Lorenzo2 ha scritto:
Sì Tonino,
è incredibile quante cose si possono dedurre dalle variazioni di luminosità di un puntino nel cielo.
Hai mai provato a pensare cosa si potrebbe dedurre dallo spettro di un asteroide?
Saluti
Lorenzo Franco
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A81 Balzaretto Observatory, Rome
http://digilander.libero.it/A81_Observatory/https://www.facebook.com/a81balzarettobservatory/Tanto per alzare l'asticella dell'ostacolo:
gli asteroidi ruotano con periodi di alcune ore quindi uno spettro asteroidale sarebbe
una "miscelanea" di tutte le superfici dell'asteroide che si sono rese visibili per l'osservatore
durante la ripresa dello spettro, uno spettro quindi ci darà la composizione "generale" dell'oggetto
ma lavorando gli spettri come lavorate i dati fotometrici dovrebbe essere possibile ricavare la
mappatura "chimica" dell'asteroide. Magari lavorando sull'intensità di ogni riga separatamente,
ossia cose se venisse fatta una fotometria monocromatica dell'intera superfice asteroidale
ripetuta per ogni riga prominente (in assorbimento o emissione) si dovrebbe ricavare la composizione
chimica punto per punto dell'intero asteroide alla stessa stregua di quelle ricavate con gli strumenti
delle sonde spaziali inviate a studiare gli asteroidi.
Spero di essermi spiegato bene.
Perché non provarci? Mi rivolgo in particolare agli astronomi professionisti.
Suppongo che per questo lavoro occorra molto tempo in programmazione di software
ma ora purtroppo abbiamo tutto il tempo necessario.
Ciao.
Roberto
Ce la faremo