Perchè non esiste un processo rigido e sicuro....
In teoria qualsiasi tempo va bene. L'idea che non esiste un singolo tempo è ovvia. Hai una vignettatura che determina su due pixel una riduzione del 30% dell'intensità luminosa. Se nel light il valore passa da 100 a 30 mentre nel tuo flat da 10 a 3 ed in un altro da 50 a 15 poco cambia in termini di correzione del gradiente di intensità, entrambi funzionano. Ovviamente cambierà il valore assoluto dei pixel dopo la divisione, ma il più luminoso varrà sempre come il meno quindi hai corretto il problema usando però due tempi distinti di esposizione.
L'unica richiesta perchè ciò funzioni è che il tuo sensore sia nel range di linearità, cioè che l'intensità di un pixel aumenti linearmente con il tempo di esposizione. Solo in questo modo stai realmente mappando la risposta ottica del tuo sistema. Questo fa sì che qualunque sia il tempo di esposizione del flat la differenza tra il valore dei due pixel rimanga il 30% e quindi la divisione funzioni.
Ora non posso parlare per le reflex per esperienza, ma guardando le curve di molti ccd per astronomia e non si vede come questi sono praticamente lineari fino a valori prossimi alla saturazione.
Da questo immagino sia nata l'idea di mettere l'istogramma a metà, poichè al centro è praticamente sicuro che il sensore sia lineare.
Se esci dalla regione di linearità (cosa difficile in un sensore astronomico a meno di non avere istogrammi molto spostati verso le alte luci) l'intensità di un pixel aumenterà in modo non più lineare con il tempo, ed avrai dunque un flat sbagliato. Ad esempio, le zone vignettate scure aumenteranno in genere più velocemente rispetto al centro più luminoso che ormai è in zona non lineare e apparirà un gradiente inesistente nella realtà. .
Infine bisogna anche considerare la meccanica della propria camera. Si dice di evitare tempi brevi poiché nelle camere con otturatore meccanico comportano il rischio di avere l'ombra dell'otturatore e temo che questo sia ancora più semplice da vedere sulle reflex.
Per le reflex immagino il discorso non cambi moltissimo. Come prima cosa mi viene da pensare che dovrai mantenere i medesimi ISO degli scatti originali, dato che la linearità del sensore cambierà, suppongo, con gli ISO. Ovviamente assumendo che la luce emessa dalla flat box sia uniforme in tutti e tre i colori.
Spero di averti dato una mano, almeno ad inquadrare il problema.
Hai provato a fare qualche divisione degli scatti per il flat? che esce fuori?