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Autore Messaggio
MessaggioInviato: lunedì 15 ottobre 2012, 21:31 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:35
Messaggi: 16955
Località: Dove mi portano le stelle
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Falco251 ha scritto:
...
Il "profilo" di Felix poteva essere tutto tranne che supersonico: e' corretto quindi parlare di "volo supersonico"? Se si intende solo che cadeva a velocita' superiori a Mach 1, allora capisco, ma da un punto di vista tecnico non penso sia del tutto corretto.


Da un punto di vista tecnico in teoria non potremmo quasi mai essere certi di avere un volo supersonico allora in quanto ci saranno sempre punti dei punti (e non solo dell'ala ma per esempio della fusoliera o dei profili di coda) in cui il punto di mach critico superiore non viene raggiunto.
In base a ciò allora il volo di Yaeger non è stato il primo volo supersonico in quanto superò come velocità di pochissimo il cosidetto "muro del suono" e perciò sicuramente parti del velivolo erano a velocità subsonica, da un punto di vista tecnico. E allora chi volò per primo alla velocità supersonica?
Credo che il raggiungimento del punto di mach critico inferiore sia già sufficiente per dire che si è raggiunta la velocità del suono

Falco251 ha scritto:
...Piu' che freddo mi chiedevo se invece avesse caldo durante la parte iniziale della caduta (anche se aveva una tuta che sembrava quella degli astronauti, quindi presumo che l'isolamento sia decisamente efficace). Uno dei problemi del volo transonico e supersonico e' legato al calore che i materiali devono gestire a causa degli attriti. Tra l'altro uno dei modi per bruciare il ghiaccio e' proprio quello di volare ad alta velocita', almeno 400-450 nodi, dato che l'attrito scalda e lo scioglie.

Considera che nei primi istanti di volo la pressione era circa 1/1000 di quella al suolo e perciò l'attrito di conseguenza era minimo.
Nei primi 40 secondi di volo (dove dovrebbe avere raggiunto Mach1) la distanza coperta era, se ho fatto bene i conti, pari a poco meno di 8 km. Era perciò ancora a un'altezza superiore ai 30 Km con una pressione che poteva essere di pochi millesimi rispetto a quella al suolo. Anche in questo caso l'attrito era minimo.
Dopo la pressione è lentamente aumentata e perciò è aumentato l'attrito (ma la temperatura esterna diminuiva in quanto fino a circa 11 km dal suolo la temperatura passava da -15 a -70) ma contemporaneamente è diminuita la velocità di caduta. La dissipazione del calore (non così forte a mio modesto avviso) era perciò gestita bene a causa della bassa temperatura esterna

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MessaggioInviato: lunedì 15 ottobre 2012, 22:19 
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Iscritto il: domenica 29 gennaio 2012, 14:19
Messaggi: 405
Località: Roma e Belluno
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Mi piace la tua risposta Renzo, quanto dici e' vero. D'altra parte la realta' non coincide mai perfettamente con i modelli e parlare di un profilo e' diverso dal parlare di un aereo, figuriamoci di una persona che precipita a quella quota roteando su se' stessa.

Tuttavia resto un po' dubbioso e mi spiego meglio.
Un ala genera portanza in quanto il flusso sul dorso si muove piu' velocemente che sul ventre e questa differenza di velocita' crea una differenza di pressione. Il fatto che ci sia un'accelerazione fa si' che a velocita' di volo inferiori al Mach il flusso possa raggiungere la velocita' del suono (ossia si raggiunge il numero di Mach critico inferiore).
Su un'ala quello che si verifica aumentando ulteriormente la velocita' e' che si crea una zona (bolla supersonica) in cui il flusso si muove a velocita' superiore al Mach. Solitamente si osserva la presenza della cosiddetta onda d'urto a lambda, composta da un'onda d'urto obliqua seguita da una normale, che osservate sembrano formare la lettera greca lambda.
La violenza dell'onda d'urto normale provoca il distacco dello strato limite, ossia in effetti un piccolo stallo. Il cambio delle caratteristiche aerodinamiche dell'ala legate allo stallo fanno spostare l'onda d'urto.
Si crea cosi' un ciclo in cui l'onda d'urto si muove e cio' si manifesta sottoforma di buffeting, ossia di vibrazioni. Il problema del superamento del muro del suono e' proprio legato a questo movimento, dato che man mano che aumenta la velocita' le sollecitazioni sull'ala e il velivolo provocate dalle vibrazioni possono essere eccessive. Prima del volo di Yaeger numerosi sono stati i velivoli che si sono distrutti colpendo questo invisibile "muro" del suono.
Questo e' cio' che si verifica su un'ala, su un "profilo" come quello di una persona mi viene difficile pensare a come possa comportarsi il flusso aerodinamico e soprattutto come si possano comportare onde d'urto sul suo corpo (se il suo "profilo" ne ha create). C'era solo la bow shockwave?

Come possiamo concordare allora sulla questione?
Secondo me possiamo dire che Felix, come Yaeger, hanno volato a velocita' di volo (M-infinito) superiori a Mach 1, quindi supersonica.

Per la questione della densita' dell'aria, il fatto che Felix abbia raggiunto una velocita' stabile dopo qualche decina di secondi e che poi abbia iniziato a rallentare e' chiaro indice di attrito, indipendentemente dal fatto che si trovasse a 30.000m. Lo Shuttle, anche se effettivamente e' un paragone un po' infelice visto che le velocita' coinvolte sono quelle del campo ipersonico e l'energia e' a livelli elevatissimi, inizia a subire l'effetto dell'atmosfera gia' a 100-120km di altitudine.
Concordo con quanto dici relativamente alla dissipazione della temperatura fino alla tropopausa.

In ogni caso mi sembra un'impresa veramente notevole, con potenziale notevole per migliorare la tecnologia e la sicurezza del volo spaziale: penso per esempio allo sviluppo di nuovi sistemi di emergenza per l'evacuazione dell'equipaggio da navette spaziali future in caso di problemi.

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Falco251 - Stefano
Binocolo: Pentax PCF-WPII 10x50
Telescopio: TecnoSky APO 80/480, a breve un ONTC 200mm f/4
Oculari: Nagler 5mm e 13mm, Hyperion 17mm, Axiom 23mm, Panoptic 35mm
Accessori: PowerMate 2x, QHY5, FeatherTouch Microfocuser, PowerTank 17, Dew zapper, Self made 115Ah battery pack
Camera: SBIG STT-8300, self guiding FW, Baader LRGBC Ha OIII SII


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MessaggioInviato: lunedì 15 ottobre 2012, 23:26 
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Iscritto il: domenica 29 luglio 2012, 14:55
Messaggi: 602
Località: Schio / Padova
Tipo di Astrofilo: Visualista
Vorrei segnalare il sito ufficiale http://www.redbullstratos.com/ , pieno di interessanti informazioni circa la tecnologia impiegata, oltre ovviamente ai favolosi video anche "on-board" sulla visuale di baumgartner che non sono stati trasmessi alla diretta.

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Giuiba, fulminatore di lampioni.

Osservo con: dobson GSO 10"... e un paio di occhi miopi.


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MessaggioInviato: martedì 16 ottobre 2012, 9:52 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 14:35
Messaggi: 4613
Località: Padova
Per dare un'idea di quanto sottile sia l'atmosfera terrestre (almeno quella zona che noi consideriamo vivibile), se rapportiamo la dimensione della Terra a quella di un pallone da calcio il punto di lancio sarebbe stato a meno di un millimetro dalla superficie (la ISS orbiterebbe a meno di un centimetro)!

Donato.


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