ippogrifo ha scritto:
Stasera ho visto il Cielo...
come non lo vedevo da quarant'anni a questa parte.
Sono andato in altura, a 1800 metri, e l'ho visto, come Dio comanda.
L'ho visto, ragazzi, con le sue stelle potenti, l'ho visto come i Primitivi.
L'ho visto come chi tracciava le linee tra una stella e l'altra per disegnare le costellazioni.
E me lo sono bevuto tutto come acqua fresca e me lo sono stampato bene negli occhi.
Ho solo questo da dire.

È quello che fa di me un osservatore visuale.
Con tutto lo sbattimento che comporta, le ore di macchina, il dover rimontare tutto da capo ogni volta, il finire quasi sempre da solo, in mezzo al nulla, non di rado accanto a cimiteri (sono gli unici posti dove ti portano strade carrabili, non trovi lampioni, né traffico, né gente viva a rompere le scatole). È quell'emozione lì, lo stare con la terra sotto i piedi e l'Universo sopra la testa, guardare coi miei occhi un vuoto incommensurabile riempito di puntini luminosi, irraggiungibili.
Ho provato a raccontarla
mille volte, ma non è raccontabile. È come provare a descrivere i colori ad un non vedente...
Anch'io non ho altro da aggiungere.