Essendo l'argomento a mio avviso molto interessante, vorrei fare ulteriori precisazioni.
La dinamica del magnetismo solare nell'ombra delle macchie e della dinamo solare in genere è quanto di più difficile si possa misurare, per i seguenti motivi:
1- L'intensità dell'ombra e la sua estensione costituiscono due fattori importanti di B, ergo occorre essere certi che la fenditura dello spettroscopio sia centrata sul "core" dell'ombra.
2- La struttura dell'ombra stessa , con light bridge o meno, concorre a variare, a parità di altre condizioni, l'ouput di B
3- l'estensione e la struttura dell'intera regione attiva (unipolare, bipolare,multipolare, con o senza pori etc) concorre a far variare i valori di B della macchia della quale si esamina l'ombra.
4- L'apporto negativo del seeing diurno è massimo nel visibile (solo gli strumenti sui satelliti come l'HMI dell' l'SDO possono permettersi il lusso dell'osservazione nel visibile).
Le strumentazioni amatoriali come la mia (che tra l'altro mi sembra essere attualmente l'unica in Italia) non potranno mai avere capacità di controllo della stray light e del seeing come quelle professionali a terra, che comunque osservano le righe dell'IR vicino proprio per limitare al massimo l'effetto del seeing.
4- In ogni caso la mia media non potrà mai essere uguale a quella degli osservatori professionali per il semplice fatto che questi hanno un range di osservazioni che si spinge sino a valori di B 1400 G (che è il minimo per le macchie solari) mentre io non vado oltre i 1600 G .L'unica strada potrebbe essere un ulteriore miglioramento della mia strumentazione che peraltro è già a limite.Anche le correzioni di valore statistiche a mio avviso non hanno molto significato in un range come quello 1400-1600 G "border line" e soggetto a cospicue variazioni .In ogni caso mi sarebbe difficile operarle in quanto non conosco la serie dei dati che i ricercatori solari hanno usato per le loro medie.
Fatta questa premessa, vorrei precisare che la media di 4500 macchie alla quale ho fatto riferimento in precedenza, quella di cui al paper di Livingstone e F.Watson (NSO -Mc Math Pierce Solar telescope )del 2016 si ferma al 2015, quindi non tiene conto dell'evoluzione degli ultimi due anni compreso quello in corso; tale valore è peraltro poco in accordo con quello di altri ricercatori (Reza Rezaei e al. 2016) che hanno trovato valori medi di parecchio superiori.I due paper sono ai link sottoindicati.Il paragone quindi della mia media con quelle degli osservatori professionali deve necessariamente tener conto di tutti i possibili fattori di incertezza cui ho fatto cenno, oltre che a quelli derivanti dall'enorme differenza tra strumentazioni amatoriali e professionali da milioni di euro.Ciò nonostante, e con tutti i limiti cui faccio cenno, sono convinto che i valori da me trovati siano sufficientemente attendibili e reali e che possano costituire un punto a favore della ricerca amatoriale in Italia nel campo della fisica solare rispetto a quella degli altri paesi, Stati uniti compresi.
https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1604/1604.03050.pdfhttps://www.aanda.org/articles/aa/pdf/2 ... 557-14.pdf