Consultando le informazioni rese disponibili online dalla piattaforma Amazon, risultano acquistate, al momento, 18 copie del mio libro
“il cielo ritrovato”. Il libro è stato messo in vendita il 1° novembre 2018, data dalla quale sono passati ormai due mesi e mezzo. Si tratta, in pratica, di poco più di 7 copie al mese, oltretutto nell’arco temporale a ridosso dell’uscita, in cui è immaginabile la massima attenzione (negli ultimi 30 giorni le copie vendute sono state 2, una in formato cartaceo, l’altra digitale). Avendo iniziato questa avventura senza la minima idea di un qualsivoglia piano di marketing, non posso certo lamentarmi adesso. Resta il fatto che l’editoria digitale, in particolare senza un editore alle spalle, rimane un terreno ignoto e difficile da maneggiare.
Ringrazio intanto i 18 acquirenti che hanno concesso fiducia al mio lavoro, sperando che abbiano anche trovato il tempo di leggere il libro, e soprattutto che lo abbiano apprezzato. Dai lettori effettivi ho ricevuto pochissimi feedback, tutti largamente positivi, ma pur sempre pochissimi. Ringrazio quindi quelli che hanno speso il proprio tempo per rendermi partecipe della propria soddisfazione, purtroppo degli altri non so nulla.
Il fatto che sia, umanamente, più facile esternare emozioni positive rispetto a quelle negative, mi fa temere che il testo non li abbia soddisfatti (o al limite che non lo abbiano ancora letto). Come autore, mi è difficile pensare di migliorare se non ricevo commenti critici (qualcuno l’ho avuto, privatamente). E d’altro canto, se fosse un’opera perfetta ed
‘imperdibile’, immagino si sarebbe venduta di più.
Resto quindi sospeso in quest’indeterminazione, domandandomi se avrei dovuto fare qualcosa che non ho fatto o se, in quello che ho fatto, qualcosa era meglio evitarla.
Attendo pareri e suggerimenti.