Cita:
Ma altrettanto strano è il fatto che la foto con IRpass presenti una struttura ad alveare, come se fosse composta da tante gocce affiancate.
Credo che debba essere approfondito meglio questo aspetto magari cercando di riprendere in una sera di tramontana da Ponte di Nona in modo che l'umidità atmosferica sia minima.
E' infatti risaputo che l'IR è fortemente attenuato dall'umidità e sicuramente le foto Hubble non ne risentono come invece le foto fatte dal terrazzo di casa a Roma.
Sono curioso dei futuri sviluppi.
Ciao, Renzo:
L'ho notato anch'io,in effetti potrebbe essere in parte effetto dell'umidità atmosferica,viste le serate, ma non ne sono certo:
Il fatto è che la foto dell'Hubble è stata fatta con la WFC3 (la nuova camera UV-IR) , che , nei vari filtri, indaga nell'IR tra 0,900 e 1,700 microns con una efficienza quantica di tutto rispetto; quindi a lunghezze d'onda ben oltre di quella da me usata ( a parte l'improponibile paragone dei setup e della localizzazione), dato che la QE della ST8 a 950 nm si approssima a 0.Diciamo quindi che tra le immagini esistono circa 500 nm in media di differenza, che in questo campo sono un'enormità, senza contare, appunto come tu dicevi, anche l'umidità atmosferica che inquina l'IR.
Comunque la prossima, meteo permettendo, conto di farla con il C14, in modo di avvicinarmi un pò al campo della WFC3.
In ogni caso una cosa che mi sembra certa è la sparizione, intorno agli 800-850 nm della nebulosità scura della Testa di Cavallo.
Sarebbe interessante, come diceva Fabio, si poter riprendere parecchie immagini a distanza di 50 nm, ma non credo sia cosa facile.