Ciao a tutti!
Reduce dalla magnifica nottata trascorsa a Monte Romano (magnifica anche al di là dell'aspetto "tecnico"), posso dire senz'altro che per me, all'esordio in questo genere di uscite, è stata davvero una piacevolissima scoperta.
Sono molto contento di aver conosciuto di persona un bel numero di appassionati che condividono la mia stessa meraviglia per le bellezze del cielo.
Un grazie a tutti e spero di poter ripetere quanto prima.
astroaxl ha scritto:
Una nota: inviterei il proprietario della Ioptron SmartEq, del quale non mi ricordo il nome e mi scuso tanto, a presentare il suo setup veramente interessante. Praticamente un setup fotografico completo con autoguida e scatto, controllato da tablet, credo android, tramite hot-spot wireless. Veramente una grandissima cosa.

Be', intanto grazie davvero per l'apprezzamento, mi fa un grandissimo piacere!

Per sintetizzare, il cuore di tutto l'ambaradam è costituito da un Raspberry Pi sul quale ho installato una Raspbian standard, anche se ho dovuto ricompilare il kernel perché (non si sa per quale motivo) la Raspbian non ha di default il modulo sg.ko, necessario per "vedere" la mia reflex (Pentax K-5) come dispositivo SCSI generico.
Sul RPi ho poi compilato e installato la versione Linux di PHD (o meglio, più che PHD è una via di mezzo tra un clone e un porting) e ho scritto un frontend GUI per l'utility (a riga di comando) che comanda lo scatto remoto della K-5.
Per finire, ho preso una scheda di rete wireless su USB che supporta la modalità Access Point e ho configurato il RPi in modo da funzionare, appunto, da access point per una rete appositamente configurata. All'avvio, inoltre, viene fatto partire anche un accesso remoto tramite VNC.
Quindi, una volta sistemata la montatura, collegati la camera di guida (inserita su un cercatore da 50mm) e lo scatto remoto della DSLR al RPi, messo a fuoco e puntato l'oggetto, mi connetto con il tablet Android (che riceve in DHCP l'indirizzo IP dal RPi) via VNC al RPi, avvio il clone PHD e faccio le classiche operazioni di calibrazione e, una volta completate, avvio lo scatto remoto via software impostando tempo di esposizione, numero di pose, sensibilità ecc.
L'ulteriore comodità è il fatto che i file grezzi non vengono memorizzati sulla DSLR ma direttamente sul RPi, per cui si possono tranquillamente controllare (mentre le pose continuano) sul tablet con un qualsiasi file manager.
Questo è quanto

Devo dire che finora il sistema si è dimostrato sorprendente (anche per me

) in quanto a facilità e comodità di utilizzo ma anche stabilità e affidabilità.
Un ulteriore aspetto che renderebbe il sistema ancora più interessante potrebbe essere un qualcosa per la messa a fuoco da remoto: ci sto facendo un pensierino...

Se qualcuno è interessato ad altri aspetti della cosa, sono qui...

Grazie ancora a tutti!
Pierluigi