terremo una lezione di due ore in cui parleremo sia di BuioMetria Partecipativa che di altre esperienze analoghe di mappatura che abbiamo proposto a negli scorsi anni, dando ampio spazio agli aspetti tecnologico-scientifici delle attività che portiamo avanti.
Speriamo che il parlarne in pubblico (negli ultimi mesi ne abbiamo parlato molto fra in un circuito più ridotto, per quanto non chiuso) possa portare spunti utili nella prosecuzione delle rispettive attività.
Vi ringraziamo per l'attenzione e la pazienza, e vi aspettiamo per confrontarsi di persona in uno dei prossimi appuntamenti.
Andrea Giacomelli e Francesco Giubbilini
Buiometria Partecipativa
