NGC 1275 Abell 426 in Perseus
L'Ammasso di Perseo (Abell 426) è un ammasso di galassie situato a circa 240 milioni di anni luce dalla Terra, e fa parte del superammasso di Perseo-Pesci. Inizialmente fu denominato Per X-1, finché le osservazioni nel 1970 con il satellite Uhuru confermarono la presenza di un ammasso di galassie.
La componente più brillante è la galassia NGC 1275, chiamata anche Perseus A, una radiogalassia che domina il centro dell'ammasso ed è formata da due galassie distinte. Osservato ai raggi X l'ammasso di Perseo è il più brillante oggetto dell'universo conosciuto.
Questa galassia è la più luminosa e la centrale di un gruppo molto compatto di galassie posto a 230 milioni di anni luce da noi. Il gruppo è facilmente individuabile, poiché si trova circa 2 gradi a est-nord-est della ben nota stella Algol (ß Persei). la sua luminosità apparente è pari a 11,9, dunque per essere scorta occorre un telescopio con apertura di almeno 120mm, in cui si presenta come una macchia chiara ovale, luminosa al centro. Nei dintorni sono visibili tante altre galassie, meno luminose.
NGC 1275 consiste in due galassie, la galassia centrale dell'ammasso, una galassia gigante diffusa, e il cosiddetto "sistema ad alta velocità" che si estende di fronte a questa; questo sistema si muove alla velocità di 3000 km/s intorno al sistema dominante, e si pensa che si stia fondendo con l'Ammasso di Perseo. Il sistema ad alta velocità non sembra influenzato dalla galassia gigante, e si trova a 200.000 anni luce da questa. La galassia centrale dell'ammasso contiene una massiccia rete di filamenti che emettono linee spettrali, che sembrano essere trascinati via da bolle in espansione di plasma relativistico generato dal nucleo della galassia attiva centrale. Lunghi filamenti di gas si estendono nei dintorni della galassia, nel mezzo composto da gas a milioni di gradi ed emittente raggi X che permea l'intero ammasso. La quantità di gas contenuta in un tipico filamento è circa un milione di volte la massa del nostro Sole; sono larghi appena 200 anni luce, sono spesso rettilinei e si estendono fino a 20 000 anni luce.
L'esistenza di questi filamenti presenta un problema: poiché questi sono più freddi rispetto alle nubi intergalattiche circonstanti, non si capisce come possano essere stati presenti per almeno 100 milioni di anni, senza mai collassare in stelle o disperdersi.
Ottica: Plane Wave Instruments 17" F/Ratio: f/4.5 1940mm (0.66 Focal Reducer) CCD: SBIG Research STL-6303E + ST-237
Riprese: 6x600'' Lum in bin 1x1 3x300 R bin 2x2 2x300 G bin 2x2 6x300 B bin 2x2
Ripresa in remoto da: Mayhill, New Mexico
Alberto Tomatis
Allegati: |

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_________________ Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell'infinito.(Confucio)
Cieli sereni
Alberto
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