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Autore Messaggio
MessaggioInviato: mercoledì 12 febbraio 2020, 20:25 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Ho smanettato a lungo nelle impostazioni di Astrometrica, procedendo spesso solo per tentativi e per vaghe intuizioni.
Mi piacerebbe affrontare l'argomento in modo più rigoroso, se possibile.
Apro questa discussione per raccogliere tutte le note ed i trucchi che riguardano l'uso del programma e le sue impostazioni.
Sarebbe pure interessante approfondire i dettagli relativi alle procedure interne al programma e agli errori nelle misure.

Per favorire la discussione allego questo link:
http://asteroidi.uai.it/PDF/Tutorial_Setting_Astrometrica.pdf

Nonostante il costo irrisorio della licenza, ritengo che Astrometrica sia una grandissima invenzione per veicolare in modo ordinato il flusso-dati delle osservazioni e monitoraggio dei corpi minori del sistema solare tra chi è interessato, in coordinamento con MPC.

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Costanzo
"Una cosa ho imparato nella mia lunga vita: che tutta la nostra scienza è primitiva e infantile
eppure è la cosa più preziosa che abbiamo" (A. Einstein).


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MessaggioInviato: venerdì 14 febbraio 2020, 12:01 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Eccoci qua.
Mettiamo subito il dito nella piaga. Tratta dal manuale linkato sopra,
è la scheda più difficile della finestra delle impostazioni.
Allegato:
Impostazioni 01.jpg
Impostazioni 01.jpg [ 221 KiB | Osservato 3809 volte ]

Allegato:
impostazioni 02.jpg
impostazioni 02.jpg [ 494.18 KiB | Osservato 3808 volte ]

Leggiamola e meditiamola fino qui.
:think:
L'autore del manuale parla in prima persona riferendo la sua traduzione e la sua esperienza.
:think:

Può aiutare la rappresentazione tridimensionale di AstroArt6 del profilo delle stelle:
Allegato:
Stella 01.jpg
Stella 01.jpg [ 1.05 MiB | Osservato 3798 volte ]

Allegato:
Stella 02.jpg
Stella 02.jpg [ 1.05 MiB | Osservato 3798 volte ]

Allegato:
Stella 03.jpg
Stella 03.jpg [ 1.59 MiB | Osservato 3798 volte ]

Si intuisce che sull'asse Z, in verticale, venga rappresentata la quantità di luce ricevuta da ogni pixel.

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MessaggioInviato: sabato 15 febbraio 2020, 19:05 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Troviamo un termine: centroide.
Sarebbe equivalente a baricentro.
https://it.wikipedia.org/wiki/Baricentro_(geometria)

Mi sa che qui bisognerebbe cercare qualche supporto teorico … :think:

Comunque quei termini, ad esempio centroide e flusso, compaiono nella finestra di calcolo della posizione di Astrometrica:
Allegato:
Centroid_flux.jpg
Centroid_flux.jpg [ 553.92 KiB | Osservato 3768 volte ]

:think:

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MessaggioInviato: domenica 16 febbraio 2020, 23:38 

Iscritto il: giovedì 4 gennaio 2018, 3:26
Messaggi: 598
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Seguo con interesse :)
Lo leggo con calma


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MessaggioInviato: domenica 16 febbraio 2020, 23:38 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Ecco come il parametro raggio di apertura (variabile da 6->8->10 pixel) nelle impostazioni di Astrometrica influisce sulle grandezze rilevate nella finestra di riconoscimento dell'oggetto (animazione):
Allegato:
param03bis.gif
param03bis.gif [ 633.96 KiB | Osservato 3734 volte ]

Il corpo selezionato nel fotogramma è sempre il medesimo.
Animazione più lenta per favorire la lettura dei parametri:
Allegato:
param03bis_.gif
param03bis_.gif [ 633.96 KiB | Osservato 3734 volte ]

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MessaggioInviato: lunedì 17 febbraio 2020, 10:00 
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Iscritto il: mercoledì 8 febbraio 2006, 15:08
Messaggi: 9519
Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Fotografo
Ippogrifo, se la tua incertezza è relativa a quale misura deve corrispondere il raggio d'apertura,
ti dico per esperienza che non deve essere ne esattamente pari al diametro della centrica stellare,
ma neanche ben più largo della stessa. L'importante è che nella misurazione ricada tutta la gaussiana
del profilo stellare.
In ultimo devi sapere che le magnitudini generate dalle misurazioni di Astrometrica debbono SEMPRE
esser intrerpretrate con il beneficio d'inventario, essendo assolutamente orientative.
Cari saluti,

Danilo Pivato

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MessaggioInviato: lunedì 17 febbraio 2020, 12:09 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Ciao, Danilo, grazie per l'intervento. :thumbup:
Certamente abbiamo assodato (e ripetuto in molte occasioni) che la magnitudine stimata da Astrometrica è solo indicativa.
L'intento di questa discussione è più generale.
E' quello di dare una veste un po' più consapevole e più scientifica alla scelta di alcune impostazioni cruciali di Astrometrica.
Le animazioni che propongo fanno vedere bene che cosa varia quando si cambia, in questo caso, il raggio di apertura, non solo nei risultati, ma anche nel significato dell'impostazione.
Aggiungo quest'animazione; la finestrella è quella del centroide (Centroid):
Allegato:
param03ter.gif
param03ter.gif [ 476.11 KiB | Osservato 3714 volte ]


Occhio al Flux, il Flusso.

