I Media stanno iniziando a dare notizie migliori :
su La Stampa esce un bel confronto. Avete voglia di scrivere al Sindaco di Bologna sulla sua pagina Facebook ricordandogli che da 10 anni ha una buona legge da applicare per migliorare la sua città e risparmiare? Che cosa aspetta?
Un'estratto de La Stampa che vi rende l' idea delle differenze, soprattutto bellissimo il DERBY Reggio Emilia-Bologna
TORINOPer ridurre i costi accensioni selettive
Nel 2011 Torino, forte di 96 mila punti luce, ha consumato in totale oltre 170 milioni di KWh (edifici comunali più illuminazione pubblica) per un fatturato di 30,81 milioni: meno 2,5% rispetto al 2010. Anche così, un assegno quotidiano di 35 mila euro - tanto costa, ogni notte, illuminare la città - è un lusso. Quest’anno l’assessore al Bilancio Passoni ha promosso un tavolo di lavoro per ridurre ulteriormente la spesa. Come? Limitando l’illuminazione decorativa nei giorni festivi, riducendo l’accensione di 20 minuti tra mattino e sera, spegnendo le fontane luminose durante la settimana, rinegoziando contratti e convenzioni. La legge di stabilità imporrà di tagliare ancora: si attendono istruzioni.
VENETOI soldi della Regione per i progetti locali
La giunta regionale ha stanziato 1.250.000 euro per i 125 Comuni che predisporranno un piano-illuminazione che contenga l’inquinamento luminoso. «Il Veneto – ha commentato l’assessore Maurizio Conte - è stata la prima regione italiana a prendere coscienza del fenomeno, già nel 1997 aveva approvato una normativa in materia». Le somme a bilancio hanno permesso di finanziare tutte le richieste pervenute (al 50% della spesa ritenuta ammissibile e per un importo non superiore a 20.000 euro): in seguito la Regione dovrà valutare e finanziare le richieste di chi vorrà adeguare gli impianti esistenti e realizzare nuovi impianti di illuminazione pubblica e stradale».
REGGIO EMILIAPerfino Calatrava ha pagato pegno
Anche i ponti di Calatrava hanno pagato pegno. E non poteva essere diversamente dato che Reggio Emilia, come tutti i Comuni, deve lavorare di lima. Stando ai dati riportati sul giornale on-line «Eco dalle Città», i risultati non si sono fatti attendere: al netto dell’operazione «Cieli bui», il Comune ha risparmiato nell’ultimo anno 400 mila euro. Da due anni è in atto uno spegnimento ragionato, frutto di un piano energetico basato su priorità. Nelle rotonde i corpi illuminanti sono stati ridotti da 8 a 4, spenti i lampioni lungo le piste ciclabili, ridotto il flusso luminoso in alcune fasce orarie. Su 35 mila punti luce, circa sei mila sono già stati spenti. Altri interventi sono allo studio.
BOLOGNA“Il governo si muove come un troglodita”
«L’ operazione “Cieli bui” mi sembra il provvedimento di un governo troglodita». Non usa mezzi termini il segretario del Pd di Bologna Raffaele Donini, che commenta la notizia dei tagli all’illuminazione pubblica sulla bacheca di Facebook. Parole dirette anche a placare la rabbia dei cittadini, esasperati dai continui guasti alla rete elettrica stradale che in queste settimane ha trasformato la città in una dark city. L’assessore ai lavori pubblici Malagoli ha contestato la decisione del governo Monti: «L’illuminazione di strade e aree urbane è importante per la sicurezza stradale e per la vivibilità. Faremo di tutto perché il provvedimento non mini la serenità dei cittadini».
Embé? Datte da ffa, vedemo che fai tu, visto che te diverti solo affà er disfattista ppé+ partito preso e le purci all'artri...