Ciao a tutti, desidero ringraziare Roberto, Nico e Lorenzo per i calorosi commenti (anche da parte di Umberto). A causa del tempo libero davvero ridotto all'osso non riesco a frequentare i forum come vorrei ed infatti nel corso degli anni ho drasticamente diminuito i miei interventi dappertutto, anche sul piccolo forum locale (Quasar) e sui mezzi di informazione del gruppo ARAS (Astronomical Ring for Access to Spectroscopy) di cui faccio parte.
Non so se capita anche ad altri... io mi trovo a dover scegliere tra svolgere sessioni osservative (e relativa fase di riduzione dati) oppure dialogare sul web. Tra gli impegni di famiglia e di lavoro spesso il tempo per fare entrambe le cose purtroppo non c'e'.
Visto che siamo in tema, volevo evidenziare quanto sia diventato importante per la comunita' astronomica il contributo degli astrofili spettroscopisti. L'elenco in formato pdf che trovate in allegato contiene sessanta pagine di riferimenti e abstract relativi a documenti scientifici in cui si e' fatto uso di spettri amatoriali. L'elenco non e' esaustivo dato che in gran parte tratta i lavori di astrofili del gruppo ARAS (di cui fanno parte diversi osservatori italiani). Parliamo quindi di un sottoinsieme della comunita' spettroscopica amatoriale.
I riconoscimenti vanno dai ringraziamenti fino alla partecipazione come co-autori o autori (e' il caso ad esempio di alcuni telegrammi astronomici). Considerate inoltre che la tendenza e' quella di un netto aumento delle collaborazioni con i professionisti dovuto anche alla rapida evoluzione di strumenti e metodi a disposizione dell'astrofilo.
Per quanto riguarda le potenzialita' dei lavori amatoriali cito un caso pratico a mio avviso molto significativo. Qualche giorno fa il Beijing Astronomical Observatory (BAO) ha confermato, utilizzando un telescopio Cassegrain di 2.16 metri di apertura, la natura di una supernova di diciassettesima magnitudine scoperta da Massimo Caimmi. La supernova ha ricevuto il nome SN 2017iub. Dallo spettro si e' dedotto che si tratta di una supernova di tipo II. L'emissione dopo i 6500 Angstrom ed il profondo assorbimento sui 6300A circa, entrambi molto allargati per effetto Doppler, sono dovuti infatti al guscio di idrogeno che si espande velocemente ed e' tipico di questa tipologia di SN. Ma non e' di questo che voglio parlare, faccio invece notare come il profilo sia molto rumoroso, d'altra parte la supernova era abbastanza debole ed evidentemente il segnale raccolto e' stato valutato sufficiente per lo scopo.
Allegato:
SN 2017iub_BAO.jpg [ 100.67 KiB | Osservato 5312 volte ]
Allo spettro professionale ne contrappongo uno amatoriale che riguarda un'altra supernova, anch'essa di tipo II (IIP per la precisione), preso diversi anni fa con il reticolo diffrattivo Star Analyser 100 ed un C9.25 quando la SN brillava con una magnitudine in banda V di poco inferiore alla tredicesima (il grafico mostra due profili presi il 12 e il 21 giugno 2011).
Allegato:
SN2011dh_full.jpg [ 111.33 KiB | Osservato 5312 volte ]
Cosa c'e' di particolare? Lo spettro preso con la strumentazione amatoriale contiene piu' informazioni di quello professionale! Come ho detto in precedenza, cio' e' dovuto principalmente al minore rapporto segnale/rumore del profilo BAO in conseguenza della scarsa luminosita' del soggetto e del tempo di integrazione usato.
Morale: sappiamo che con la nostra strumentazione non potremo spingerci cosi' profondi come fanno i grandi osservatori e sappiamo anche che i transienti piu' luminosi appaiono piu' raramente in cielo di quelli deboli; quando pero' un soggetto si trova alla portata di uno spettrografo amatoriale, non c'e' alcun dubbio che il lavoro dell’astrofilo contenga dati utilizzabili per scopi scientifici.
Il mio e’ solo un esempio basato sul piu' semplice degli spettrografi (normalmente usiamo strumenti a fenditura), tuttavia aiuta a capire come mai la lista in allegato sia cosi' corposa e perche' i professionisti organizzino campagne spettroscopiche in collaborazione con gli astrofili (non e' l'unico motivo ma se i nostri dati non fossero consistenti non si farebbe nulla).
Ricordate che la spettroscopia e' facile e divertente! Credetemi, e' piu' difficile realizzare una foto impeccabile di un soggetto del profondo cielo (ho praticato l'astrofotografia, croce e delizia, per tanti anni prima di dedicarmi completamente alla spettroscopia).
Un caro saluto e tanti auguri a tutti per le festivita' natalizie!
Paolo
PS: l'allegato proviene da una raccolta di Olivier Thizy, un astrofilo francese, integrata con i documenti piu' recenti.