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MessaggioInviato: lunedì 17 febbraio 2020, 22:02 

Iscritto il: giovedì 4 gennaio 2018, 3:26
Messaggi: 598
Tipo di Astrofilo: Visualista e Fotografo
Ma la stima della magnitudine viene eseguita/calcolata dal programma anche sulle stelle che si usano come riferimento o invece di quelle già note mi fornisce la magnitudine conosciuta, pescando per esempio da un database?

Forse mi rispondo da solo, essendo un programma che misura, misura tutto anche le stelle...?

Quindi ipoteticamente anche avendo filtri appositi (giusto per curiosità, non so niente di tutto ciò) non avrei comunque una stima precisa da questo punto di vista con questo programma? Chiedo questo perchè appunto ho visto che fa scegliere diversi tipi di filtri. Però forse non è questo il suo scopo giusto?

Ho notato in quelle due misere prove eseguite che la magnitudine stimata era abbastanza corretta restando nel'ordine dei decimali.
Cioé insomma non male visto che tra l'altro come filtro luminanza ho un idas d1 che per fare misure non penso sia il massimo :)


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MessaggioInviato: lunedì 17 febbraio 2020, 23:50 
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Iscritto il: domenica 8 maggio 2011, 20:54
Messaggi: 14800
Località: (Bs)
Astrometrica non è un programma di fotometria, ma una stima della magnitudine la fa*.
Tanto è vero che tra i residui c'è anche quello della magnitudine, e una stella può essere fuori tolleranza anche perché non risulta della magnitudine attesa entro i limiti.
MPC raccoglie nel database delle osservazioni che provengono dagli osservatori anche le magnitudini stimate (degli asteroidi) ben sapendo che sono ottenute in buona parte dai rilievi con Astrometrica. A me non ha mai contestato niente da questo punto di vista.
Certo, va detto a chiare lettere, la misura fotometrica è un'altra cosa.

Quello che mi stuzzica adesso è capire come agiscono altri parametri, oltre al Raggio di Apertura (Aperture Radius) che, abbiamo visto, gioca un certo ruolo ben preciso. Il programma è un po' ermetico, ma ho l'impressione che alcune definizioni al suo interno siano tremendamente classiche.

Niente di trascendentale, solo l'intento di migliorare la padronanza, in modo da lavorare con migliore cognizione di causa.

Appena ho tempo provo a eseguire qualche riduzione su un certo fotogramma cambiando volutamente qualche altro parametro per vedere come risponde il riconoscimento delle stelle ( cerchietti verdi e cerchietti gialli) …
Allegherò ...
:wave:

*Nelle impostazioni c'è anche questa finestrella, giustamente come dicevi tu.
La riporto, per chiarezza e per completezza, per coloro che fossero interessati.
Allegato:
param04.gif
param04.gif [ 29.27 KiB | Osservato 3683 volte ]

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MessaggioInviato: martedì 18 febbraio 2020, 8:30 
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Iscritto il: giovedì 9 febbraio 2006, 13:15
Messaggi: 639
Località: Roma
Ciao,
volevo fornire il mio punto di vista alla discussione.
A mio parere il raggio d'apertura migliore è quello che minimizza il valore "Fit RMS". In pratica è quello che approssima meglio la gaussiana (Point Spread Function).
La banda fotometrica da scegliere è legata all'uso o meno dei filtri fotometrici. Con le immagini non filtrate (clear) la banda fotometrica da scegliere dipende dal tipo di CCD utilizzato. Ad esempio i sensori delle camere Sbig hanno il picco di sensibilità centrato nella banda R mentre alcuni sensori Sony presentano tale picco nella banda V. Tutto questo serve ad Astrometrica per scegliere gli opportuni valori di magnitudine dei cataloghi da utilizzarsi per la riduzione fotometrica.
Certo Astrometrica non nasce per fare fotometria ma comunque la bontà dei valori fotometrici ottenuti dipende molto dal catalogo utilizzato. Ad esempio il catalogo CMC15 fornisce degli ottimi valori di magnitudine in banda r' con una dispersione tipica di 0.03 mag.

Saluti
Lorenzo Franco

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A81 Balzaretto Observatory, Rome
http://digilander.libero.it/A81_Observatory/
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