ippogrifo ha scritto:
Non è così proibitivo costruire la curva di luce, una volta che si ha la strisciata sul sensore.
Allegato:
Estrapol.jpg
Ogni pixel è, di fatto, uno strumento che misura la quantità di luce ricevuta.
L'asse dei tempi è immediatamente calibrabile, visto che la rotazione terrestre è ben nota.
Se il software di acquisizione è ben sincronizzato con l'UT, nei metadati dei fit vengono registrati l'instante d'inizio dell'esposizione e la sua durata.
(il disegnetto è solo a mo' d'esempio, per rendere l'idea, ovviamente bisognerebbe lavorare con l'elaborazione digitale dell'immagine)
Non è esattamente così, per un risultato di valore "veramente" scientifico occorrerebbe lavorarci su molto e con software giusti (non amatoriali), comunque, si possono ricavare risultati eccellenti (a livello amatoriale): in ogni caso prima di avere i risultati definitivi di tutte le osservazioni di questa occultazione occorrerà aspettare per quelli preliminari, alcune settimane/mesi, per quelli definitivi 1-2 anni, come è successo per tutte le precedenti occultazioni.
Piuttosto perchè non prepararci per la prossima occultazione sfruttando l'entusiasmo di questa?
Ciao.
Roberto Gorelli