Complimenti Lorenzo, eccellente osservazione! Io e l’astrofilo francese Olivier Garde abbiamo avuto la fortuna di iniziare le riprese molto presto e, con il supporto del prof Steve Shore, abbiamo potuto annunciare la sua conferma spettroscopica con l’ATel #11802:
http://www.astronomerstelegram.org/?read=11802Allegato:
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Lo spettro indica che la nova classica si trova in una delle fasi iniziali definita “Fe curtain”, il continuo è intenso e quasi tutte le righe spettrali si presentano in assorbimento con molti profili P-cygni. In emissione sono solo la fortissima riga H-alfa ed alcune righe del ferro ionizzato. Nell’ATel abbiamo indicato anche la velocità massima di espansione del guscio di idrogeno, misurata dal punto in cui l’assorbimento P-cygni si ricongiunge al continuo e che vale circa -1700 km/s. Sono in pratica gli strati più esterni e veloci del guscio. Il forte assorbimento interstellare si evince sia dal continuo arrossato che dall’intensa riga di assorbimento del sodio a 589 nm che nei nostri spettri a bassa risoluzione appare singola mentre nel profilo di Olivier preso con uno spettrografo echelle è perfettamente risolta nelle componenti D1 e D2. Tale assorbimento non è generato dalla nova ma dalle polveri che si trovano lungo il percorso dei fotoni.
Nelle fasi successive molte righe dovrebbero cambiare dallo stato di assorbimento a quello di emissione. Durante il declino il guscio tende a diventare meno denso e più trasparente. Nell’ultima fase “nebulare” il continuo spettrale sparisce quasi del tutto e restano solo righe di emissione più o meno allargate per effetto Doppler. Ogni nova naturalmente è diversa e i tempi necessari per attraversare queste fasi sono molto variegati. A volte, durante il declino delle nove, sono capitate improvvise risalite di luminosità con ritorno alla fase di fe-curtain (ad esempio per la Nova ASASSN-17hx apparsa lo scorso anno). Altre volte lo spettro è cambiato alternando righe elio/azoto e quelle del ferro.
Consiglio a tutti di osservare l'interessante Nova Sct 2018 che al momento brilla di mag V tra 10 e 11. Chi usa lo Star Analyser dovrebbe per sicurezza prendere almeno due spettri con diverso orientamento della dispersione rispetto al campo stellare. Serve per capire se lo spettro è contaminato da qualche stella di campo che risulterebbe in una falsa riga di emissione. La nova infatti si trova in direzione del centro galattico, in una zona fitta di stelle.
Saluti Umberto