1° Forum di Astronomia Amatoriale Italiano

Nessuna parentela che io sappia... al limite, piuttosto con Gene, come scrisse tempo fa il mod!
Grazie per la risposta: alla fine, dopo giorni di titubanza, a rischio della galera, ho scelto la possibilità (spero remota) di andarci, ma almeno un po' acculturato...

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Mascalzon. Di Gran Croc.!

Salve Sig.Fulvio le tolgo il dubbio sul funzionamento dell'Uvex da me costruito. Allego la lampada a fluorescenza e relativo spettro.
Saluti Tonino

Ciao a tutti,
dopo numerosi tentativi sono riuscito finalmente ad ottimizzare lo spettroscopio Uvex3 ed ho realizzato, nella mia città, lo spettro del fondo cielo, che allego.

Dallo spettro si evince che nella mia zona prevalgono le lampade al sodio ad alta pressione (HPS, High Pressure Sodium) rispetto ai LED. Si capisce dal fatto che nel profilo domina lo spettro tipico della lampada HPS, caratteristica che si può osservare nel lavoro di C. Buil:

http://www.astrosurf.com/buil/us/spe2/c ... burb_1.gif

Il modesto contributo dei LED si identifica comunque nella gobba centrata intorno a 4500 A.

E’ possibile rilevare anche una terza sorgente, le lampade a fluorescenza, che genera le tipiche righe del mercurio e di altri elementi a 4358 A, 5461 A, 6113 A, ecc.

Comunque le principali righe del mio spettro coincidono con quelle degli spettri di Umberto e Lorenzo
Saluti Tonino




EDIT: inserito grafico corretto per la risposta strumentale.

Ottimo lavoro Tonino, vedo con piacere che stai affinando la tecnica, chiaramente la strada è tutta in salita, ma sono sicuro che ben presto ci sorprenderai con risultati ben più interessanti…tipo; qualche spettro stellare ?

Dalla qualità delle due immagini postate deduco che non usi più le lamette di temperamatite, vero ?

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Paolo
Lunt 60-Ha--Lunt 60-CaII K - e....molto altro che, aimè, mi consente di fare solo astronomia quantitativa ! (Cit.)

Esatto!

Grazie Tonino per aver condiviso lo spettro dell'inquinamento luminoso della tua città.
Umberto Sollecchia

Discussione molto interessante.

Leggendo, mi viene da parlare di un trucco fai da te da grattavetro, per chi non lo conoscesse già.

Anche noi utilizziamo spesso lamette da temperamatite oppure quelle da barba, per realizzare le fenditure impiegate nel test di Foucault, e non solo. Ma, per evitare che esse generino una quantità di frange di diffrazione che disturbano la nettezza di ciò che si vuol vedere, dobbiamo "spianare" il loro il filo tagliente, sempre finemente frastagliato dall'affilatura, strofinandolo bene per il lato lungo, su una superficie di vetro.

La notevole quantità disturbante di quelle frange spurie vicinissime fra loro, generate dal tagliente microfrastagliato, è tanto maggiore quanto lo è la finezza della fenditura. E succederebbe sempre per la classica da 10 o 12 micron, molto fine ma molto facile da costruire, perchè comodamente "tarabile" a quella precisa apertura, mettendo le lamette contro un pezzo di nastro magnetico da videocassetta usato come distanziale.

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WWW.GRATTAVETRO.IT, blog del fai da te astronomico