E' vero. Pago pegno.
ABSTRACT
Context: EZ Canis Majoris is a classical Wolf-Rayet star whose binary nature has been debated for decades. It was recently modeled as an eccentric binary with a periodic brightening at periastron of the emission originating in a shock heated zone near the companion.
Aims: The focus of this paper is to further test the binary model and to constrain the nature of the unseen close companion by
searching for emission arising in the shock-heated region.
Methods: We analyze over 400 high resolution the International Ultraviolet Explorer spectra obtained between 1983 and 1995 and
XMM-Newton observations obtained in 2010. The light curve and radial velocity (RV) variations were fit with the eccentric binary
model and the orbital elements were constrained.
Results: We find RV variations in the primary emission lines with a semi-amplitude K1 ∼30 km s−1
in 1992 and 1995, and a second
set of emissions with an anti-phase RV curve with K2 ∼150 km s−1
. The simultaneous model fit to the RVs and the light curve
yields the orbital elements for each epoch. Adopting a Wolf-Rayet mass M1 ∼20 M leads to M2 ∼3-5 M, which implies that the
companion could be a late B-type star. The eccentric (e=0.1) binary model also explains the hard X-ray light curve obtained by
XMM-Newton and the fit to these data indicates that the duration of maximum is shorter than the typical exposure times.
Conclusions: The anti-phase RV variations of two emission components and the simultaneous fit to the RVs and the light curve are
concrete evidence in favor of the binary nature of EZ Canis Majoris. The assumption that the emission from the shock-heated region
closely traces the orbit of the companion is less certain, although it is feasible because the companion is significantly heated by the
WR radiation field and impacted by the WR wind
ASTRATTO
Contesto: EZ Canis Majoris è una classica stella Wolf-Rayet la cui natura binaria è stata discussa per decenni. È stato recentemente modellato come un binario eccentrico con un periodico schiarimento al periastron dell'emissione originata in una zona riscaldata da shock vicino al compagno.
Obiettivi: L'obiettivo di questo documento è testare ulteriormente il modello binario e limitare la natura del compagno intimo invisibile di ricerca dell'emissione nella regione riscaldata dagli shock.
Metodi: analizziamo oltre 400 ad alta risoluzione gli spettri di International Ultraviolet Explorer ottenuti tra il 1983 e il 1995 e Osservazioni XMM-Newton ottenute nel 2010. Le variazioni della curva della luce e della velocità radiale (RV) sono state adattate al binario eccentrico il modello e gli elementi orbitali erano vincolati.
Risultati: troviamo variazioni di RV nelle linee di emissione primarie con una semi-ampiezza K1 ∼30 km s − 1 nel 1992 e 1995 e un secondo serie di emissioni con curva RV anti-fase con K2 ∼150 km s − 1.
Il modello simultaneo si adatta ai camper e alla curva della luce produce gli elementi orbitali per ogni epoca. L'adozione di una massa di Wolf-Rayet M1 ∼20 M porta a M2 ∼3-5 M, il che implica che il
il compagno potrebbe essere una stella in ritardo di tipo B. Il modello binario eccentrico (e = 0,1) spiega anche la curva della luce a raggi X dura ottenuta da XMM-Newton e l'adattamento a questi dati indicano che la durata massima è inferiore ai tempi di esposizione tipici.
Conclusioni: sono le variazioni RV anti-fase di due componenti di emissione e l'adattamento simultaneo ai camper e alla curva della luce prove concrete a favore della natura binaria di EZ Canis Majoris. Il presupposto che l'emissione dalla regione riscaldata dagli shock traccia da vicino l'orbita del compagno è meno certo, anche se è fattibile perché il compagno è notevolmente riscaldato dal
Campo di radiazione WR e influenzato dal vento WR.Ogni volta mi meraviglio di quante informazioni si possano ricavare dalle onde elettromagnetiche in arrivo e che modelli sofisticati si riescano a costruire per i sistemi stellari studiati.
Mi piange il cuore pensare che tra poco tutte queste conoscenze verranno sepolte nel cosmo per i millenni a venire insieme alla nostra bella civiltà.
NB: la traduzione non è granché, ma almeno dà l'idea dell'argomento trattato nel papero.