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Iscritto il: domenica 7 settembre 2008, 11:45 Messaggi: 3011 Località: Roma
Tipo di Astrofilo: Visualista
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Visto che l'attuale pandemia ci obbliga a casa, ne approfitto per suggerire una maniera (spero) utile di passare il tempo e continuare ad occuparci della nostra materia preferita. Un anno e mezzo fa ho pubblicato una guida all'osservazione visuale che, sorprendentemente, ha riscosso un interesse costante nel corso del tempo (6~7 copie al mese, in media). Il libro è autopubblicato ed acquistabile unicamente online, su Amazon. Sono disponibili sia la versione e-book (per Kindle), sia in formato cartaceo (tascabile). Amazon offre la possibilità di leggere un estratto, per semplicità inserisco qui l'introduzione, che nel libro arriva dopo altri due brevi scritti intitolati, rispettivamente "Lampioni (il cielo perduto)" e "Galassie (il cielo ritrovato)". Introduzione Nonostante sia ormai sparito dall’esperienza quotidiana dei più, il cielo stellato è ancora in grado di ammaliare gli animi più sensibili. A volte basta solo una nottata imprevista sotto un cielo ancora non troppo degradato, dalla cima di una montagna, o da una barca in mezzo al mare, o ancora una serata di osservazioni pubbliche nei telescopi di altri appassionati, per far accendere la scintilla della curiosità e farci desiderare di sapere di più, vedere di più, conoscere di più. Inizia quindi un percorso che passa per la lettura di riviste e libri divulgativi, ed approda all’acquisto di attrezzature dedicate. Difficile, come già accennato, spiegare ai profani l’emozione di osservare i corpi celesti coi propri occhi. Ancor più difficile predire in chi scatterà, e in chi no. Nel processo sono coinvolti elementi di pura gratificazione estetica, echi intellettuali, il rapporto che ognuno di noi ha con lo scorrere del tempo e le ambizioni della mente umana. Personalmente, ogni volta che accosto lo sguardo all’oculare per indagare un’ennesima, minuscola porzione di Universo, mi sento parte di una comunità di individui, scienziati, filosofi, liberi pensatori, appartenenti a luoghi diversi, epoche diverse, culture diverse, tutti accomunati da una insaziabile curiosità. Non tanto l’esperienza di un singolo individuo, quanto un percorso affrontato collettivamente, nell’ottica di una crescita complessiva della conoscenza. L’osservazione del cielo richiede di padroneggiare strumenti delicati e complessi. Le attrezzature amatoriali attualmente disponibili sono in grado di avvicinarci all’universo molto più di quanto fosse concesso alle generazioni precedenti. Parimenti sono aumentate da un lato la complessità delle operazioni necessarie alla messa in opera di tali strumenti, dall’altro la necessità di reali competenze sulla collocazione degli oggetti in cielo e l’orientamento nella volta celeste. Questo libro si propone a tutte quelle persone desiderose di riappropriarsi del cielo notturno. Non vuol essere un manuale tecnico, anche se alcuni tecnicismi su determinati argomenti saranno inevitabili. Piuttosto intende proporsi come una guida pratica alla riscoperta ‘visuale’ dell’Universo, nelle forme e modalità consentite dalle moderne tecnologie ottiche. Guide pratiche per gli appassionati di astronomia amatoriale ne esistono già parecchie, in questo volume vorrei provare ad offrire qualcosa di diverso. Ho scelto di limitare allo stretto essenziale illustrazioni, schemi ed altro supporto grafico, preferendo che siano le parole a guidare i lettori alla scoperta dei diversi argomenti. Per alcuni, già avvezzi alla manualistica di genere, questo verrà percepito come un limite. Confido però che altri lettori apprezzeranno la continuità della narrazione, riservando gli approfondimenti tecnici ad un secondo momento. Il taglio del libro è orientato alla pratica osservativa: l’intenzione è guidare i lettori a vedere gli oggetti celesti, non sviluppare nel dettaglio teorie e formalismi. Per questo motivo su molti argomenti mi limiterò ad approssimazioni anche grossolane, nella speranza di conservare una continuità di esposizione che eviti al lettore di perdersi in eccessivi dettagli, e scivolare nella noia. La prima parte della trattazione è dedicata agli oggetti che transitano sopra le nostre teste e che avremo la possibilità di osservare con una strumentazione adeguata. È una parte rivolta principalmente a chi approcci da zero la materia. Qui, più che in altre parti del volume, eviterò di scendere nei dettagli, limitandomi a riportare quelle nozioni di base che sono solito snocciolare nel corso delle serate per il pubblico, o che servono a spiegare ciò che si sta osservando agli amici che occasionalmente riesco a coinvolgere nelle nottate osservative. Un racconto a ‘grana grossa’, sufficiente ad inquadrare l’argomento della discussione senza perdersi in troppe nozioni accessorie. Non andrò pertanto a sviscerare le conoscenze di planetologia ed astrofisica accumulatesi nel tempo. Per ogni oggetto, o tipologia di oggetti, la mole di informazioni disponibile in rete è letteralmente sconfinata: Wikipedia sarà un ottimo punto di partenza per chi desiderasse ulteriori approfondimenti. Nelle parti successive del volume si passa ad esplorare il mondo degli osservatori visuali del cielo, i cosiddetti ‘visualisti’. Questa è la fetta di appassionati cui appartengo, e le cui istanze ritengo di poter rappresentare con efficacia. Più oltre segue una disamina delle attrezzature per l’osservazione visuale, dalle diverse tipologie di telescopi agli accessori, sempre in un’ottica di massimizzazione della resa ai fini osservativi. Stupirà realizzare come numerosi telescopi in commercio, inclusi strumenti di grandi dimensioni e del costo di molte migliaia di euro, non nascono orientati a questo tipo di utilizzo. In questa parte eviterò di scendere in dettagli da trattato di ottica geometrica, e mi limiterò a descrivere le strumentazioni facilmente reperibili sul mercato, discriminando quanto realmente necessario all’osservazione visuale dai materiali ideati per altri utilizzi, riprese digitali in primis. Terminata la disamina della parte strumentale verranno affrontate le questioni relative alla preparazione della sessione osservativa ed alla scelta del sito, quindi si passerà a sviscerare le questioni pratiche da affrontare nel corso della nottata osservativa. Queste sono le parti che, credo, maggiormente verranno apprezzate dagli appassionati di lunga data, contenendo consigli e suggerimenti maturati nel corso di diversi decenni di pratica osservativa visuale. Completano il volume una manciata di racconti di ‘vita vissuta’, legati a situazioni particolari, se non del tutto uniche ed irripetibili. Da ultimo, nella sezione ‘appendici’, ho riservato uno spazio per gli approfondimenti tecnici troppo ‘hard’ per il tono leggero che ho immaginato per questo volume, ma che nondimeno potranno interessare i lettori più attenti. In conclusione una carrellata di diversi siti osservativi, in Italia e all’estero, che ho avuto modo di frequentare nel corso degli anni, completa di considerazioni sulla reale validità. Detto ciò, non posso che augurarvi buona lettura.
_________________ Marco Pierfranceschi, autore dei libri: - Il cielo ritrovato - guida pratica all'astronomia visuale (manuale) - Breve guida all'astronomia amatoriale (vademecum) - Ripensare le città (saggio) - La Principessa Scimmia (fiaba/fantasy) ...nonché blogger (Mammifero Bipede, su Wordpress)
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